15 MDXII, « qui a le prexon, e cussi fo preso et condirlo. Zonse a dì... dito. Nolo. Ili Colegio ozi è sta eìecti quelli tre zudexi sopra le diferentie di quelli di Val di Marin con li conti loro, sier Dona Marzelo fo provedador a le biave, qu. sier Antonio, sier Daniel Renier fo avo-gador di coniun, et sier Bortolo da Mosto è di Pre-gadi, e refudoe. A dì 5, la note, fo gran vento et fredo, et la ma-tina comenzò a nevegar e durò tutto el zorno ; pur Colegio si reduse, et nulla fo di novo, ni lettere di niuna banda. Da poi disnar, fo Colegio di savii, ìicet nevegas-se forte, et alditeno li tre oratori di Cataro venuti in questa terra, zercha le discordie con li populari, et di certi sali etc. Dii provedador Capello, fo letere di 4, da Vicenza, horc3 di note. Come, à aviso di Mantoa di Paulo Agustini, che francesi erano passati Po a Caxal Mazor e fevano la massa a Parma : si dice, vano a trovar spagnoli. Item scrive, esser lì, a Mantoa, sier Alvixe Bembo qu. sier Polo, sier Francesco Contarmi Grillo, e sier Andrea Gritti qu. sier Felice fati prexoni in Brexa e rescatati, et sier Al- * moro Griti, era provedador a Salò, venuto lì, quali li liano richiesto li mandino scorta a levarli ; et cussi manderà certi stratioli. Item scrive, aver expedito noncii al campo di spagnoli con avisarli francesi li vano a trovar e stagino avisti;.et altre particularità, sicome in dite letere si contien. Di sier Matio Sanudo pagador, di Vicenza, a di 4, ìiore 3, vidi letere. Come de lì è stà dito, Antonio Savorgnan esser stà morto in Alemagna. Item, francesi vano a la sfilata di là di Po a Parma ; hanno alozato solo una note a Cremona senza descrition, secondo la uxanza loro, e lì a Parma dieno far la massa, si dice, per andar a socorer Bologna.; el qual exercito è molto sminuito, sì per esserne morti, ma più è andati via molto richissimi. Da Milan, fo dito esser nove esser stà fato fanti a furia, et francesi vano a truovar spaglinoli per esser a la zornata. Item, è stà messo a sacho lì a Milan il monastero di San Francesco, altri dice la Certosa, e questo perchè non hanno voluto ubedir al Cardinal Santa'Croce come capo dii Concilio. Item, da Chioza, se intese i nimici feraresi aver preso, in bocha di Po, a Goro, do barche di Chioza con fanti nostri venivano di Rimano, et a li patroni di le barche li haveano taiato il naso e svalisati li fanti etc. A dì G fo etiam neve ; pur Colegio si redusse et MARZO. 1G nulla fu, sohm letere di Vicenza dii proyedador Capello zercha stratioti etc. . Da poi disnar, fo Colegio di savii ad consulen-dum. In questa malina, per li sopraconsoli, in quaran-tia criminal, fo acordà sier Stefano Tiepolo e fradeli qu. sier Polo erano faliti e confischà. Parlò per loro sier Zuan Antonio Venier avocato di procuratori, e per li creditori Jacomo Francho. 25 di l’acordo, et 2 di no, a pagar in certi tempi ducati 30 ogni anno, 10 per 100 di panni di seda e di danari al Monte Novissimo, et ducati 70 di imprestidi, cavedali et prò a più precio di quello valeno, ut in acordo. Di sier Matio Sanudo pagador, date a Vicenza a dì 5, hore 2 di note. Come ozi haveano terminato andar ad alozar Arzignan e altri lochi de’ contorni : tamen, l’opinion di esso pagador era di andar a Bonavigo e far il ponte sopra l’Adexe, e andar a bater Lignago e non star a perder tempo ; tamen niunè stàdi soa opinion; sichè spendemo mal i nostri danari. Item, per Nicolò Snati venuto di Brexa, prexon, stamatina partito di Verona, dize tutte le fantarie, che era numero 1500 in Verona, il forzo paexani, erano ussiti et andavano a la volta di Bologna, et che tutte le fantarie de’ francesi etiam andavano a Bologna, et il campo francese, zoè le zente d’arme e cavali lizieri, a Rezo ; e che in brexana se 6 diceva certo che spagnoli haveano sachizalo Modena et era ritornati al campo a Bologna, e aspetava lanze 400, fanti 5000, e volevano strenzer la terra di Bologna da do bande. Noto. Se intese el signor Julio di San Severin, fo fiol ultimo dii signor Ruberto, era morto a Milan, e questa nova poi non reusite e non fu vera ; et dici tur, li è stà trova più di ducati 20 milia de contadi, vadagnati in questa guerra. Questo governava ]a compagnia di suo fradello signor Galeazo, eh’ è in Franza gran scudier, et feva mercadantie, comprava butini, et a Vicenza vadagnoe assai di sede ch’el com-proe. Chi averà'li danari, non il so; il Frachasso, suo fradello, è qui. 11 Cardinal, dicunt, va legato dii Concilio a Bologna, et è zà in itinere. Di sier Dolo Capello el cavalier, prove-' dador zeneral, fo letere date a Vizenza, eri, a hore una. Come hanno concluso, facta domenica proxima la monstra generai a tute quelle gente d’arme, mandarle ad alozar in le ville et vichariati di Tiene, Valdagno, Arzignan, Schio e altri lochi vicini, et similiter li cavali lizieri, perchè lì, in Vicenza, è impossibele lenir cavalli per non vi esser strami a 10 et 12 mia apresso quella terra, e cussi non vi