39 MDXII, MARZO. 40 Andrea Griti in Brexa, et prexon de’ inimici, qual è venuto per stafeta con salvoconduto per la via de Mantoa. Questo era prexon in la rocha di Pavia, et fo mandato per lui a Milan, et à parlato con missier Zuan Jacomo Triulzi et sier Andrea Griti, et l’hano mandato con letere di credenza dii dito sier Andrea Griti a la Signoria e dia ritornar. Si dice in materia di pace con Pranza e la Signoria nostra, et fo aldito con li cai di X, et depose in scritura la sua re-latione. Fo comandato Pregadi per expedir la materia di le letere di Roma; doveano, ma fu per far Consejo di X, come fu. Di TJdene, di sier Andrea Trivixan el ca-valier luogotenente, di____ Come di sopra sentivano preparation di zente alemane, et il capitano di le fantarie è zonto ir. Dice non li basta l’animo va-rentar quella Patria con sì poche zente, e altre occo-rentie, ut in litteris. Et sier Zuan Vituri proveda-dor zeneral, è pur lì. Dii jorovedador Capello date a Vizema, a dì 18, hore.............. Di sier Matio Sanudo, di 17, hore 2 di note, vidi letere date in Vicenza. Come hano di Mantoa, francesi è a li lochi soliti e feva andar zoso el ponte, e dicevano al tutto voler passar et esser di qua di Po. Scrive, si passerano sarano pócbo più tardi a Padoa di quello nostri intrerano, et però vo-ria veder queste zente d’arme qui apresso, e, Dio no ’1 voia, che per non perder Vicenza non perdiamo il lutto ; e li governi nostri è pegrì, e par sia la paxe di Octavian. Cognosce, quando Dio voi ruinar uno, li tuoi l’intelletto. Scrive aver parlato al provedador, qual à spazato al governador ; ma dubita el gover-nador non si vorà mover de dove l’è alozato, perchè lì à le spexe. Scrive quello à manda PImperador a dimandar al re di Franza, come ò scrito di sopra, unde, per questo si tien zerlo cercherà francesi di far qualche assalto. Potria anche esser che le nave fano andar zoso per Po, fusse per el condur di vi-tuarie in Bologna, però che sopra tutte le navi è vi-tuarie. Si Irata certo tratado dopio, che si l’anderà ad effetto, potria esser si avesse ne le man di brieve tutte le fantarie è in Verona, e bona parte de li cavali; prega Idio el mandi, si P è per il meglio. Dii dito, a dì 18, hore 2, ivi. Come in questa sera era sta preparato di cena a Tiene per li oratori di sguizari; doman tien sarano lì in Vicenza, si la pioza non l’impedisse. Scrive, in Verona se ingrossa mollo e da pe’ e da cavalo; ne sono da soldati 4800 e aspetano 6000 lodeschi. Ozi, per el consulto, è slà deliberato de retirar tulle le zente d’arme da Schio, Montecchio, Arzignan e in quelli contorni, et redursi tra Padoa e Vicenza con color de farli levar de lì per richiami si ha di loro e mali fano a li paexani, e lassar qui in Vicenza fanti 500 et 500 cavalli lizieri a guarda di la terra ; e tutti in el consulto è stati di questa opinion, e scriveno a la Signoria, e come bo-nazerà il tempo, si manderà ad èxecution. Tien, si non era questa pioza fin a questo zorno, li soldati àriano falto gran dani nel paexe. Scrive, il governador e lui ut plurimum è di una opinion, et ozi nel consulto lo chiamò apresso di lui ; el qual va mollo sicuro e con effeto retirandosi : uniti anderano salvi e non parerà si tirano con fuga, altramente era risego di perder tutti et Padoa. Di francesi, molto s’ingro-sano. Resona, sono fanti 14 milia, lanze 1700, cavali lizieri 4000, ma non crede siano tanti; ben è vero hanno fato vegnir al campo li fanti 2000 erano a la guardia di Zenoa, e per tutto zerchano ingrossarsi, 19 e a questo ponto li va lassar Italia e la vita, over farsi signor di tuta Italia. E francesi sono a li alzamenti dove erano, e spagnoli a Bulri ; e, per una spia venuta di Verona, si dise come era zonto uno cavalaro, che dizea che spagnoli haveano roto lanze 400 francese e tutti tagliati a pezi, e non dize dove eie. De Buigo, di sier Valerio Mar zelo podestà et capetanio, di eri. Come il ponte a la Stellà non era ancor fatto, ma le navi zonzevano con vituarie suso, e il ponte è preparato ; sta con guardie e aviserà il tutto. Fu, poi leto le letere, posto per i savii tutti di Colegio di contracambiar monsignor di la Roxa, over de Ilu, è in Toresele prexon, qual era capitanio di P Imperador di le zente in Verona, con sier Andrea Griti eh’ è prexon di francesi a Milan in castello. Etiarn sia dati domino Andrea Lechtistener, fo preso in Cividal di Belun, qual etiam è in Toresele, per contracambio di sier Andrea Zustignan el dotor è in castello di Pavia prexon. Et a P incontro, sier Bortolo Minio, sier Marco Donado, sier Anzolo Trivixan e sier Christofal Moro conseieri, messeno che i voi la parte con questa conditione, che fata ogni experienlia.di liaver el dito Griti per questo contracambio et non polendo, si vedi de haver sier Zaca-caria Contarmi el cavalier prexon etiam in Franza, qual in questa guerra è pagato de angarie ducati un-desemilia et.cinquecento, ut in parte. Et volse andar in renga do a un trato, sier Marin Griti a contradir al scontro e sier Vetor Michiel a parlar su le parte,