107 MDXI, NOVEMBRE. 198 na costodia di zente per la Cesarea Maeslù eie. Item, come havia manda certe zente per tuor il dominio dii Polescne di Ruigo, qual etiam è sta abandonato da’ ferraresi. Di Padoa, di provedadori generali. Questo aviso di l’aquisto di Vicenza. Et liano mandato provedador 11 a governo sier Zuan Francesco Grili qu. sier Hironimo parente di esso provedador Oriti, fino la Signoria di qui provedi di governo. Scriverlo esser venuti gli oratori di Ruigo a dir il Polesene è stà abandonato da’ feraresi e tutti passati di là di Po, et voleno ritornar soto la pristina ubidientia di la Signoria nostra ; et die olirà le zente è andate a tuor il possesso, etiam si doman partirà de lì sier Valerio Mar-zello, qual è a Padoa, et alias electo podestà et capilano a Ruigo justa le lettere dì la Signoria nostra. Di Maran, di sier Alexandro Don podestà, e sier Francesco Mar sello provedador, di .... Come era venuto lì uno canzelier di Antonio Sa-vorgnan, qual è a Pinzan suo castello, a dimandar salvo conduto di vegnir a la Signoria; li quali non ge hanno voluto far senza licentia di qui. Et cussi per la Signoria nostra li fo scrito con li capi di X, che non li facessero alcun salvo conduto e Irataselo come rebello e Iraditor dii stado nostro. 101 * Di Hongaria, di l’orator nostro, l’ultime di 22 ociobrio da Buda, ma più lettere avanti. Come esso oralor era stalo dal Re a dirli nove e su- marii de qui ; et il Re disse......, sichò di la sua persona è da farne pocho conto. Poi altri coloquii con quelli episcopi et baroni, ut patet in litteris. Item, come è confirmà la trieva col Signor Turco e il re di Hongaria, intervenendo suo fratello il re di Pollano et la Signoria nostra per anni cinque, comen-zando si come in dite lettere si contiene. Item, dii partir de lì, a dì.. il reverendissimo Cardinal Yslri-gonia per Segna, per vegnir a Roma, dove desidera trovar la galia di la Signoria nostra, et vien molto pomposo e con bella comitiva. El qual nel suo partir, e con il Re e con il vescovo di Cinque Chiesie e il conte Palatiti e altri, ricomandò le cosse di la Signoria nostra, dicendo desiderava sopra tutto quel regno stesse in union con la Signoria nostra. L’orator noslro lo acompagnoe eie. Scrive coloquii auti insieme; el qual porla assà danari con sì. Item, come era morto tandem a dì... septembre Boi Andreas Ban di Segna perpetuo, qual do altre volle era slato morto; et quel banadego par si voi dar a do, acciò il Ban non sia tanto grande come è stà questo Bot Andreas, che non ha voluto dar ubidientia al re di Hongaria ; et altre particularità. Dii provedador di l’armata, date a Pyran, a dì.. Come havia mandalo la galia Liona a Segna ad aspelar il reverendissimo Cardinal Yslrigonia justa le ledere di la Signoria nostra ; et altre particularità. Da poi disuar, fo Pregadi, et leto molte lettere. Et queste di Cadore di sier Filippo Salamon capitano. Come havia scrito al signor Vitello, era alo-zato lì a Cao di Ponte, venisse di longo con li cavali lizieri, et si potria veder di aver Butistagno per esser pocha zenle dentro; et altre particularità ut patet. Di' Sagii, di sier Zuan Paulo Gradenigo provedador generai, di 4, hore 6. Come, in quella matina, avanti zorno, con tempo terribelissimo di pioza et vento e fango, ita che le strade erano tute coperte di acqua, tamen per questo non reslono di melersi a camino et venir col campo inanti. Et co-menzoe a far alozar in alcune ville al confin de Sazil, su quel di Conejan; ma tutti anegati et ruinati. Et in la villa ditta Lavagnol alozò il signor capitano e lui provedador venne a Sazil, sempre per acqua et pioza, dove zonse a hore mezza di note per far preparar e meter in bordine li alozamenti a quelle ville, che sono adretura al loro camino, per-non perder tempo di exequir tanto importante et necessaria impresa. Et scrive il suo zonzer lì a Sazil zà fin bora è nolo a molli di la Patria, ita che li tristi sono in gran spavento et preparavano di venir a la ubedienlia di la Signoria nostra, el li boni jubila et spera con lo aiuto de Dio le cosse di la Patria anderano bene. Scrive l’aria mandato qual- 102 che cavalo liziero avanti; ma per do effeli è restato: prima per non esser zonti ancora li cavali lizieri, andono in Cadore con il signor Vitello ; l’altro, dove vano, senza rispeto ruinano da nemici. Però li con-vien esser in persona con loro, et scrive e promete farà andar le cosse con grande ubedienlia et bordine: che sarà utele al stado el gran reputation di la Signoria nostra. Et si doman sborerà alquanto el tempo, farà venir luto lo exercito ad alozar a ' mia 10 lonlan di Pordenon, et zobia, a dì G, azzerano tulli in Cordenon villa, el lì starà uno o do zorni per fornir le fantarie de scarpe ed altro, per averle lasate ne li fangi, et in ferar li cavalli, e poi aspetar el signor Vitello. E in questo interim, manderà li Irombeti per tulti li castelli et lochi di questa Patria, et spera in Dio conseguirà quello desiderarne et aviserà etc. Fu posto, per li savii, elezer el primo gran Con-sejo un podestà et capitano a Vicenza per uno anno, per seurlinio dii Consejo di Pregadi et 4 man di