11 MDXI, OTTOBRE. 12 Sier Antonio Grimnni, procurator. Sier Thomà Mozenigo, procurator, Sier Andrea Venier, procurator. Sier Mìireo Bolani, fo podestà a Padoa, Sier Andrea Corner, fo consier. • Sier Vincivera Dandolo, fo governador. Sier Marco da Moliti, fo consier. Sier Alvixe Michiel, fo consier. Sier Domenego'Benedeto, fo consier. Sier Alvise, di Priuli, fo consier. Sier Piero Marzelo, fo consier. Sier Francesco Foscari el • cavalier, fo podestà a Padoa. Sier Hironimo Querini, fo cao dii Conscjo di X, ussite fuora per esser cazà. Sier Piero Duodo, el savio dii Consejo. Item, uno sora le artelarie; sier Luolia Trun, è dii Consejo di X. Nolo: fu posto far in dito Consejo di X la zonta di quelli dii corpo di Pregadi e non altri, e fu presa; cosa più non fata, però che di tutta la terra si feva la zonta al Consejo di X. Et nota : sier Alvise da Molin solito a intrar di zonta cazete, perchè sier Francesco Foscari el cavalier e sier Marco da Molin introno ; etiam sier Zacaria Dolfìn cazete da sier Andrea Corner suo cugnado, et sier Zorzi Pixani dotor et cavalier fo consier non rimase, ni sier Francesco Nani fo consier solito a in-trar di zonta dii Consejo di X, e sier Bernardo Bembo dotor cavalier fo consier, quali do è debitori et non sono dii corpo di Pregadi, et però non fono balotati. Di Treviso, di sier Lunardo Zustignan, di primo, liore 2 di note. Come la Signoria à scrito a sier Zuan Vituri voi el vadi a ogni modo, el qual aspeta li cavalli di Padoa con grandissimo desiderio per andar a la impresa, e voria andar presto, ma quelli ci governa mai non compie ; scrive de li è stà dito è stà dà taia per il Consejo di X Antonio Savor-gnan, qual farà il tutto perché non si abbi pur un campo di terra in Friul, dubitando non se reaqui-sti poi, et è stà dito che sier Andrea Loredan non à voluto si publichi dita taia. Scrive : si ’l Baion governador venisse presto si poria far di gran ben, e tuli l’aspeta con desiderio e non credeno el dieba vegnir, perchè la Signoria scrisse l’era zonto. Scrive di Treviso zercha fortificharlo non li mancha cossa da conto ; ma si va drio per farlo inexpugnabile. Scrive dii bon animo di tutti quelli capi. Item, il campo francese è pur al Ponte di la Piave, e qual- cheuno de li stanno streti par con paura e non si va slargando come i feva, e dicesi fra tre di i se leverà ; ma non dize di vegnir qui : aspetano todeschi con gran desiderio. Scrive esser zonto in questa matina lì a Treviso Zigante Corso che fo mandà con la compagnia a la Mota, el qual dize aver netà ogni cossa di la terra e son salvati tutti, perchè non era possibile la si potesse mantenir. Scrive hanno per alguni stratioti che todeschi dicono aver abulo Maran. In questo zorno, reduti li savii in Colegio, ter-minono expedir il provedador in Ilislria sier Seba-stian Zustignan el cavalier, et cossi fo ordinato da matina el si partisse e datoli danari anderà con Francesco da la Porta contestabele con fanti. . fati in questa terra e pagali ; el qual era savio di terra ferma e parli de Colegio per partirsi. Etiam terminono mandar a Pinguento sier Anzolo Orio eleto per gran Consejo capitano di Raspo et meni con si fanterie. Etiam mandar sier Filipo Barbaro qu. sier Zacaria eleto podestà a Montona con fantarie ; e cussi li tamburiini andavano per la terra per adunar fanti di andar in Ilistria in li ditti luogi. Item, fo expedito a Zuan Paulo Baion governador nostro è a la Catholica con le zente, a conto di ducati 5000 vuol per la prestanza, ducati 2500, e promessoli immediate zonto de qui darli il resto, e scritoli per Colegio una lettera in optima forma, so-licitando la sua venuta, persuadendolo a non indu-siar. Et è da saper il Papa voi el vegni, et li ha scrito soliciti la sua venuta. Di Maran, di sier Francesco Marzelo provedador. Vidi lettere come eri sera zonse li Andrea di Vivian et Nicolo Verzo capitano di la stimaria con i barche. I nimici sono a la volta di Osopo castello di D. Hironimo Savorgnan, et per uno trom-beta hanno mandà a dimandar il castello; si judica lo vorrà. Item, si prepara guastatori assai. Dimanda la galia, fuste e altro presidio e bastasi, perchè li soldati non voleno lavorar. Voria 200 fanti ancora perchè quelli veneno di Gradiscila si parlino, per non aver avuto danari zà do mexi. Item, dii zonzer in questa sera la galia fuora dii porto di sier Francesco Arimondo, etiam la Liona e una fusta. Scrive di uno trombeta stato lì per dimandar la terra. L’hanno fato menar su la galia Liona, e lo manderà via senza parlar con niuno, per avanzar uno zorno di fortifichar. Di Maran, di ser Alexandro Don podestà, A di primo, liore 6 di note. Come, per le nove ebeno dii perder di Gradiscila, inteseno i nimici mandavano