277 MDXI, NOVEMBRE. 278 Di Cadore, di sier Filippo Salomon capitano, fo lettere. Come à avisi di l’adunation di le zente si fa disopra, e l’Imperador vera in persona, e dicono voler venir a tuor quella Pieve eie. Di Segna, si ave aviso esser zonto 11 el reverendissimo Cardinal Yslrigonia, a dì ... con 300 cavalli benissimo in hordine, et non aver trovi la ga-lia Liona ; la Signoria ordinò lo levasse e pasasse in Ancona. E noto: dito Cardinal è nostro amicissimo, come in altri luogi superiori ho scrito. A dì 29 la matina, per esser sta fato una crida che in le becharie la carne si vendesse, quella di manzo persoldi 2 la lira e di vedello 3, come se prima feva, e non soldi 2 e mezo e soldi 4 come si vendeno; hor li becheri si acordono a non voler vender, e cussi non si vendete tino tardi, e li becheri fono in Colegio, e aldite le sue raxon, la Signoria con tutto il Colegio terminò vendesseno ut supra fino altro sarà terminato, atento haveano eomprà li animali cari. IH Vicenza, dii provedador Griti, fo lettere. Nulla da conto, solum che a Brexa era morto el conte Zuan Francesco di Gambara. Item, man-doe alcuni avisi auti di Manloa etc. Da poi disnar, fo Consojo di X con la zonta, in materia di fomenti. E nota, eri sera feno li loro capi per dezembre : sier Slephano Contarmi, sier Lucha 'fruii et sier Alvixe Emo, stati altre fiale. A di 30 domenega. In Colegio si ave aviso come Zuan Paulo Manfron, con quelle zente havia, era levato de la impresa dii Covolo, questo perchè quelli è dentro non si hanno voluto render. Et è aviso si aspela l’Imperador in persona con bon numero di zente, quali si adunavano podio distante, et però nostri si erano retrati ; c questo aviso si ha per lettere dii provedador Griti da Vicenza e di sier Do-menego Pizamano provedador di Bassan. Dii provedador Gradenigo, di Fritti, date in Agel, a dì 27, liore 7. Come, havendo inteso che quando el mandò el signor Vitello con la sua compagnia et 1000 fanti a ruinar Cremons, non havendo fato ruina da conto e che i nimici erano intrati dentro, cossa che li è stata mollo molesta che haves-seno lassà l’opera imperfeta ; e però in questa matina, do hore avanti zorno, esso provedador andoe lì a Cremons con 300 fanti e li cavalli lizieri e zerclia 50 liomeni d’arme, de quelli venero di Padoa, menando con lui dui sacri, et il zorno avanti havia or-149' dinato da Udene et Cividal guastadori a tal effelo. E zonto eh’ el fu su la campagna, quelli erano in Cremons se ne fuziteno per li colli e andorono a Vipul- zan, e lui provedador zonto lì, andò in persona su el monte, et à lo dito castelo fato guastar e ruinar quanto ha potuto far 800 guastatori tutto il zorno, ita che l’è inhabilabile, et minato il forzo fin in terra, e quelle poche caxe restava fece bruzar e poi se ne veneno via, e li guastatori tornorono a caxa loro, et esso provedador zonse al suo alozamento a hore 3 di note. Avisa de li andamenti de i nimici, come in Gradisca sono quelli fanti erano per'avanti, nè altri è zonti in Gorizia. Sono da 400 fanti et 200 croati e alcuni pochi todeschi armati a cavallo; hanno gran carestia de viver. Scrive sta con gran desiderio eh’ el capitano zonzi de lì con le zente a pe’ et a cavallo per poter immediate zonto tuor la dila impresa, acciò si expedissa, e la Signoria poi comandi quello li parerà ; e tien el capitano si liabi a meter a camin damatina per tempo per esser la Chiusa debolissima da la nostra banda, e subito zonti lì l’arino auta. Scrive aver gran faticha a ritrovar boi, per bisognarli grandissimo numero; pur spera sarà in hordene. Lui è alozato lì mia 4 lontan di Gradiscila, nè è Iodio che si possi alozar più apresso di quello è alozati ; li par una bora mille zonzi il capitano per expedir le imprese avanti li tempi disconzano. Scrive ha mandato uno dal capitano a solicilar lasoa venuta. Replica il mandar di danari per pagar le fan-tarie, liomeni d’ arme e cavali lizieri e li slratioti, quali 32 comenzano a far di le sue insolentie e importunità, dimandando li soi pagamenti, dicendo esser quasi do mexi che non hanno auto danari, c* li va legnando con destro modo li è possibile; ma non avendo modo de satisfarli, sì liomeni d’arme come li cavali e fantarie, lui si troveria in vero confuso etc. Dii Cardinal Medici legato in Romagna, 150 date a Faenza, fo lettere di 24. Di successi de lì, e come a Bologna erano 150 lanze francesi e non più, e quelle altre doveano vegnir se tien non vegni-rano; et in rezana erano ben 8000 fanti francesi zonti, et in Bologna erano stà conduti 10 pezi di ar-telarie dii ducha di Ferara, e che li Benlivoy mandavano robe fuora di Bologna ; sichè zonte sarano le zente yspane, qual di dì in dì si aspela zonzino al Tronto, si potrà far facende etc., e altre particularilà ut in litteris. Item, mandoe alcuni avisi di quanto è fato a Pisa nel Concilio; la copia di qual avisi sarano notate qui avanti. Et avisa di la morte dii Cardinal .......yspano olim, qual è stà privato dal Papa, el qual morse a di....... . Noto. Eri il signor Alberto da Carpi, con il legato dii Papa et li savii ai ordeni, andono a veder l’arsenal, etc.