229 MDXI, NOVEMBRE. 230 L. 4 il mastello nuovo, perchè di vechio non si trova. La farina.... Item, la peste vi è grande, il Lazereto è reduto za do anni a la bià Lena, e la careta va mollo a torno per la terra. In questa matina, zonse a li provedadori lettere di Mantoa di Paulo Agustini, con avisi di le cosse dii Concilio di Pisa, la copia sarà scrita per avanti. E poi una altra letera. Scrisse coloquii aulì col marchexe, qual li à dito francesi tutti à da passar di là di Po, et voi passar monsignor di la Peliza ; disse erano morti 4500 di soi in questa guerra da febre pestilential, e altro. Item, li cavali magri e ruinati da questa impresa, e dito monsignor à dito saver ben che presto la Signoria recuperarla-il perso. Item, che vo-leno mandar 500 lanze a Bologna, e bolognesi non le voleno dentro. Item, che monsignor di la Grota va a Pisa con lanze . . , qual fo dito era morto. . Item, che non restavano 250 lanze presso Peschiera, e francesi non volseno mandar lanze in Verona : i tedeschi haveano a mal. Item, dii partir dii signor 119 Zuane di Gonzaga per Alemagna. Scrive etiam el dito, per una altra lettera di 12, come in Verona si moriva assai di peste, et esser partile 11 bandiere de fantarie de todeschi con 1’ artelaria grossa stata in campo e andate in Alemagna, et si dicea andavano a defcnsion dii Friul, zoè di Gorizia eie. Item, che a Pisa si aspetava venisse al Concilio il Cardinal del Final e quello di Ferara; etiam il ritorno dii Cardinal S. Severin di Alemagna, dove fa mal oficio. Item, che il signor marchexe dice dimostrerà un zorno ala Signoria quanto è vero servitor; e altre particolarità. Noto, lutisi per letere ave il governador Baion di Roma: come fiorentini mandavano 150 lanze a Castrocaro e voleno esser contra il Papa. Tamen, non fu vera et non si scoperseno. Da poi disnar, fo Consejo di savii a consultar, et in questa sera fo mandato a Padoa ducuti 3000, i quali zonseno la matina. Eliti questa malina, sierPiero Balbi refudoe ora-tor al Soldati. Fo cargato farine, monition, artelarie e altro per Friul, et mandato a la volta de Cervignan. Dii provedador Gradenigo, di 12, ltore 1, data in Nespolado, territorio di Spilimbergo. Come ha grandissima necessità di danari, e si proveda, altramente si vede impazato; et si mandi presto el si proveda per via de qui di farine, perchè ritrova quel territorio molto exhausto e le ville vuode, el forzo senza alcun dentro. È faticha mortai a proveder di pan e di vin. Questo exercito à vivesto solimi di rave. E volendo meter campo e strenzer Gorizia o Gradiscila, bisogna sia preparato pane a comun stara 400, qual faria solum 4 zorni. Però voi li sia mandato altri 400 stara di farina e uno deputato sopra che avesse a vender el pan e lochar li danari e si avanzerà ; e si mandi con ogni celerità al porto de Nojaro, per esser apresso, e lì si potrà far far il pane. Di novo, in questa hora è venuti quelli di Cragna; hanno dato obedientia a la Signoria nostra, e si ha speranza di aver etiam la Chiusa. Per tanto presto si mandi le farine a Nojaro ; in questo interim si farà i cabioni, e altre preparation di ripari e cosse bellica necessarie a la impresa. Vene etiam letere di 13 : il sumario scriverò qui avanti. Et nota. In letere dii diio provedador, di 12,, scrive aver auto ducati 2000 et à una bella fanlaria. Item, a Gradischa sono fanti boemi 350, cavali 300, e trato fuora il forzo di le artellarie, l’à fato dentro alcune artellarie menute ; le grosse ànno menalo in Gorizia, nel qual locho era pochi fanti; sì che anderà a dila impresa di Gradischa. A dì 16 domenega, nulla fu da conto. Et io non era qui, però non scrivo, ma con effetto non era letere di alcun valor. Solum la venuta in questi zorni di sier Sabaslian Tiepolo di Ilironimo sopracomito di galia bastarda, vien da Pyran, dove era stà la sua galia vice soracomito sier Jacopo Bondimier qu. sier Bernardo, et vene amalato, e stà mal ; ma poi varile. Da poi disnar, fu gran Consejo. Fu fato patron a l’arsenal, in luogo di sier Domenego Capelo el cava-lier, essendo in l’oficio sier Homobon Griti el gran-do, qu. Batista. Fu fato podestà a Montagnana sier Andrea Tiepolo qu. sier Polo ; podestà a Moneelise, in locho di sier Michiel............sier Marco Antonio Manolesso fo podestà a la Mota, di sier Francesco ; podestà a Marostega sièr Francesco Nani di sier Alvise ; castelan al ponte di la Torre sier Biasio Querini di sier Zuan Nadal, et castelan a Ruigo sier Donado Michiel di sier Francesco.......; et altri offizii. Fu posto, per i conseieri, et era sier Alvise Dol-fm conseier novo a la bancha: atento fusse preso di mandar a Treviso in loco di sier Andrea Donado, sier Francesco Donado el cavalier, ma per esser el dito sora el fìsco, pertanto sia preso: ch’el sia mandato in locho suo uno altro zentilhomo che piasa a la Signoria nostra. Et fu preso. Et sier Faustino Dol-fìn qu. sier Ilironimo, fo zenero dii qu. sier Iliro-nimo Donado dotor morto orator a Roma, fo mandato.