SIDXH, FEBBRAIO. avanza di .scriver; ma tulio si fa con piazer, c non si sente slraclii, per esser in benefizio dii stato nostro a la recuperalion de quello. Eri vene a Pontevicho e quello è reso, e li francesi numero 14 erano dentro fati presoni. Poi, questa note, perdo letere have dal provedador Griti, hessendo alozato a Manerbe a preso Pontevicho, fo avisato che subito andasse a Bergamo e dimandar si quella terra si volesse render; dove tutto ozi ha cavalchato, e zonto lì a Palaziol, dove ha trovato che questa matina Bergamo a leva San Marcilo, la Capela si tien per francesi; dimani a bona hora sarà li. Scrive si trova con zercha 500 cavali fra stratioti e balestrieri, et dize l’anderà fino a le porte di Milano non passerà do giorni. Tuli questi paesi sono tanto ben disposti quanto è posibele poter dir, nè voi sentir che francesi viva. Lauda molto il provedador Griti, qual à grandissimo pexo; eiiam lui ha gran cargo. Item, scrivendo, per uno' venuto di la riva de Oio, ha Cremona à taialo a pezi francesi e levato San Marco, ma non l’aferma: et non fu vero. 261,) A di 12 la matina. Vene in Colegio l’orator yspa-no, et solicitando li danari et fermenti, li fo risposto si manderà li danari et si daria Irata di quelli di la parte di fuora, et lui Irovase di comprarli che se li l'aria la promessa etc. Vene il legato dii Papa dicendo la Signoria non aver ateso a li capitoli di la liga, eli’è di mandar le so’ zente sora Po. Et a questo il Principe justificò molto ben la Signoria, che non semo stà richiesti da niuno eie. Item, dimandò li 20 milia ducati si’man-dasse in campo di spagnoli per la parte nostra per la paga. Li fo risposto si mandarla eie. Veneno li do oratori di sguizari, etsteterio podio. Di Brexa, di sier Andrea Griti provedador, fo letere di 8 et 9, hore 18. Si dispera non zonzi l’artelarie, perchè si zonzesseno, si vederia di aver il castello e si potrà poi ussir l'uora e corer fino a Milano. Et à relatione che missier Zuan Jacomo Triulzi era venuto fino a Lodi et non li liavia bastato l’animo intrar in Crema, dubitando di quel populo clic è march ascilo ; sichò tutti è in arme. E sopra queste arlelarie e provision richieste, et nulla si fa, scrive molto longo. E altre partlcularltà, sicome di soto scriverò più copioso, et di l’aquisto dii castello di Bergamo. Di Bergamo, di sier Ferigo Contarmi provedador di stratioti,, fo letere a di 8. Come ha- 1) La carta *260 * è bianca. veano auto il castelo di Bergamo, nel qual era francesi 25, salvo le persone e le arme, et in quello ha-vea trovato artelarie ut in litteris, come più diffuse scriverò di solo la copia di una soa letera par-ticular. Di Buigo, di sier Valerio Martello podestà et capitano, di eri. Come dii passar di francesi non pareva altro ; sichò non fu vero, e fo biasemalo molto aver dato tal scaldata. Di Padoa, di sier Polo Capelo el cavalier provedador generai, fo letere di eri. Dii zonzer lì a hore 22. Non poi aver cavali, nè à manchato per quelli rectori; et cussi, con li soi numero 4, la ma-lina si partiria andando a la volta dii campo. Da poi disnar, fo Colegio di la Signoria et savi. Di sier Matio Sanudo pagador, vidi letere di 10, hore 4 di note, date in Villafrancha. Come, partili di Bonavigo, arivono lì a hore 22, dove la roeha si rese. Scrive, da matina manderano l’artelarie a Brexa con bona scorta, et le acompagne-rano il governador in persona fino al Menzo, c poi eon bona scorta se ne anderà di longo. Et che il governador liavia deliberà, consultatamenle, per ogni securtà non prozieder più avanti, né tentar di haver Valezo, come doveano fare ; ma terminono retirarse per campagna soto Verona, e tornar senza alcun impedimento al ponte a Bonavigo; e questa e stà la più secura, e si duol convenir ritornar, per- 261 * chò si fusse zonto lì el provedador Capello saria andato a Brexa. Item, ha di Mantoa, di Paulo Agu-stini, di ozi a bore 17. Dize aver che francesi erano ussiti di Bologna e andava a la volta di Parma ; ma non l’aferma. Di altro locho nulla si ha. Scrive de lì stano con optima guardia, perochò in Verona n’è lanze 170 e fanti 3000 e alcuni cavali lizieri ; sichè el ritornar nostro sarà con reputazion, et per tutto si dize l’esser venuto lì per dar spale a le, artelarie. Item, ozi domino Zuan Forte à corso con li soi cavali fino a Verona, dove era ussito fanti zercha fanti che veniva per intrar in questa rocha di Vilafrancha, et li ha tutti presi. Non feceno difesa alcuna, erano benissimo armati, et sono tuli tanti italiani, chi milanesi e chi parmesani. Item, li stratioti andono da poi, e ogni pocho più stavano andar, se incontravano in altri 60 fanti che ussivano di Verona per andar a Peschiera, et zà comenzaya a ussir; ma visto stratioti se rilirono in la terra, sichè non si potè far cosa alcuna. Item, diman da sera si aspeta qui sier Antonio Zustignan el dotor, va provedador a Brexa, el qual li ha scrito li mandi una bona banda di cavali lizieri a incontrarlo; e cussi da