35 MDXI, OTTOBRE. 36 veditori zenerali li mandò cavalli di stralioli per levarlo, etc., dicendo non è compreso andar in le prexon. Ilor il Colegio diceva non era compreso: altri disse dovea ubcdir e presentarsi, e cussi la cossa restò. Fu fato scurtinio di uno capitano di barche in Piave e Livenza, con ducati 20 al mexe: tolti quatro, rimase sier Lorenzo Sagredo fo capitano di le barche armade, qu. sier Alban, e tolti sier Nicolò Zorzi fo cao di XL, qu. sier Antonio el cavalier, sier Polo Zuslignan è al fontego di Todeschi, qu. sier Piero, et uno altro ; ma non fo mandato. Fo manda a Trevixo ducati 2 milia. Di Maran, di sier Alexandro Don podestà et sier Francesco Mar sello proveditor, di 5, hore 6 di note. Come de i nimici hanno, per molle spie, quelli haver pasado il Taiamento e andar a la impresa di Trevixo, qual zudega facile; et ozi por una altra spia, hanno esser zonto gran numero di zente a Gemona, et vien di Carnia, è homeni d’arme 100. Etiam hanno certo, spazada la impresa di Treviso, o far o non far, sono per vegnir a tuor Maran; per tanto rechiedeno alcune cosse, ut in litteris. Et hanno ozi, per lettere dii podestà di Muia, il campo esser acanipato lì et rechiede soccorso subito ; subito hanno terminato spazar la galia • di sier Francesco Arimondo patron a l’arsenal, et la compagnia di Jacomo Antonio Ilonchon, et li hanno mandato stera 50 farina, ancora che de lì ne potriano haver desasio, e barili 25 polvere, e per avanti li mandono la fusta di Muia, che non è men di galia, el una di le do .fuste venivano lì a Maran subito l’hanno spazata a quella volta di Muia per esser loco di grande importanza a tutta la Ili-stria : concludendo, si mandi quanto richiedono. Et nota : per una lettera di dito domino Baldi-sera di Scipion governador è lì in Maran, deizata a Lunnrdo di Rizieri suo cancelier, di 5, scrive esser zonti et venir di Ponteba in la Patria fanti 8000 alemani et 100 homeni d’arme: per tanto non si abandoni Maran, qual loro atendeno a fortitìcharlo ; ma li homeni de le ville venivano a lavorar, hanno soprasiedeslo di venir inteso queste zente vieneno zoso : la qual lettera fo data in Colegio a lezer e non fu creduta. Vene ozi sier Alexandro Gradenigo qu. sier Batista, era capitano in Gemona, conduto da quella comunità dii suo: el qual hcssendo lì vene a Oxopo castello di domino Hironimo Savorgnan, dove stete in questi tumulti di k Patria, el poi eh’el dito Hironimo è accordato con li capi regii con il tempo di uno mexe di andar da l’Imperator come fo dito, Ufi montò su una zatra vestito incognito, et è venuto in questa terra senza danno alcuno, dize (0............... In questa matina il Colegio deputato dii Consejo di X a examinar quelli è sta dito aver tragetato francesi sopra Lio pizolo, si reduseno in camera di signori di note. I qual è sier Bortolo Minio consier, sier Zuan Arseni Foscarini avogador, sier Antonio Loredan el cavalier cao di X, e sier Alvise Capello inquisitor. Quello di loro seguirà, ne farò mentio-ne ; ma nulla fo trovato. Di Trevixo, di sier Lunardo Zustignan, di 16 ozi, hore 20. Come ozi hano nova, per uno [idei servitor da Colalto, che dize todeschi esser arente el Ponte di la Piave, e che eri omnino dovevano come diseva passar el ponte e conzonzerse con francesi, e ozi levarsi e venir a campo de lì a Treviso, e hanno fato una crida, soto pena di la forcha, che tutti i venturieri e merchadanti sono in campò senza soldo debano sgombrar el paese e andar con Dio, e che se partiva assà brigala con le sue.robe e andava via ; e questo hanno fato acciò il campo sia più ubertoso del viver, perchè haveano penuria di pan, per la gran canagia era in dillo campo. Etiam dize el signor'Zuane di Gonzaga si à trovà in Co-neian con pochissima zente, e che il conte Zuan Francesco di Gambara doveva partir de lì in sbara e stava forte grieve per andar in brexana. El proveditor Gradenigo zeneral à spazato uno cavalaro a domino Meleagro da Forlì, che ’1 veda s’il puoi haver il diio in le man, e sarà castigato per exempio di altri. Scrive non hanno altro dii campo, per non esser venuto niun ; si aspeta di bora in bora saper quello avrà fato dito campo. El signor Vitello sta meglio. Item, è zonto ozi sier Anzolo Guoro di sier Ilironimo, con 10 homeni, e lo lauda, e di questi si vuol mandar. Eri sera cazete tuto el. ponte di piera di la porta di San Thomaso ; quasi tutto el bastipn e fina al ponte levador, e questo è stà per haver tagià el ponte in mezo, e non ha fato mal al-gutio. Si ha messo pur assai opere per netar el fosso de le pierc, che come sarà noto la porta è in gran forteza. Tutto il resto si lavora a furia, e vegna quando li piaze i nimici, non li stimano nulla. Dii proveditor Gradenigo, di ozi, hore 19. Come hanno da li nostri exploratori che doman, over (1) Qui nel testo c’ è uno spazio in bianco.