461 MDXIJ, FEBBRAIO. Piero, mia 7 lontan. Item, _per relalione di sier Dol-fìn Valier venuto da Iluigo, come il ponte fato a la Stelli per i nimici era tutto compito et in bordine, e potevano passar di qua a suo piacer. Item, scrive aver armalo a Chioza certe barelle soto quel capitano chiozoto nominato Texarin, et mandate fuora. 259 Noto. Per alcuni venuti di Lombardia, si ha che missier Zuan Jacomo Triulzi era venuto' sora Oio verso Ponlevigo con 500 lanze et bon numero di fanti, e bavea provisto a Crema e Cremona. Tamcn non fu vero, e tuta la terra fo piena, et per letere questo non se intendea. Di sier Matio Sanudo pagador, vidi letere venute eri sera, date a Bonavigo, a dì 9 hore 5. Come ha no tutti li lodcschi erano parliti di Verona e andavano verso Trento e altri lochi, e che i volea-no farli ritornar, et fono a l’arme e lagliossi a pezzi da numero 40. Scrive aver letere di Brexa dii pro-vedador Griti, di 7, hore 15, recevule quella noie. Item, avisa dito pngador aspelava missier Naldo di Naldi e Babin di Naldo per pagarli, e subito caval-cherano verso Valezo e Brexa. Scrive l’aviso di l’in-trar in Bologna di francesi ; la qual cossa fa per nui et non polrano ussir senza far falò d’arme. Item, scrive saria bon con G00 fanti mandar a brusar el ponte è sopra Po a la Stella. Item, scrive con quelle 280 lanze et 600 fanti restarà al ponte nostro zoè lì a Bonavigo, si potria aver Verona, perchè non li è zente dentro. E scrive loro col governador ande-rano a la più piana a la volta di Brexa, et baterano Valezo si non si vorà render. Di Vicenza, eri fo letere nel Consejo di X lede, di sier Francesco Falier podestà et capitano. Come manda una lettera aula da sier Zuan Corner di sier Marin si atrova a Arzignan. Lo avisa esser venuto lì uno di Verona, dize francesi erano lì esser levati e andati verso Peschiera di bordine dii Triulzi, et che li fanti alemanni etiam se erano levati per non aver denari, e andavano verso Trento, linde fu fato Conseglio in caxa di .... di Mafei ci-tadin de lì e fu trovato 500 raynes Ira loro veronesi, e fono dati ad essi fanti, quali ritornorono, e zonli, messeno a saclio la piaza, come è il loro solilo. E altri avisi di le cosse di Verona, ut in litteris. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonta. Et feno do di zonta, in luogo di sier Lucha Zen procu-rator non vien per la etade, et sier Antonio Zusli-nian dolor è andato provedador a Brexa ; e rimase sier Francesco Foscari, fo savio dii Consejo, qu. sier Filippo procurator, e sier Alvise Pixani dal Banco savio a terra ferma, qu. sier Zuane, quali erano ivi ; e feno molte cosse. Et fo expedito Frachasso di San Severin, qual si partisse questa note e vadi col provedador Capello et li sia apresso. Et cussi li fo mandato a dir andasse; el qual senza indusio montò in barcha e andò a Padoa a hore 2 di note. E fo scrito per Colegio al provedador Capello l’aspetasse a Padoa e uniti andaseno insieme in campo. Di Buìgo, di sier Valerio Mar zelo podestà e 259* capitano, fo letere di 10. Come à, per exploratori soi, che i nimici passavano di qua di Po a la Stella, et di 4 spie mandoe, do fo prese e do ritornò a dirli questa nova; sichè si provedi subito ctc. È da saper, molli dii Consejo di X dubitavano di questo, dubitando non venisseno francesi per divertir a la volta di Padoa, e voleano mandar zelile in Padoa; tamen, non fu fato altra movesla, solimi expedito Frachasso. Dii provedador Baion, da Villafranella, di 10, fo letere. Come era venuto lì, et inteso cìie francesi haveano compito il ponte e potevano venir e pasar su el Polesene senza contrasto, feno consulto con quelli condutieri è lì con lui, quid fiendum, e terminò aviar l’artelarie a la volta di Brexa pezi 10 canoni eie. ut in litteris, con scoria di liomeni de arme ....... vidclicd la compagnia restante dii Manfron è dii cavalier di la Volpe et 50 homeni d’arme di domino Antonio de Pii, et____cavali lizieri, et domino Naldo con fanti 60Ò ; et cussi bavea aviato quel zorno, e fatoli scorta, et che lui staria di là di Po a sopraveder, et venendo francesi su el Polesene obslarli, facendo altra volta a la via di Parma. Etiam, lui gdvernador con le zente l’ha si tirerà verso Brexa, et che il provedador Griti arà lanze......cavali lizieri----et fanti----et potrà aver fanti di Brexa bon numero; sichè questa è slà deliberation fata, et fo laudata molto dal Colegio. E di sier Matio Sanudo pagador, non vidi letere da conto. Noto. Ozi fo dito che a nona li oratori di sguizari, avanti el Consejo di X inlrasse, andò dal Principe a dirli aver letere di soi cantoni, che 5 cantoni certissimo avanti mezo questo mexe caleriaiio su el stato de Milan et erano zà zonli a Belinzona ; la qual nova fo divulgata per la terra. Suniario di una letera di sier Ferigo Contarini 260 provedador di stratioti, data a Palazuol a dì 6 fevrer 1511 (1512), a liore prima di note, drizata a sier Antonio Contarini suo fradello. Come, lanle è le occupaiion, che lempo non li