79 MDXIj OTTOBRE. 80 nali veneti per le cosse pertinente a la liga. Eri fu numerato li danari a l’orator yspano. Idio voglia non ne soglia tutti, come è solito. Fiorentini hanno gran paura che apresso il monitorio non seguisca le arme adosso a loro prima. E1 Cardinal di Medici va legato in Romagna, e San Vidal a Perosa. Lo episcopo Coloni è partito di Roma con tute sue robe, nè è più in Roma alcun barone. 11 Papa gelo à fato intendere che vadano fuora di Roma, perchè ogni dì, ut di-cunt, fevano mille conventicule con questi romani ; cossa assai pericolosa. Scrive dubita che quel tra-38* ditor di Antonio Savorgnan non fazi far preson suo fratello missier Prosdocimo, perchè è naturai inimico loro mortale. Spera che ’1 sarà irnpicato da’ todeschi. Presto si recupererà el Friul et questa mala spina sarà fuora, el qual è stà causa di ogni eror per quella crudeltà sua, e lui è stà che li ha fato dar di taia ducati 3000, che non sa come si pagerà in questi tempi, e ogni dì sarano a queste taie con questi ladri todeschi. È disperato etc. 39 Et li savii, ozi justa il solito, redutisi a consultar, terminono far mercore a dì 15 una solenne processione, e si porti reliquie e arzenti per li frati e scuole atorno, et il Principe si vesti d’oro, e li patricj ben in hordine, e conzar il palazo di tapezarie con gran solenità e dimostralion di alegreza, et si publichi dita liga. Item, fono mandati sier Andrea Trivixan el cavalier e sier Antonio Zustignan dotor savii a terra ferma da l’orator yspano nominato di sopra, a dirli quello voi far, et si se voi ritrovar a la publication, che faria cosa grata a questo stato. El qual disse per niente voler restar, c si voi partir e tornar in Alemagna, dove è destinato orator a la Cesarea ma-iestà, con altre parole. In conclusion, è inimico di questo stato e subornato dal Curzense et per conseguenza di Franza, e fo cognosuto a le parole usoe in Colegio quando li fo dito di la liga fata, eh’ el disse: « Non credo l’orator dii mio re fazi questo, e si l’averà le mie lettere non concluderà mai » con altre parole etc. Domente su la piaza di San Marco si feva gran segni di alegreza, prima in campaniel, perchè si fa la zima è piena di legnami, fo posto atorno ili loco di lumieri ferali con luse; poi lumiere atorno la chie-xia di San Marco, e do gran fuogi su la piaza, et fo brasato tutti i legnami trovono, prima disiato le panatarie, frutarie e caxe di legno su la piaza et tuto butato sul focho, banchi soto il palazo e stangade dii armamento e altrove, adeo ofìciali non potevano reparar a tanta furia, cridando: Marco, Marco, e crescendo il focho con fassine e altri legnami, et era portato per puti imo San Marco dipento di legno atorno la piaza con gran crida. Durò fino passà '/a note tal festa, e sonando campane, e cussi per tuli li campi di questa terra fochi e lumiere per li campameli, licet al presente non è legne in questa terra etc. Etiam a San Zorzi, dove sta 1’ orator dii Papa, fo fato assà lumiere fuora di le finestre. E non voglio restar quello vidi a Santa Maria Formosa, in cha’ Barbaro, dove sta domino Nicolò Chieregato dotor et cavalier vicentino marchesco, che vidi su tute le finestre luminarie di ferali di carta, che fo più di 100, che mai vidi la più bella cossa; è a la romana, adeo molti andono a veder. Et nota: li padoani, quali è in gran odio di nostri per esser molti di loro stati rebelli, etiam trivisani, non osavano molto andar atorno; nè questa matina fonno visti redursi a uno, come a San Marco, a San Basso poi apresentati quando era qualche cativa nova si reduceano; ma bora stanno bassi. Di Noal, vene lettere di sier Piero Orio podestà, di ozi. Come, hessendo venuti 50 homeni d’arme francesi et 100 cavali lizieri fino su li ste-chadi dii castello, de che non si trovando lì se non domino Manoli Bochali con cavalli... de stratioti, li fono a l’incontro (di) diti cavali lizieri, quali venivano reculandosi per metter diti nostri stratioti in ar-guaito de li homeni d’arme. In questo mezo, fato segno da Noal a domino Mèleagro da Forlì è a Castel Franco, qual mandoe Silvestro Aleardo et Romeo da Pisa con li cavali lizieri loro, e fono a le man con i nimici, et quelli rupe, morti e frachassati Dii dito, di 5 octubrio. Come in questo dì è stà publicata la liga in nomine Domini a Santa Maria dii Populo, presente Pontifice. Spera darà grande auxilio. L’altro dì sono partiti di Roma molti nobeli romani per lo licenliar de li baroni de qui; non li piace. Sa certo è lettere a lo Cardinal di Aus, qual non stà bene. Di Franza, che monsignor di la Pc-liza havea scripto in Franza che ogni dì se partivano todeschi e eh’ el non volea star lì. Di Franza, li fu scrito eh’ el si partisse. Sono lettere di Milan che tutta la gente d’arme erano chiamata per mandarla poi in Romagna, e ch’el venia lanze 500 in Toscana ; ma non sarà la mità. Fiorentini haveano. 600 lanze con li romani baroni ; credo tutti hanno tolto licentia, che sariano tanto meno, benché dicono voler far lanze 1000 in tutto. De li cardinali fallili, intende che 4 erano a San Jeanne in Bolognese. Senesi sono in protetione dii Catholico re etc.