453 MDX1I, FEBBRAIO. 454 254 1511 (1512), die octava febrmrii. Exemplum litterarum scriptarum ex Senatus decreto Magnificce Comunitati Bergomi. Quello che hora por la Divina benignità et cle-inenlia è succeduto de esservi presentato opportunità et vui averla ardentemente pigliata del ritornar vostro a la pristina eternale devotione verso la Signoria nostra, ne è stà de tanta satisfatione et gaudio quanto più exprimer se possi, vedando non esser stà poncto inganati de la opinione et expectatione havevarao firmata et stabilita ne la mente nostra, per la certitudine de la vera et immutabile fede vostra, clic più da nui stessi non bavessamo saputo nè sapessimo imaginarse. Sono stà molte et grandissime le experienlie in ogni tempo demonstrale per quella Magnifica Comunità et luto d iìdelissimo contado et vallade a quelle soloposte usquc adeo, che in tutta Italia da tutti questa conclusione è tenuta per una maxima el indubitata: tutti, zentilhomeni, citadini, et populi bergamaschi esser uno exemplaré de fede et devotione verso el veneto stalo nostro. Et però, con ogni raxone expectavemo et havemo in horas ante oculos el presente successo, havendo etiam sempre tenuto che la varietà de le cosse ultimamente seguite sia stà causata da la calamità dei presenti tempi, et da la coactione inferitavi da la barbarica rabia et furore contra la disposinone et proposilo vostro. Ha-biamo etiam aceptata in bona parte la visitatione del Signor Dio, la cui divina providenlia, eli’è la prima causa, non opera et produce alcuna altra causa et effecto che non sia productivo de bene particularc et universale, quantunque non inteso nisi da la infallibile ordinatone de la Divina Maiestà Sua. Se siamo certamente toto corde et pectore raìegrati per el ritorno vostro solo la l’ombra et protettone nostra, et non meno per vedervi liberati da la sfrenata insolenlia et intollerabile jugo de’ barbari, da vui ben cognosuto et in qualche parte provato; dicemo parte, perchè se senza limor et suspeto ve ha-vesseno con toro quiete dominati, allora haveriano totis habenis laxata et exercitala la toro ingenita crudelità et abominatone. Verum, a zio cum alcun bon principio comenziate a gustar la solita benefi-254' centia nostra, per la presente letera nostra vi certifichiamo havervi acccptati et aeceplar per carissimi et Gdelissimi, reponendovi nel pristino Iodio vostro apresso el cor nostro, et volendo ac frmitcr statuendo col Senato nostro che siale restituiti inte- gramente et possiate liberamente goder, si la cilà come el contado et valade, tutte le imunità, privilegii, prerogative et concessioni factevi da la Signoria nostra, non altramente de quello facevi et far potevi avanti la presente guerra, sicome etiam vi dechiarirà el dilectissimo nobel nostro Domencgo Contarmi, quale habiamo electo et mandamo immediate ad governar, rezer et defender quella fidelissima comunità et teritorib. Interim vi habiamo voluto pre-meter la presente in fede et testimonio del paterno amor vi portamo, nel qual siamo per continuamente perseverar, come siamo etiam certissimi farete vui, ne la ardentissima fede el devotion vostra verso el stato nostro. Soneto fato in questi sortii in laude 255 de’ venitiani. Marco che ne lo extremo quasi fu, hora è guarito e se prevai un po’; per qual virtù de medico non so, se non dal ciel el qual grave li fu. Se l’olio santo gli fu dà, che più? Colui che tutto rege e tutto po’ dispon dii servo suo, come esso vo’; ferisse, sana, acolge e lieva su. S’el Padre Santo gli ha dato l’onction ; s’el busoleto gli ha portato el re, ancor data non gli ha l’absolution. Ma credi a me : quel eh’ el dopier porte’ con molti altri che for in procesion, se pentiran ; che qualunque noi crò. Ascolta mo : perchè che chi gran tempo infermo sia restà, guarito, mangia più che prima assà. Scurtinio di provedador a Bergamo, con pena 25G,) juxta la parte presa. Sier Borlholamio da Mosto, eh’è di Prc- gadi, qu. sier Jacomo.....45. 118 Sier Nicolò Pasqualigo è di la zoula, qu. sier Velor.........30.135 Sier Francesco Capdo el cavalier, fo provedador zencral in la Patria di Friul 73. 91 Sier Piero Marzeto, fo capitano a Bergamo, qu. sier Filippo......27.130 1) La carta 255 * è bianca.