397 MDXII, GENNAIO. 398 Papa et l’orator insieme e eoloquii abuti in materia di far questo acorilo, et la Signoria rehaverà il suo stato, et presto con danari Verona; et sopra queste pratiche scrive longo. Iter», dito orator è amalato di gota, et il secretarlo è stato do volte dal Papa per non avervi potuto andar esso orator; et è lettere di Ingallera, con la commission dii Re a l’orator ispano e al Cardinal Ehoracense a sotoscriver la liga come e quando parerà a dito orator yspano. Itcm, il Papa a di 11 parti per la Magnana e Iloslia, poi tornerà a dì 17 per Santo Antonio in Roma, dicendo in questo mezzo si averia letere di Veniexia ; e voi privar il Cardinal di San Severino, per esser passa il tempo 221 di la sua intimatone. Item, é zonlo lì a Roma l’orator di Scoda, vien di Francia, e porla al Papa come il Roy è contento lassar la proletion di Bologna e Ferara e far il Papa l’habino, con questo il Papa si lievi di la liga di Spagna e di la Signoria nostra. E il Papa li ha risposto non voler ditte terre per suo mozo e mancho lassar la liga. Item, come il Cardinal sguizaro, come legalo, è stà expedito dal Papa e dal concistorio, et acompagnalo fino fuori di Roma justa il solito di legati. Qual Cardinal va legato in campo in Lombardia et il Medici resterà legato in Romagna. Item, a viso dii campo è, zente spagnole esser su quel di Bologna andate, et spera di haverla presto; et altre particularità, siconie più diffuse scriverò di solo. Fo leto una poliza mandò l’orator yspano nel Conseglio di X, come il campo era atorno Bologna, e quelli dentro par alcuni erano ussiti e tratava acordo e luta via si bombardava. 2224) A dì 17. La mattina vidi sier Hironimo da Canal de sier Bernardin, fo preso in Lignago da francesi et vien di Archo, dove è li altri prexoni sier Andrea Capello di sier Domenego, sier Toma Moro qu. sier Alvise, sier Francesco Venier qu. sier Ja- como......a requisition di fratelli dii conte Bru- noro di Serego dato a li diti per il Consejo di X con la zonta, qual ancora è qui prexon ; ma stà in caxa di sier Carlo Marin, fato però la segurtà per lui di ducati 4000 di non si partir. Hor questo Canal per amililia ha suo padre quando fo castelan a Traili con il Cardinal Adriano, che sta a Riva, qual prima stava a 'Frani, et è sta suo piezo di ducati 500, e cussi è venuto a solicilar il contracambio etc. Vene in Colegio l’orator yspano elcomunicoe le nove l’havia di campo soto Bologna, el spera si ave-rà presto. 1) La carta 221* è bianca. Vene il legato dii Papa, novo, e l’altro è andato a Padoa. Veneno li oratori de’sguizari. Hanno auto letere di soi signori e Imo messo loro tornato, e che delti ritornerà no. Dii provedador Griti, da Vicenza, vene letere ahore 19, date eri sera. Come manda una letera auta di Manloa, ozi scrila per Paulo Agostini. Come il .podestà di Canedo li scrive che a dì 14 bore 20 Bologna a pati si havia reso, e questo F ha per 2 balestrieri vien di Bologna pasati di là. Item, etiam à nova che sguizari vien zoso, ut in litteris. Questa nova zonta, tuta la terra fo piena, e non fu vera. Da poi disnar, fo Colegio di savii, a consultar le letere di Roma. Et fino tardi non vene altro di aver auto Bologna, acleo non fu creta la dita nova. Nolo. La farina a Mestre valse eri L. 9 s. 10 il slaro. Item, fo apichato uno ladro lì a Mestre ; è podestà sier Bernardin Zane qu. sier Polo. In questi zorni, havendo compito sier Pelegrin da Canal qu. sier Piero la |>odestaria di Cologna e andato in locho suo sier Fantin Moro, per il provedador Griti fo dato al dito sier Pelegrin uno officio a scuoder le laie fu poste a li contadini al tempo erano soto l’Imperador che restano a pagar; qual teni 4 cavali, liabi ducati 30 al mexe et 5 per 100 di quello ch’el scoderà: et cussi el dito è in questo ofì-cio etc. A dì 10. La matina la terra slava in gran aspe- 222* tatione de intender la verità di Bologna. Et si ave letere di Chioza di esser tornà la galia, qual portò li danari et il secretano Caroldo a Ravena con sier Nadalin Coniarmi sopracomito, per la qual si ave letere di 15 di dito Zuan Jacomo Coroldo da Ravena, dii zonzer lì, et anderà in campo soto Bologna dal viceré justa la commission datali, e dice che Bologna si bombardava e il campo li era atorno. Vene l’orator di sguizari in Colegio per expedir letere a li soi capitani e cantoni ; et che sguizari tornerà no subito. Dii provedador Griti, da Vicenza, di eri. Come nulla fo di Manloa. Zercha Bologna, scrive discorsi fati col governador Baion, et voi cavalchar e passar l’Adexe etc. Item, a Verona è zonta gran zente, e altre particularità ut in litteris, et sopra lutto si mandi danari da pagar le zente. Di sier Matio Sanudo pagador, vidi letere di 16, hore 4, date in Vicenza. Come saria tempo di vender li beni e possession di rebelli, de li qual se li troveria danari assai, e non continuar in lanse e decime che horamai la brigà è stracha da tanto pa-