133 MUXI> OTTOBRE. 134 bellissimi, Ira li qual vidi una f portata a man di grande falura, et una nave d’arzente» adornata di tutto quello si richiede a una nave, di peso di marchi, poi veneno li Baludi assa’ numero con le loro candelle verde in mano. Poi la Scuola di la Carità, prima li dopieri doradi numero... et il penello fo portà da .Batudi; in una confetiera il capello rosso da Cardinal, fo dii reverendissimo Niceno, et una f fo dii dito Cardinal, poi solo una umbrella era una ancona fornida d’arzento eh’ el dito Cardinal donoe a la prefata Scuola quando l’era legalo dii Pontefice de latore in questa terra, la qual ancona era posta su uno solaruol portato da 4 et era adornato de arzenti, tra li qual do libri con le coverte d’arzento dorade, et poi era una cassa adornata di arzento, in la qual era di la vesta di la Madona, di la camisa di Cristo et altre reliquie; poi fo portata una altra umbrella e le maze erano d’arzento, una ancona di man di San Lucha posta sopra uno altro solerete, portata da 4 Batudi, et erano le arme di la liga e dii Doxe ivi atachate e assa’arzenti varii suso; poi veneno li Batudi portando cadauno qualche sorta de arzenti in man, zoè bazili, ramini e altre sorte grande, et in mezo di do Batudi era uno vestito di anzoletò, pur con arzenti in mano, e queste copie a tre a tre, fonno numero 33, che vienejio ad esser tutti numero 99 ; poi fo portata da uno Batudo una santa adornata di zoie e perle, la qual era posta sopra uno vaso d’arzen-to ; poi erano li Batudi con le candelle rosse in mano assa’ numero. Poi la Scuola di San Zuane, et prima li dopieri doradi numero . . et erano apichale do taze grande da pè per dopier in tutto numero 40, che vieneno ad esser tazé 80, e questi erano avanti il penello ; poi 6 Batudi con bazili grandi in rnano e altra sorte de arzenti di gran peso ; poi era soto una umbrella il pè di San Martin fornito d’ arzento sopra uno sole-ruol ; poi veneno 10 man de batudi, pur con arzenti * in mano e le arme di la liga ; poi altri batudi pur con arzenti in mano 29 man, in mezo di le qual era uno anzolelo con taze et confetiere in mano, che in tutto questi erano numero 85; poi vene a piedi uno vestito di dona in forma di la justicia con la spada e le balanze d’arzento in mano, et denium una cariega da dona da sentar bassa d’arzento Ia-vorada a la damaschina bellissima da veder, la qual è di sier Zuan Antonio Dandolo e l’ave hessendo provedador a Chiaravazo et fu di la duchessa Beatrice di Milan, el poi erano posti assa’ belli arzenti e di gran precio, tra li qual vidi do bazili di questo Principe nostro e uno con l’arma Michiela, e uno con l’arma Dolfina, benissimo lavorati et grandi. Fo portato (orzi grossi a man n.° 8 di assa’ peso posti in vasi d’arzento, 4 quali erano avanti et 4 da drio, poi una umbrella soto la qual ora sopra uno solereto la f santissima de dita Scuola, ne la qual è dii vero legno di la f, adornato dito soleruol de arzenti; poi veneno li Batudi con- le candele zale in mano justa il consueto. Et nota: era etìam in questo numero d’arzento la testa di Santa Zentiliana, eh’è in la dita Scuola adornata di arzento. Poi la Scuola di San Rodio, qual, poi li dopieri doradi et il Crocefixo, perchè dita Scuola non porta penello, fo portata una umbrela soto la qual su uno solareto era uno labernaculo con il deo di San Rodio, che la dita Scuola à il suo corpo et se mostra ad ogni uno, et erano 4 ancone greche d’arzento et-di musaicho; et poi vene una altra umbrella solo la qual pur uno solareto in uno taberpaculo era ... . ...........poi fo portato da Baludi una corba grande torniata di raso cremexin, piena di arzenti a refuso di gran peso, zoè confetiere, ramini, bazili e tal arzenti; poi fo portalo uno vaso d’arzento, con uno homo e cavallo pur d’arzento suso, con lettere che diceva Zuan Paulo Baion; poi veneno do altre corbe pur piene d’arzenti, detnum li anzoleti con arzenti in mano a do a do numero 28 ; poi fo portate do belissime casselete adornate de arzento assa’ grande a la paresina ; poi do cape grande d’arzenlo con do cocodrili dentro, poi era a piedi uno vestito da la justicia con la spada et le balanze in mano di arzento ; poi fo portato uno San Ro'cho grando di legno come il naturai, vestito con il inalitelo d’oro e con l’anzolo davanti ; poi fo portalo da Baludi al- • cuni bazili grandi numero G ; poi trombe el uno soler sopra el qual era San Marco senlato vestito di Apostolo, et una dona davanti vestita la qual era Venelia, et pareva con una colombina, qual havia uno breve in bocha in forma dii Spirito Santo, et dito . breve diceva cussi: avidi lachrimas tuas » et Venetia havia uno altro breve che diceva : « gra-tias Ubi ago quia ostendisti mihi omnia » et San Marco havia uno altro breve che diceva verso Venelia confortandola: <ì Ne timeas a facie coruni, CO quia ego tecum sum ». Sopra dito caro erano do fanciule, overo anzile. Una era la Pace, la qual havia questo breve:« pacem Deus reddidit.n, l’altra, la Misericordia, e il suo breve diceva : « misericordia Domini piena est terrai. Et avanti dito soler era portalo una bandiera dorada con Sun Marco suso, in segno questo era Venetia. Poi fo portato il re de