273 MDXI, NOVEMBRE. $74 Zen li havia dito a la morte: liavia nel veseoado di Vicenza ne la mura ascosi ducali 22000, e s’il moriva lo dicesse a la Signoria. E cussi vene dito canonico, che altri non lo sapeva, dii 1501 a dirlo a.la Signoria, e io mandato lì e trovato li diti danari. 1 4G * Diiprovedador Gradenigo di Fritti, date in villa Agel, a dì 23, hore 22. Come, in questa malina, el signor capitano signor Renzo de Zcre era andato a la volta di Venzon e di la Chiusa con bon numero di fanti e cavali lizicri et homeni d’arme, e con lui el signor Troylo Ursini, e questo hanno consullato di far, intravegnando domino Baldisera di Scipion, qual anche lui lauda tal opinion. Tamen scrive, tuti dicono, si non era la fame, Gradiscila et Gorizia saria zà nostre, e mò se andana a questa impresa senza impedimento alcuno. Etiam domino Baldissera e lui è levati di Villa Visenlina e venuti lì a Agel e Campolongo, e si vederano di redursi in Iodio più abele a segurar tuta quella Patria, perchè, ritornato sarà el signor capitano, e in sto interim, preparerano le cosse al bisogno e le vituarie, poi an-derano soto altra impresa. Dice di la Pairia non si poi aver cossa alcuna salvo con molti comandamenti, e sono sia inganati con loro large promesse e nullo effetto; nulla si trova, salvo sforzatamente; e fa far pan di le farine venute di qui per 5 over C zorni, e tutti che lo tuo’ lo pagano il pan a quelli di la Patria. Item, in Gorizia, nè in Gradisca è zonlo altro, ma di sopra è voce de adunation de comandati, nè altro se dice. Item, manda li presoni presi a Monfalcon, nome signor Jacomo Ilofer, era castdan e fradelo de li ca-stelani di Duino, era ben vestito quando fu preso, ma da li soldati fu spogliato; e l’allro è quel Zuan da Pexaro fo corsaro, e ha taia da la Signoria nostra, e dice è prexon di Marco di Rimano coulestabele, e non 1’ ha fato apidiar acciò el dito Marco non si do-glj et dimandasse la taia; e però li à mandali de qui, et dii castelan si potrà cambiar con qualche zenti-lhomo, per esser richo e torà bona taia. Scrive alcuni caveslri caporali et altri soldati hanno robato e spogliato riiolte persone et è fuziti via di campo, e tolto barche e cargato le robe, et vieneno a Ve-necia : però saria a preposito mandar le barche de’ cai di X, e farli luor ogni cossa con aventario, e farli retenir a zio se li possi dar la debita punizion. Item, scrive di danari per pagar le compagnie etc. .Et nota: li fo mandato ducati 1500. Fu posto, per i consieri, dar il possesso dii priorà di Sant’Andrea de villa Caregiane ordinis sancti Benedicti diocesi padoana soto Este, vachado per la morte di lo episcopo Agiense referendario apo- I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XIII. stolico, morto, al reverendissimo Cardinal Corner. Et fu presa. Fu posto, per li savii tulli de Colegio, expedir in 147 Colegio a bosoli et balote alcuni capitoli di oratori di Budoa e Antivari. Fo presa. Fo posto, per li savii d’acordo, una lettera a Roma al secretario nostro, e avisarli tutta la materia di la venula qui dii signor Alberto da Carpi, e le pe-tizion e risposte fate etc. Presa. Di Cliioza, di sier Framesco Foscari el ca-valier orator, di eri sera. Dii zonzer lì, et à trovato la galia, et non havendo allro ordine, ozi monterà in galia e anderà a Rimano, dove aspetarà la sua commissione e li danari dia portar al Papa. Et li fo scrito, per Colegio, andasse e rimandasse la galia in drio. Fo leto in questo Pregadi tutti quelli intra nel dito Conscjo di. Pregadi, quali hanno portalo i bo-letini di non esser debitori a li 4 oiìcii, justa la parlo presa, e admoniti il resto a portarli, aliter sabado sarano publicati e cazati; tamen non se intese quelli manchava a portarli. A dì 27 in Colegio. Si ave aviso, per lettere di domino Uironimo Savorgnan, come havia auto Venzon a pati, e andava a la Chiusa. Dii provedador Gradenigo, date in villa Agel, a dì 25, hore 7 di note. Come, in questa sera, ha auto da Goricia et Gradiscila che patiscono assa’ de vituarie, et esser molto mal aviati : per tanto el solecita li boi per le artelaric, monition e vituarie a condurle con li carri, et ne bisogna da 400 para, et per esser la Patria exausta, ha grandissima falicha. Etiam à mandalo questa rnatina uno altro a posta a la volta di Venzon et la Chiusa, che è el degan di Trevixo domino Bonino, per solicitar che i vengano zoxo senza dimora alcuna, perchè è cossa facilissima adesso a tuor Venzon e la Chiusa a lo exercito hanno, e presentandosi sa certo si arano reso, et subito zonti senza dimora alcuna se meterano in camino a far la impresa necessaria al bisogno. Scrive non è slà poco al desordine di la fame, a redrezar e regu-lar questo exercito come l’è, etc. Di Chiosa, di sier Alvixe Lion podestà. Si ave lelere, dii partir in questa noie di la galia Conla-rina con l’orator nostro per Rimano. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonta di X, et fo expedili quelli caloieri di Cypro, qual era più di 5 anni in prexon. Et in dite letere dii provedador Gradenigo, di 23, hore 7. Scrive a Gorizia el capitano e il vescovo di Lubiana erano parliti con cavalli CO, e in 18