13 MDXI, OTTOBRE. 14 li cavalli lizieri lì a Maran, unde consultono de brasar el navilio, e cussi fo bruxato, e per li soldati fo messo a saeho le feramenta. Item, a hore 18, zonse lì uno trombeta di l’imperador a dimandarla terra, e fo termenà di retegnirlo in parole un pezo, e feno meter in ordine la barcha di Nicolò Verzo di li cai de X et meterlo in barcha, dove el starà fino do-man, poi el laserano andar. Dii campo inimico hanno una parte esser andà a un luogo di missier Iliro-nimo Savorgnan non di momento, e il campo grosso esser sora Udene zercha mia 2, et per quello hanno per soe spie, sono per andar a expugnar Oxopo, luogo dii prefato Hironimo Savorgnan, et abulo ve-gnirano subito lì a Maran. Poi a hore 20 zonse de qui la galia soraeomito sier Andrea Lion venuta di Vegia, et una fusta. Scrive di continuo e di note ivi lavorano, e havendo qualche dì di tempo spera si farano honor. Item, in questa matina a hore 16 zonse lì uno trombeta di l’Imperador, e zonlo a la porta nova, lontan di la terra un gran pezo, feno chiamar li capi per veder l’animo suo. Risposeno che se li mandasse a dir che si voleno mantegnir per la Signoria; e cussi per il provedador sier Francesco Marzello e domino Baldissera di Scipion go-vernador et lui fo terminato di meterlo in le barche di Nicolò Verzo, eh’ è de lì con 4 barche dii Con-scjo di X, el qual andò fin a li molini, e lo tolse in barcha come ho dito di sopra e lo condusse a la volta di la marina in la galia Liona che in quella bora ve-gniva suso, e questo fu fato per meter tempo per potersi fortificare. Et dise dito trombeta a sier Andrea di Vivian che missier Ilironimo Sovergnan era reso, e che il campo era per vegnir li a Maran ; el qual trombeta starà cussi in galià fin da matina, e poi senza altro si partirà. Item, per do spie hanno, qual zonseno a una bora di note, qual si parlino questa matina di campo, diceno luni da sera fo a dì 29 il campo era alozato a una villa nominata Cavalia lontan da Corinons mia 5, et ozi avanti zorno si ha-veano levati et andavano verso Digna, sulla riva dii Tajamento, e una spia conferma domino Hironimo (leggi Antonio) Savorgnan esser zonlo questa note in campo e haveva abulo de taglia ducati 3000, e che il conte Michiel e il conte Zorzi e il conte Zuan Matapan con cavalli 600 et fanti 300 erano andati a la volta di Cao d’Istria con pezi 5 de arte-laria. Scrive esser di un voler con il provedilor venuto lì sier Francesco Marzello, e unidi scrivono a la Signoria. Item atendono dì e note a far li repari. Item, in quella bora ha auto una lettera di sier Francesco Arimondo eh’è zonto con la galia li al porto, e li mandi peala per vegnir suso, qual sarà da matina lì a Maran, e con quelle fantarie et fachini è de li venuti sono per lavorar e farsi forte ; poi si potrà aspetar il nimico e mostrarli il volto. Adì 3 octubrio. Introe in Colegio sier Antonio 4* Zustinian dotor savio a terra ferma, in loco di Se-bastian Zustignan el cavalier va ozi proveditor in Histria, come ho scriplo di sopra. Di la Catholica, di sier Daniel Dandolo patron a V Arsenal, et di Vicenzo Guidoto secretano, di 28. Dii zonzer lì ej governador Baion et si imbarchava li cavalli e zente sopra li marani. Et di Zuan Vaulo Baion medemo fo lettere a sier Piero di Bibiena, di 28. Dii zonzer suo lì, . nè aspetava altro che il conte Romeo di Popoli qual vien con una bona compagnia di homeni da bene: pertanto prega la Signoria li mandi il resto di la prestanza, e quando non li potesse mandar sì presto, li toy a costo sopra di lui etc. che manderà 100 homeni d’arme prima e lui resterà aspetando li danari per poter pagar le zente etc. Et nota li è stà mandà fin qui ducati 10 milia e più etc. Di Padoa. Nulla da conto; solimi pagavano li 500 fanti quali doman li avvierano verso Treviso et 200 cavalli di stratioti justa i mandati di la Signoria nostra, et si provedi de mandarli danari perchè quella zente vociferano etc. Etiam si provedi di fantarie over homeni di questa terra di lì, per-, chè mandando a Treviso fanti . ., Padoa si disfornisse e si potria patir sinistro ; per tanto è bon farne provision, etc. Et di sier Mathio Zantani camerlengo. Vidi lettere di Padoa di ieri sera : come il conte Guido Rangon ha dito aver aviso di Bologna che tutti quelli francesi erano a Ferara e in Bologna e de lì intorno sono andati a la volta di Pisa, perchè dicono l’armata di Spagna è zonta a Piombino, eie. Vene in Colegio sier Andrea Griti procurator, qual è varilo, e stelo longamente con li cai di X parte, e poi col Colegio, et referì alcune cosse e disse la sua opinion in certa materia : fo longo quasi fino nona. E noia il Colegio voi rimandarlo a Padoa proveditor zeneral ; ma aspetano la venuta del Baion, acciò vadi con lui, et ha la sua casa in hordine, li cavalli secretano e tutto a Padoa come prima. Vene in Colegio incognito uno orator dii re di Spagna stato in Alemagna da l’Imperador, col qual fo parlalo in materia di acordo con la Signoria nostra, et vien qui et è venuto per la via del Friul da Caorle insieme con Francesco Duodo rasonato, et alozato con lui, el qual expose quanto havia a dir