529 . MDXII. FEBBRAIO. 530 Di Udene, di sier Andrea Trivixan el cavalier logotenente. fo ¡etere, e in conformità di sier Zuan Vituri provedador di la Patria venerai. Come ¡11 Gorieia erano zonti alcuni fanti topeschi numero 500; sichè bisogna etiam nui ili qui far provisione. Di sier Polo Capello et cavalier provedador senevai, date a Albeton, a dì 27, hore 22. Come si leverano de li, et anderano ad Arzignano mia 12 di là di Vicenza verso Verona. Item, per uno explorator partito da Gedi e zonto ozi de li, qual zeferisse aver visto passar apresso quel loco l’exercito inimico qual va verso Parma. Scrjve pro-vederano di mandar a custodia dii Polesene domino Antonio di Pii con la sua compagnia, etc. Di sier Màtio Sanudo pagador, di 27, hore 2 di note, pur al Albeton. Come sier Alvise Bembo qu. sier Polo da San Zuliau, qual era in Brexa, ha aviso "che l’era scoso ne Iti alozamento dove andò alozar monsignor di Foys, e li da certi gioti fo scoperto e si à fato prexon di el maistro di caxa’ di monsignor di Foys, e à tolto di taglia ducati 100. Item, el suo rasouato..........Rosso fradello di Andrea Rosso secretano dii provedador Capello, è stà compralo da monsignor di la Cleta per ducali G0, e questo per contracambiarlo con doi so arzieri è in prexon qui a Venecia; e Domenego da Malò vice colateral è stà lasato a piedi a Goyto e se ne vien. El provedador Griti e'il Zustignan con il Manfron e Baldissera di Scipion e altri capi il luni a dì 23 fono aviati a la volta di Franza, zoè di Milan. El cavalier di la Volpe si havea riscatato per ducati 200 e si aspeta lì in campo. El conte Guido Rangon etiam 297 spera di breve ritornar in dito nostro campo. Item, ozi è zonti più capi di stratioti, li quali se ne vien de qui a Venezia a la Signoria. El canzelier dii qu. sier Ferigo Contarmi à disnato ozi con lui, è spolialo, à pagato di taglia ducati G0. In questa hora è azonto el conte Zentil de Augubio qual parli luni di Brexa. Tutti concludono aver visto andar li inimici a leguar-nison a Verona, et è venute lanze 200, fanti 2000. A Brexa è rimasto lanze 3000, tutto il resto cui a Parma cui a Cremona, e bramano di riposarsi zornl 25 e poi venirsene a Padoa e dicono che non sarà doi mexi che vuol esser nel reame. Di spagnoli nulla zè. Il go-vernador è di opinion che mai spagnoli si porterà bene lino non si lazi acordo con l’lmperador. Da poi disnar, fo Conseio di X con la zonta et steteno pocho, e feno li capi per marzo 1512, sier Stefano Contarmi, sier Piero Querini el sier Lucha Trun, e veneno zoso a bore 22. I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XIII. Noto. È zonto assa’ fomenti, e sora porto si presentò vele 40 quare.......con tormenti la più parte, adeo ozi li fomenti calono pizoli 10 il ster, videlicet grossi, che di menudi non ne sono, va-leno aduncha il staro nostro L...... A dì 29 fevrer 1511 (1512), la malina domenega prima di quaresima nulla fo di novo, nè letere alcuna. Vene in Colegio el legato dii Papa prò forma dicendo desidera vengi questo bramato acordo con F Imperator e sarà causa di gran ben. Item, vene Piero da Longena e altri capi di stratioti venuti di Brexa; sichè manca pochi stratioti, non si sa il numero; ma ben li soi cavali hano persi. Vidi etiam quel domino Hironimo di Cozai dolor da Salò vien di Brexa. Item, si dice la riviera di Salò è stà data a sacho a’ Gambareschi. Da poi disnar, fo gran Consejo. Fo fato retor e provedador a Cataro, in loco di sier Marco Cabriel refudò, sier Anzolo Malipiero è di Pregadi qu. sier Tomaxo, e podestà a Cavarzere sier Marco Antonio Loredan di sier Tomaxo, qual l’altro dì vene di Brexa. Fo stridà G ladri, 4 nobeli el 2 populari, per sier Marco Loredan avogador di comun, e son li popolari Domenego di Martin e Renier Venier, li nobeli sier Bertuzi da Canal fo in fontego di todeschi, sier Zuan Soranzo fo a la Iusticia nuova, sier Piero da Canal fo camerlengo a Vicenza, et sier Francesco Barbo fo a la Justicia nuova : et vene zoso. Fu posto una gratia di Hironimo Graxolari, qual è slato con do cavali e tre homeni a la custodia di Padoa e in l’asedio do volte, dimanda la scrivania o capetaneria di le prexon di le terre nostre da terra qual priuta vacherà; et è presa per conseieri, cai di XL e lutti XL, balotà do volle et non fu presa. 305 di no. Fo publichà in questo Consejo, per Zuan .Incorno secretarlo dii Consejo di X, una condanason fata nel dito excelenlissimo consejo, a dì 18 di l’inslanle, contra el nobel homo sier Alvixe de Mezo di sier Francesco, fo podestà a Seravalle, per parole dite contra il stato nostro, eh’ el dito sier Alvise sia re-Iegà in perpetuo in la cita di Famagosta, e rampando il confin stagi uno anno in la prexon forte, e sia rimandado al bando et babi taia chi el prenderà L..... di soi beni, si no di quelli di la Signoria nostra e non-se li possi far gratia etc. Et nota. Questo sier Alvise de Mezo, essendo podestà a Seravaie, era uno frale zertosino don Bernardo Nicolosi, qual era prior dii monaslerio di .... , di la Certosa, qual frate venuto lì a dirli alcune cosse 34