105 “«si, veder quello forano, e non si resla far ogni provi-sion e bona guardia ; nè non se sminuisse niente fin non si ha la eerteza siano lontanati assai. E il provedador e il signor capitano, el signor Vitello e li altri hanno dispiacer, e lui, se siano cussi levati e non ballino voluta far la bataria e darli una bataia, perchè hariano fato grandissima mortalità di loro : ogni cossa per il meglio. Item, hanno per bona via, non |Kmo più star die per doman, per li pati hanno tra Ibro i nimici etc. 53 Di Trevixo, di sier Zuan Pqulo Grqdenigo proveditor zeneral, di 15, hore 18. Come i nimici erano totaliter levali, et li. hanno mandato driedo li cavalli lizieri si stratioli corno balestrieri, per do ef-fecti: 1’ uno veder di darli qualche speluzata, l’altro per farli andar streti, acciò li venturini e altri non vadino slargandosi, dannificando e brusando il paese. Etiam hanno mandato do nostri exploratori verso Conciai), Sacil, Uderzo e la Mota per intender chi se atrova in dilli lochi, e di quanto reporlerano avi-serà, e vederano di'recuperar da la Livenza in qua. Etiam hanno ordinato a li cavalli lizieri fazino venir a la devution di la Signoria nostra Asolo e Bassan, e tutto si farà cop desterilà, segurtà et modo se con-vien. Item, hanno auto lettere di la Signoria zerclia li danari dii Monte di la pietà, che non li debano tuor senza grandissima necessità et bisogno. E cussi, hes-sendo partiti li nimici, li hanno parso non li locliar, ma scrive aver pagalo la compagnia dii capitano, et non hanno potuto pagar li caporali per non aver danari, e uno suo conleslabcle Andreas, zoè 100 soi fanti, e domino Antonio di Caslello à fanti 400 e cussi la compagnia di Carlo Corso zercha 300, quali di continuo li sono a le spalle; però con presteza se li mandi danari. Item, quelli soldati e tutti stanno malcontenti che i nimici siano andati senza aver fato de li qualche expcrientia, e ha visto quelle fontane mollo desiderose de esser a le man con i nimici e con falicha li liano tenuti dentro, perchè voleano ussir a Li scharamuza e sariano andati a trovarli fino a li alozamenli, tanto era il loro animo de andarli a trovar. Lauda inolio di solicitudine e fede quel signor capitano e allri cendulieri et capi, i quali in vero meritano grande laude el contendatione di la Signoria nostra. In questo giorno, in Colegio, fonno'aldilo li he-brei sono in questa terra in ^ulto anime n. ..., vi-delice tzercha il pagar di ducali 5000, come fu preso, videlicet li banchieri do Abian et Anseimo con li al tri judei forestieri ; e udito le raxon Itine inde, fo terminalo per il Colegio li do banchieri pagaseno li OTTOBRE. do terzi con quelli stavano qui, et li forestieri l’altro terzo : et cussi saperano come pagar. IH Noni, di sier Piero Orio, forino lettere di ozi. Ha per soi exploratori i nimici aver passà il Teveron e dieno andar a la volta di Castel t ranco. Item, scrive di nostri cavalli lizieri, quali è uniti con domino Meleagro da Forlì; e fona etiam quelli erano a Mestre, videlicet Francesco Sbroiavacha et .... ;.........quali venena a unirsi insieme per intendersi con quelli di Padoa etc. Item, dito, podestà voria licentia di venir qui ; è ammalato. A dì 1G di matina si parlino, li do savii, deputati 53 ad andar a Chioza dal Baion, come ho scriplo, di sopra. Di Padoa, di provedadori zenerali, tuli tre, Moro, Capello et Oriti. Come ozi va fuora uua cavalchata di 400 cavalli lizieri et 200 di stratioti, zoè il provedador di.stralioti e il conte Guido Ran-gon, per veder di far qualche bon effeto e altre par-ticularità, ut in litteris. Et anderano contro il Baion Ignorandolo eie. El lui provedador Moro,- justa la licentia auta, doman si partirà de lì. Di Trevixo, dii provedador Gradenigo, di 15, hore 3 di note. Questa matina scrisse, e poi hanno questa ¡sera, i nimici esser alogiati a Quinto Paese et Villa, lochi vizini; ma le arlellarie son a Villa, qual è su la strada de andar a la volta de Castel Francho; ma Quinto e Paese sono in Iodio che pono andar e a la volta di Castel Francho e di Noal over a Campo San Piero; ma considerando questa pioza et vien tempi senestri, non li par sia al suo proposito tuor altra via che quella di Castel Francho et tirarsi in fra Bassan et Ciladela, et li lien po-Irano passar la Brenla al suo piazer. Tamen, con tal sorte de inimici, bisogna aver li ochii ad ogni banda, per esser zente che tien in sì una prosontion molto bestiai ; e però à scrito al podestà di Mestre et mandatoli lettere che se driza a Castel Francho e Noal et in quelle bande che spaza di- quelli balestrieri, et fazino a saper a quelli capi de cavali lizieri, che se per caso fossino lì debino star advisali et oculati, mandando el zorno le sue vedute et la note le sue scolte duplichalamenle su le strade et lochi, aziò non siano azonli a l’improvisa. Item, per molli presoni fati ozi, hanno che alcune poche bandiere de alemani dieno andar a la volta de Castel Novo per Cividal di ■ Bellun e alcune per la Patria di Friul : e le altre hano andar con l’exercito alemano’ a la volta de Castel Francho, et francesi a la volta de Campo San Piero ; cose che ogni rason non voi che vadino separandosi, tamen cussi li è stà referito. Item, alcuni no-