169 MDXI, OTTOBRE. 170 lioentia dal Pregadi, et però prò mine la dita parte sia suspesa, per poter scriver per li iìoli di sier Hi-ronimo Donado el dotor, in caxo fusse morto etc. Et fu presa. Fu posto, per li diti tutti, scriver al secretano Lorenzo Trivixan dii dito oralor a Roma, che in caxo fusse manchato dito suo orator, vogli impetrar da la Beatitudine Pontifìcia una expetativa di benefica prima vachanti, per sustentamento di la sua fame-ia etc., ut in parte. Ave 19 di no. Fu posto, per diti savii, una lettera al prefato secretano, et mandarli la copia di le lettere di Ingal-tera con quanto scrive l’Imperador a quel Re in materia di accordarsi con la Signoria nostra ; qùal tutto debbi comunichar con la Beatitudine Pontificia, et altre particularità, come in dite lettere si contien. Fu posto, per li savii, atento domino, Petro Basta cavalier capo di stratioti, era con francesi, che à nove slratioti nominati, venuto con loro, li sia dato la pro-vision promessa. Et fu presa. • Fu posto, per li diti, che a Nicolò stratioto, qual fo a la captura di monsignor di la Rosa, li sia confermi la provision data di ducati 25 in Candia, a page 4 a l’anno, e li sia dona una casacha. Presa. 87 Copia di la parte di mesi fiti presa in Pregadi in questo dì 25 octubrio 1511. Sono le oceorenlic presente de qualità che rcccr-chano trovar quella maior summa di danari se possi per li urgenti bisogni dii slato noslro, ben noti a questo Consiglio. Et però l’anderà parte; che lutti, sì terrieri come forestieri, habitanti in questa nostra cità, che stano in caxa, over caxa e botega sua propria, over de altri, de fito de ducati 10 in suso a l’anno, siano obligati pagar a la Signoria nostra un’ altra mità de fitto annua), videlicet la prima mila per tuto 10 del mexe venturo, et 1’ altra per tuto 20, con don de 10 per cento a quelli la page-rano in contadi ne li termini limitadi ; de la qual mila siano fati creditori al Monte novissimo, exceptuando da questa contribution quelli delle terre nostre che per fuzir i pericoli de la presente guerra se haves-seno reducti ad habitar in questa nostra cilà. Pos-sase pagar dita mità con li danari presladi, ori et arzenti posti per avanti in cecha per vigor de le parte ultimamente prese in questo Consejo, con li modi et condition in quelle contenute, con tuti altri modi et condition comprese in l’altra parte di mezi fitti a questa non repugnanti. Dii provedador Gradenigo, di 25, liore 21 e mesa. Questa malina a l’alba hano posto a camino li cavali per Cadore e solicitato il camino. Sono zer-cha cavali 450, e li hanno commesso non vadino fa* zendodanni. Ha sento a Sera vale li dagi 100 over 200 homeni ; et essendo partiti di Cadore li inimici, ve-dino che Cividal, Feltro e tutte quelle ville tornino soto la Signoria nostra. 1 nimici sono a Sanla Croxe sopra la Brenta tra Cittadella e Bassan, et che passavano la Brenta quella malina. Hanno mandato do altri exploratori, perchè li primi mandono non sono tornati, e damatina, a l’aprir di la porta, sarano qui e saperano il tutto. Item, à ricordà una provision, li soldati non' robi più la Signoria, e si meli una parie 10 zorni avanti si dagi danari, niun capitano, ni con-teslabele possìno remeter fanti, solum per quella paga fusseno pagati quelli che actualmenle servono etc., ut in litteris, la Signoria in questo è molto . inganata. Scrive esser morto da peste Antonio di Peschiera contestabele di 100 fanti di lì. c si dice Batista Doto aver refudà la sua compagnia, la qual è al tempo di la paga. Saria bon lassarla disolver et sparagnarla spesa. A dì 26, donienega. Veneno in Colegio con li cai 87 * di X 4 degani di Udene, dicendo quella terra esser presta a ritornar a la devotion di la Signoria nostra, et cussi è el voler di tulli, per non li esser rimasto dentro alcuna custodia de l’Imperador; ina ben vo-riano che fusse perdonato a Antonio Savorgnan, qual quel che l’à fato l’à fato a bon fin, acciò Udene e la Patria non fusse brusata, come saria stata si non fusse dito Antonio andato da loro; el qual è a Pian-zan suo castello etc. Hor il Principe, consultalo col Colegio, li disseno che ringralievemo dii suo bori voler; ma che Antonio si havia portalo da tristo e ha-via fato podio honor a la sua famegia eie. Et cussi fono licentiali, perché partili i nimici si arà subilo la Patria. In questa matina fo gran pioza, e fo in proposito, accò i nimici che sono in camino palischano grandemente. Di Padoa, di provedador i senerali, fono lettere di eri sera. Come i nimici uniti francesi e to-deschi haveano passa la Brenta. Parie erano alozali a la Rosa francesi, e todeschi a Bassan, qual si dice voleno andar per Valsugana in lerra todescha, e francesi passavano la Brenta, haviano lì a Sanla Croce ■ fato il ponte ; e questo aviso hanno di Ciladela da uno amico. Item, poi vene nova che li nostri cavali li-zicri, quali l’altro eri ussino per andar a dar in le coaze de i nimici, par, per uno baleslrier di Piero di