195 MDXI, NOVEMBRE. 196 voler tuor Batistagno, bisogna quelli ili Ampezo lo toy con loro astuzie; quali se à dato a la Signoria nostra. Scrive esser zonlelì a Treviso le persone del conte Zuan Brandolin e domino Paulo da Santo An-zolo, e questa sera doveano zonzer li homeni d’arme. Itcm, à lasato li in Trevixo do capitani alemani presoni ; uno capitano di la terra, l’altro eli’è più grande capitano di le fantarie; saranno mandali in Ve-necia. Lauda siali fato bona compagnia. A dì 5 fo etiam grandissima pioza e tuta questa noie passata ; et bonazata alquanto, parlino domino Uironimo Savorgnan e li altri castelani di la Patria per Friul; etiam fo mandalo per mar le artellarie grosse. Di Padoa, di provedadori generali, et di sier Matio Sanudo pagador, vidi lettere di liore 19. Come d. Meleagro era intrato in Coiogna e spogliato 31 fanti nemici erano li dentro. À mandato a Padoa spingardoni e archibusi 18, et uno baril di polvere trovato in Coiogna. Ozi lì in Padoa hanno fato consulto. Etscrive: di brieve il campo si leverà fmozorni i over 6 a la più longa, e anderasi a Vicenza over a Este. Et li provedadori scriveno dito Meleagro andava a tuor Vicenza, perchè non li è niuno dentro. Noto. Fo dito esser morto a Brexa monsignor di la Cleta, fo prexon qui, et a Lignago di peste monsignor di la Grota. Item, che todeschi haveano aban-donato Butistagno, et che il signor Vitello e altri cavali lizieri haveano fato certo bufino de animalidi sora di' Cadore, come difuse dirò di solo. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonta. Et fono asolti li infrascriti zentilhomeni presenladi, stati retori fuora, perchè haveano licita causa di abando-nar i lochi, videlicet: sier Uironimo Querini qu. sier Jacopo fo podestà a Montagnana, sier Anzolo Mar-zello qu. sier Lorenzo fo podestà a Lendenara, sier Jacopo Marzelo fo provedador a la Badia, sier Vetor Capello qu. sier Andrea fo provedador a Vicenza, sier Gasparo Zancharuol fo podestà a Marostega, sier Piero de cha’ Taiapiera fo podestà a Castelfrancho, sier Zuan Donato qu. sier Antonio dolor fo podestà di Uderzo, sier Marco Antonio Manolesso di sier Francesco fu podestà a la Mota, sier Marco da cha’ da Pe-xaro fo podestà e capitano a Sazil, sier Beneto Contarmi fu podestà a Caneva, sier Alvise Bondimier fo provedador a Cividal di Friul, sier Francesco Boldù fu provedador a Belgrado, di sier Hironimo, sierTo-mà Gradenigo qu. sier Anzolo fo podestà a Porto Gruer et sier Zuan Falier di sier Francesco fo provedador ad Axolo, i quali tutti fono asolti. Resta aduncha a expedir questi 6 : sier Alvise Mocenigo el cavalier fo provedador zeneral, sier Alvise Gradenigo fo luogotenente in la Patria, sier Fanlin Memo fo .provedador in Gradiscila, sier Alvise de Mezo fo podestà a Seravaie, sier Uironimo Marzelo fo podestà a Conejan e sier Antonio Donato fo podestà et capitano a Bassan, i quali si expedirà in uno altro Consejo. In questa matina, in Rialto, fo proclama una'parte presa nel Consejo di X con la zonta : che tutti quelli si vorano ubligar di condur formenli in questa terra, dii Golfo da la banda sinistra e fuora dii Golfo ut patet in parte, la copia sarà scripta qui avanti, habi trata di un terzo per la parte di fuora et don soldi 20 per staro eie. E questa provision fu bona e necessaria; li frementi cresseno ; vai il padoan lire... soldi... e l’altro . . ., . e per tutta terra ferma si crepa (manca) di fromenti per esserne pochi, A dì 6 la matina. Poi letc le lettere, fo fato prò- 101 vedador a Cividal de Friul, qual si era tornato soto la Signoria nostra, con ducali.. al mexe per spexe, sier Antonio Barbaro fo provedador a Cividal de Friul qu. sier Josafat, et asolto eri nel Consejo di X. Fono tolti sier Zuan Vituri fo provedador in la Patria di Friul, qual è amalato, et altri ; el qual sier Zuane Antonio aceptò et si partì immediate. Da Vicenza, di domino Meleagro da Forlì provedador di cavali lizieri, di eri. Come, col nome dii Spirito Santo, era partito eri da matina da Coiogna e venuto con li cavali lizieri l’ha et fanti a Vicenza, et apresenlato à mandato a dimandar la terra a nome di la Signoria nostra. Par in quella era restà al governo una Maria Isabella da Sexo, fo ila di sier Beneto Michiel zentilhomo nostro, qual prima fo maridà in uno citadin vicentino nominato Zuan Balista da Sexo, et è vedoa, è bella dona, et dicitur è mojer di uno domino Gaspare Vincer qual era go-vernador in Vicenza è pocho, e fu preso da stratioti a Marostega, et è in Toreselle. Hor questa dona fu lassata governatrice cesarea dal signor Zuane di Gonzaga quando col campo si parli per Verona, et a dì.. che fu domenega passata, come se intese da vicentini, la dila fe’ far molle grida in suo nome come gubernatrice cesarea. Ilor questa fe’ levar il ponte, e mandò a dir se fenzese di trar qualche arlellaria a la volta dii castello acciò lei si potesse scusar; e cussi nostri treno e fu calato il ponte e intrò li nostri in Vicenza. In la qual è pochissima zente ; tutte è tra qui e Padoa: solum 3 citadini rimasti, come poi intisi, zoè d. Ilironimo da San Zuane dotor, d. Zuan Antonio da Branzo dotor, Ilironimo Borselo. Et scrive dito Meleagro lai intrata, dove non era alcu-