459 MDXII, FEBBRAIO. 460 lui vete passar de lì, da uno locho chiamato Pelicante, zercha fanti 2000 alemani di Verona e tornavano in Alemagna. Non fo alcuna letera ni dii provedador Griti ni de campo di sier Matio Sanudo, et li capi di X ste-teno molto in Colegio, et fono longi. Et in questa matina, io vidi su le porte dii pala-zo uno soneto atacliato questa note, et lo tulsi zoso, la copia dii qual sarà scripta qui solo : et è questo : Italia godi sciolta e tu Romagna; Godi Venetia del tropheo magnano; Piangi tu Franza, pianga l’Alemano, Goda del suo tristar tutta la Spagna. Piangi tu die sei posto in tela ragna Marchese di Ferara tanto insano; Stringi la spada ne la forte mano 0 Mantoan robusto in la campagna. Ecco ch’el bel leon sua primavera Facto ha in februar, più frigido di mesi ; Cossa donata da l’empirea Sphera. Però, bechi fotuti Milanesi, Aparechiate tutti veste nera, Che vostre mogli andran pur con Francesi. • Non voglio restar di scriver una cossa notanda : che quando el provedador Oriti è andà a tuor Bre-xa, el governador che è in Lignago per Franza, chiamato monsignor......mandò a dir al nostro governador Baion eli’ el voleva un servicio, quando il Griti intraria in Brexa li mandasse uno per di cor-telli, et il governador nostro li mandò a dir lo faria. E cussi intrato in Brexa, a manda a comprar un bel per di cortelli d’arzento e li à mandali a donar, dicendo se li piace altra cossa di Bergamo ge mande-ria, over di Crema o Cremona ; sichò di questo ne ho fato memoria. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonta, e inter coetera fu fato vice cao di X, in locho di sier Alvixe Emo è anialato, sier Lucha Trun ; qual questa matina era cao in loco di sier Marco Zorzi che non venia ma ozi vene, e fu fato in locho dii Emo. Item, fu posto e preso che li provedadori sora i beni di rebelli, che sono doi, se ne elezi il terzo dii corpo di Pregadi, e non hessendo di Pregadi, possi vegnir senza meter balota fino San Michiel. Et sier Francesco Donado el cavalier, che non è di Pregadi etiam lui, sia a questa instessa condizione ; et fo limi-tà il salario zoè utilità loro, ut in parte, et a li scrivani et fanti loro. Item, fu asolto e cavà di prcson Priamo Balan-zan coadiutor al Petizion, fu retenuto per sospeto di fallo. Et altre cosse feno. In questa matina, sier Polo Capelo el cavalier eie- 258“ cto provedador in campo, fo in Colegio et tolse com-biato. Si partirà da matina, va a Padoa, tarnen non à cavali. Vene etiam sier Domenego Contarmi electo provedador a Bergamo, dicendo esser in bordine; ma non à cavali. Di Padoa, di sier Antonio Zustinian do-tor, ozi vene letere. Come, non havendo trovà li cavali a Padoa, per questo non è restato di partirsi per andar provedador a Brexa, et tolse cavali a nolo. A di 11 la matina. Partiteno sier Polo Capelo el cavalier sopra nominato et etiam sier Domenego Contarmi, al qual eri sera fo mandato a farli comiindo ch’el dovesse partirsi indubitatamente. Vene in Colegio el signor Frachasso di San Severino, oferendosi di andar in campo senza alcun grado, solum esser operato, perchè el sa da li soldati sarà honorato et reverito per esser amato, et prome-tendo la sua fede, ctc. linde, partito, fo parlato di mandarlo in campo omnino. Et alcuni savii erano di varia opinione, e fo terminato tratar ozi la sua cossa nel Consejo di X con la zonta. Vene 1’ orator yspano, et disse il modo di esser levati li spagnoli con il viceré di soto Bologna, e venuti a Butri mia 5 distante con l’artelaria; questo perchè domenega a dì 8 fo gran neve, adeo da quella parte introe il gran maistro di Milan monsignor di Foys con le lanze 700 l’ha et fanti 5000. Non vi era guardia et introno. Che apena si sepe, solum poi intrati, per relatione di uno si ave eh’ è bora in Bologna lanze francese 1200, fanti 12 mile ; però el viceré si era rclrato, perchè dubitava francesi non volesseno venir a la zornata, che saria sta mal fato. Poi disse si mandasse li altri mile ducati in campo, che il tempo é pasato di dar la paga. Item, dimanda fermenti per mandar lì in campo, perché ancora li soi non erano zonti, e a questo la Signoria disse si vederà con li provedadori a le biave di darne per la parte di fuora qualche quantità. E da saper, questa note zonse letere dii governador Baion, come à per exploratori, spagnoli erano reirati mia 5 di Bologna con l’artelarie, e questo per l’intrar di francesi; etiam questo aviso si ave per altra via; sichè è certissimo. Di Cliioza, di sier Marco Zantani podestà, di eri sera. Come à, per alcuni venuti, il campo spa-gnol esser levato di Bologna e venuto a Castel San-