475 MDVUI, MAGGIO* 476 Sugan». Parlò diio Landò, el li rispose sier Itironi-rno Capello, savio a terni ferma ; et andò le parte, e di largo fo preso 1’ andasse a Riva e partisse il di sequente. A dì 17. Fo etimi pregadi, per expedir questa materia ili scriver in Franta- Et fo loto queste teiere : Di Trieste, 'dii Capello, provedador, di 17. Come era ritornato sier Lodovico Querini, con i ci-tadini, andò per le imprese di la cortina di Pover et Scxana. Et cussi quella malina Sexana si liavia dato, e diio sier Lodovico li ha falò zurar lìdcllà, con boti animo, cl messo 4 boineni, veri marcheschi, dentro, era con lui ; et clic dentro di Sexana era et è da 80 liomeni da fati. El loco di la corlina de Pover ha tolto termine liti a di 24 a dar risposta di rendersi ; c non si dagando, li vorano aver per forza. Item, esser ritornati de lì li oratori triestini fonilo a la Signorìa. È stali a visitarlo, con boue parole; et borra, itti pala/.o, convocalo il consiglio, numero 40 di principali di la terra, hanno electì X soi oratori a la Signoria nostra, a farli rivcrenlia et alegrarsj de la viteria, et richieder certe cosse; la nome di qual sono 2notadi qui avanti. Et questo ha fallo, più presto perchè stiano qui per obslasi, dia perchè 1’ achadi-tio etc. Di sier llironihjo Contar ini, provedador di l’armada, date in galia, ala.... ,a dì.. , Come è lì con (i galie, mìa X di Pexiu, et voi dismontar e andar a tuorlo; aspeta Lalaulio di Bergamo, vien con 1000 provisionati per terra. Di campo soto Goricia, di sier Zorzi Corner, el cavaiier, di 10. Come prepara per le cosse per andar versso Yipao. Item, à lelere di Zuan Francesco d’ Ascole, restato a Salila f, che la causa è stata el foco ; e non si fa el seguito dii castdan e quelli erano dentro. Item, aspela li danari, per dar le page a li fanti, e andar via; et che ti fanti vanno mal volentìcra, sì per non aver le so page, come perchè è mal conienti di le cosse di Trieste, e non hanno li danari etc. Item, di certo remar sequito per uno di la compagnia di domino Romeo di Pe-poli di Bologna. Qual il governador, volendo admo-ttirlo che lo faria impichar, cl fradello di dito Romeo usò alcune parole conira il governador, qual disse: Ti faria etiam li apichar, adco ditta compagnia sì voleva levar; e lui provedadoroonvenoaquietarli restasseno, con questo il provedador sullo li comandasse. Dii signor Bortolo d’Alviano, governador nostro, data in campo sotto Goricia, a dì 15, una le ter a longa. Di forlification bisogna. Et lauda sier Zuslignan Morexinì, provedador a Goricia, qual si porta benissimo in forlifichar quella terra, dicendo questi è de li provedadori bisogna, e non de li provedadori alende a cerimonie ; e cussi scrive tengo. Dii campo soto Agresta, di provedadori, di 15, hore 22. Come, da poi sono lì, sempre à pioveste et ha impedito ¡1 lavorar di repari per melcr P arlilarie, perchè non si poi far di zorno, per esser a la Piera gran numero di boehe di arlilarie. Tuta la murata è piena e la rocha, e lino su la riva di 1’ A-dexe, canoni e colubrine, e tra li altri un pezo, che traze più di lire 80 di ferro. Ozi nostri hanno fato far asai cabioni, e la note sequente si meterano in ordine ; è impresa dificile etc., tamen non si restii. A Trento si dice è pochissima /.ente ; ma ben li a la Piera, alozati in quelle caxe, e a costu il monte, da 5000 persone etc., ut in litteris. Di Corfù, di rectori, di G mazo. Certi avisi, per uno vìen di Constantinopoli, a dì 24 marzo parti. Come de lì se diceva, Sophì veniva contra il signor turco, polente, a la volta di la Natalia ; et che Camalli dovea ussir di streto con 12 fuste. Item, à scontra il baylo noslro, sier Andrea Foscolo, va; qual a ili 4 aprii saria zonto con la galia a Constanlino-polì. In le letcre di provedadori di campo. È a viso, come quel zorno, a dì 15, senramuzando, missier Piero Gambacorta, pisano, ca|>o di........, ora $tà Cerilo de un schiopeto in un zenoehio, che stava molto mal. Item, che si liavia deliberà, Ira li cape-tanij e provedadori, differir a piantar le arlillarie domati di noie, a dì l(i, atento li guasladori luta sta note, el ozi, si hanno afalichalo et sono strachi e tutti anegati. Noto. Eri im pregadi fo letcre dii canzelier, 228 fo di sier Domenego Fixani, el cavalicr, morite vicedomino a Ferara. Avisa, a dì 13 giunse li il signor, venuto di Pranza ; el qual voi iterum vegnir a la presenlia di la Signoria nostra. Item, è una le-tera di lì, dii marehexe di Mantoa, avisa aver di Eie-magna certissimo, il re di romani vegnirà potente in Italia. Item, fo scrito, et preso di scriver, al vescovo di Trento, et li altri consieri regìj a Trento, di la elelion fata di sier Zacaria Contarmi, el cavalicr, per orator noslro, a Iratar la Iricva, et si partiria immediate etc. Fu posto, per li savij dii colegio, la comn.issi m a sier Zacaria Contarmi, el cavalicr, va oralor no-