481 MDXII, FEBBRAIO. 482 nostri esser sta poclio, e di qui si provederà gaiarda-mente. Item, che ozi lì a Pojana liano consultato col governador, e terminato per la comodità di strami e logiamenli uniti redursi a quelli lochi vicini a Bar-barano, per poter redrizar e dar danari a queste gente e refrescarle, poi andar di longo sopra l’Ade-xe e più avanti, secondo le occorenze. La note passata francesi hanno alogiato a Valezo, e doveano andar alogiar questa note che viene a Peschiera, dove si dice dover ussir certe gente di Verona per andar a unirse con quelle è a Peschiera e andarsene in brexana. Tamen è slà dito per uno homo d’arme venuto da quelle bande : come venere li nostri co-menzorno a batere el castello di Brexa, che fo a dì 14, e da poi batuto un gran pezzo cessorono in modo che indicava el castello esser reso. Conclude, che non manchando da li principali sussidii di danari, farano eie. Item, el signor Frachasso eri zonse qui; l’ha carezato et è stà ben visto da tutti. Et in fine dize, si spagnoli procederano, le cosse nostre ande-rano bene. Di sier Matio Sanudo pagador, vidi letere date in Montagnana, a dì 14, fiore 4 di note. Come li muli soi è zonti, et à perso la casseta di scri-270* ture con qualche busara dentro. Idio lo inspirò a meter tute le bolete in li forzieri. Scrive aver perso il trapontin con tutti li fornimenti di leto, scapolà solum la coltra ; ha perso tutte le massarie di cuxina etc., etdoi tapeti: si credeva haver major bota. Questa sera dice aver auto letére dii provedador Griti di Brexa. Si duol molto di tutti eh’è stati tardi a mandarli l’artelaria, et a hore 4 a dì 12 recevete dita artelaria. 1 nemici sono andati a la volta di Peschiera, e à cavalo parte di le zente di Verona per ingro-sarse. Sono lanze 700, fanti 3000, senza quelli di Verona. 11 danno à ricevuto nostri è stato da fanti 170 tra presi e morti ; ben parechi feriti che al continuo va zonzando e assai svalisati ; homeni d’arme 18 Ira prexi e morti, fra li altri el conte Guido Rangon ; cari assai con robe di più di ducati 10 milia, ma el forzo biave e viluarie, doi falconeti e uno canon di 20. Eri li cavali lizieri di Verona corseno fino a Lonigo, e trovono parechi cari con robe et li liano menati via e fato butino. El signor Frachasso è zonto qui ozi a hore 22. Li par uno saputo homo; à voluto el tuto li riconti come passò el fato, e stà con desiderio dii zonzer di slratioti di el Friul che vieneno, e vuol ussir in persona e andar in campagna. El signor governador è al ponte di Barbaran ; lo exercito è sparto e si va redunando qui, e le zente d’arme fo lassate a la guardia di el ponte, et le fantarie e fanti che vien I Viarii di M. Sanuto. — Tom. XIII. al continuo zonzando svalisati. El colatcral se dice è andato fino a Padoa con dir siamo roti e frachassati, tuto el paese è io fuga, e si venisse ogni pocho di zente ne faria retirar fino in Padoa. Item, scrive, lui è con la febre. Dii dito ivi, a dì 15, hore 4. Si duol non poter mandar el suo mensual, per esser el so rasonato in Brexa e non poi. Item, il provedador li ha dà cargo di spazar le spie. Item, per più presoni fuziti e per spie, si ha il campo inimico esser zonto eri a mezo zorno a Valezo, e nel passar, li nostri cavali lizieri è in Brexa, lì à dato una streta ne le coaze. Diti presoni judica si habi auto el castel di Brexa, perchè tuta la note avanti i sentì tirar, et eri da mattina, e poi cessò, e per questo judichano ; ma lui non crede e potria esser aver cessato per esser a parlamento. Item, eri a mezo zorno francesi si partì di Valezo e andava a Peschiera, e lì dovea aspetar le zente è in Verona, le qual ha, per spie, sarano la mità di quelle è in Verona che dieno ussir, che potrà esser de fanti 1200, cavali in lutto G00. Dito exercito sarà da lanze 900, fanti 7000 almen, e in Lombardia se redUceva 271 zente assai, e falò le predarne voler andar a destru-tion de brexani e bergamaschi, con amazar li pulì in cuna etc. Scrive d’èsser stato ozi col provedador Ca-pelo a Poiana a parlar al governador. Le zente è quasi redute ; ma in questi alozainenli non poleno star per non vi esser bocon di strame, e fo concluso di retirarsi a Barbaran e quelli contorni. Lui era di contraria opinion e volea esso pagador passar l’A-dexe e andar ad alozar nel paexe de i nimici per aver el strame e per dar favor a le cosse di Brexa, e tuti quasi si hano aderito a la sua opinion, e spera di breve si buterà il ponte su l’Adexe. Si aspeta con desiderio zonzi le zente è in Friul ; che Idio presto le mandi. È da saper : in questa matina il polateral fo per aver audenlia in Colegio, et non fo voluto darla perchè è stà causa di meter in fuga tutto il paexe maxime Padoa, che li rectori la note steteno in piedi, c sier Nicolò da Prioli podestà cavalchò atorno la terra ponendo guardie a le porte, e ’1 capitano rimase a guarda di la piaza. Era mal che da zercha 35 citadini padoani, di quelli si apresentavano a la bolla, per de-liberation dii Consejo di X erano stà rimandati in Padoa, e a custodia di Padoa Maldonaio Spagnol con fanti... e Nicolò da Cataro con____, in Castello Brazo con 30, in la Saracinescha è hora castelan sier Hironiino Malipiero fo provedador al sai, qu. sier Francesco, in locho di sier Alexandro suo fraddlo è amalato. 31