MDXJ, DICEMBRE. 316 Gradenigo, date in campo soto Gradiscila a hore 6. Como in quella matina a boif ora, a l’aurora fu a trovar il signor capitano, e revcle tutte le artel-larie e la batitura, poi ricliiamoe il consulto e fu parlato assai, e molli era di sua opinion di dover dar la balaglia, e saria gran vergogna non lo far benché ancora non fusseno minate le mure; però saria da far qualche experientia, e aricordoe molte vie che era in speranza di aver là. E per alcuni di grandi fu contradito, tandem, se parlino senza conclusion al- 172 cuna. Lui disse coram omnibus nel partir do cosse : l’una non era per levarsi de li senza far esperienlia, è se li altri si partirono è per rimanir solo lì, per honor suo, e chi si partiva non doveria più parer fra homeni. Item, da poi manzar aricordò si dovesse far un poco di scaramuza, e penzer alcuni fanti fino a la rottura, e cussi fu fatto, e andorno zercha 30 fanti quasi suso la rotura, ita che li altri hanno pigliato animo; sichù hanno terminato da malina, piacendo a Dio, darli la bataglia, con li altri ordeni con-venienli per securtà del tutto, e manda la copia di P bordine di la bataglia, e si darà con bon bordone c quello si convien. Item, ozi à ricevuto letere di la Signoria con exempii di letere dii podestà di Cividal di Belun et uno de Gardona che il castel di Cadoro non era preso. Scrive loro de lì hanno ¡1 contrario; e che il magnifico domino Zuan Paulo Manfron era retiralo a Ponte; unde tieneno Cividal sia preso si l’è refirato a Ponte. Item, di Tormenti pan et orzo si mandi etc. e acciò non siano robati li cassoni vien col pan in campo, come zonzeno, ne manda un casson per colonello, et poi il resto, acciò il pagino. Item, de lì non hanno più balote di 40 et 50 e poche di 30. Item, il biscoto è zonto de lì ; et è crudelissimi fredi. Scrive come, vedendo la volontà di alcuni de ritirarse, vene a se molte fantarie, cavali lizieri ot homeni d’ arme protestandoli che ’1 dovesse immediatamente responder se i voleano darli danari o non, perchè non li dagando voleano bona licentia, perchè i voleano andar a far i fatti soi ; cosa •che lo fece star molto sopra di lui e di mala voglia, pensando il tempo e dove si atrovava e la impor-tantia de la impresa. Tandem li usoe tante bone parole, prometendoli etc., ita che restono pacifici, ma non venendo lì danari, il campo si disolverà o se me-terà a pericolo il lutto. Noto, in questa malina in Colegio, a bosoli et ba-lote, fono risposto et expediti certi capitoli porti per li oratori di Antivari ut in eis, avendo tolto prima libertà in Pregadì di expedirli etc. 72 * Da poi disnar, fo Pregadi, et leto le letere. Fu posto per li consieri, che aleuto il caso seguito in campo di quel Balaso di Naldo contestabele di aver morto cl Gonzaga homo dii signor gover-nador nostro summamente da lui amato, si come per le letere lete apar, ch’el sia dà libertà al dito provedador zeneral Griti che debi dar taia a chi prenderà vivo dito Gonzaga in terre e luogi di la Signoria, sì da mar come di terra, habi ducati 1000, e chi l’amazerà ovunque el sia habi ducati 300, con le clausule ut in parte; el fu presa. Fo chiamà questo Pregadi per esser su la parie di sier Polo Capello el cavalier, savio dii Consejo, di regolar le zente d’arme, etiam farla commissione a P orator nostro va a Roma, et non fo tempo di far ni una, ni P altra cosa. Dii provedador di l’ armada sier Hironimo Contarmi. Fo leto lelcre da Pyran zercha Trieste, e la fusta di Muia e altre ocorentie, non da conto: il sumario di le qual scriverò di soto. Fu fato scurtinio di 4 ai X savii che inanellavano a tansar, i quali poleno venir in Pregadi, fin San Michiel, non melando la balota, e tolti numero 20 passone solum 3 vidclicet: Sier Marco Tiepolo, fo provedador al sai. Sier Piero Marzello, fo capitano a Bergamo. Sier Luca da cha’ Taiapiera, fo di Pregadi, cazetc assa’ con titolo di Pregadi. Sier Marco Orio, fo governador a Faenza. Sier Jacoino Trivixan, fo podestà a Ravena. Sier Francesco da Pexaro, fo di Pregadi, qu. sier Ili-ronimo. Sier Nicolò Trivisan, fo di Pregadi, qu. sier Cabrici. Sier Sebastian Moro, è di Pregadi, qu. sier Damian. Sier Nicolò Pasqualigo, è di la zonta, qu. sier Yetor. Sier Marin Sanudo, qu. sier Francesco. Sier Antonio Sanudo, fo ai X savii, qu. sier Lu-nardo. et altri come in scurtinio apar, et passoe solum 3. Fu posto, per li savii, che de ccetcro non si possi meler in Pregadi di suspender alcun debito di debitori di la Signoria nostra, si la non sarà messa per 4 consìeri, cai di XL et savii dii Colegio come dii 1506 fu provisto, e che dita parte non se intendi presa, si la non averà certo numero di balote; che prima passando la mità, se intendeva di suspension. Et fu presa. Fu posto, per li diti, che sier Andrea Griti provedador zeneral, atento il desordine sicgue in stai-tanto in aver Gradiscila etc., come per letere dii