GENNAIO. 424 sfar il ponte era a Albarè, e fato condurlo più zoso per esser più a proposito. Ha mandato guastadori a Bonavigo, et sarà fato fin do zorni. Diman lui monterà a cavalo con el signor governador e annerano lì ad alozar. Scrive aver mandato più exploratori. Dii riporto aviserà. 423 jidxii, sejo di X con la zonta, e steteno pocbo perchè non fono in numero. E feno prima cai di X di fevrer : sier Antonio Loredan el cavalier, sier Marco Zorzi, qunl fo electo questo mexe e non intrò per esser in leto con gote, et sier Alvixe Emo, tutti stati altre fiate. Noto. In questa matina, perii Signori di note, fono proclamadi alcuni zentilhomcni nostri fioli di gran maistri e zoveni in____in su le scale, eh’è incolpa- di per morte di homo: che in termine di zorni 8 debano comparer a far sua difesa, altramente si procederà contra di loro, la sua absentia non ostante. I qual è questi : sier Cabrici Trivixan di sier Nicolò qu. sier Thomà procurator, sier Nicolò Contarini di sier Stefano qu. sier Bernardo, et sier Antonio Bar-barigo di sier Alvise, et sier Lunardo Polani di sier Bernardino. Et è da saper, eri fu fato uno per di noze : sier Zuan Francesco Loredan di sier Marco Antonio, in la fia di sier Zorzi Corner cavalier procurator, con dota ducati 9000, zoè 7000 d’oro, 1000 di cosse et 1000 del sai; sichè è sta una bella dota e conira le leze. A dì ultimo zencr. La matina vene in Colegio el signor Frachasso e si oferse a la Signoria, dicendo non mancheria di fede, e che Crema è marchescha e lui Io sa. Dii provedador Griti, date eri in Albarè. Come a hore 14 havia aviato tutte le zente et lui partiva etc. Da poi disnar, fo Colegio di savii. E fu fato il parentà di mio nievo Andrea Dolfin. Vi fu 6 procuratori, che altri non poi venir, do è'fuora, Trivixan e Griti, e sier Lucha Zen non va mai a parentadi etc. Di sier Matio Sanudo pagador, vidi letere date a Cotogna, a 29, hore una di note. Come il provedador Griti si leveria a dì 30 da matina, e lui pagador resteria lì con il resto di le zente. Che il governador con la compagnia et il conte Bernardin e altri condutieri è alozati lì intorno, et che esso provedador havia lassa il governo di dite zenle a esso pagador, et che tuto quel zorno era stato a pagar balestrieri, doman pagerà etiam balestrieri et fanti, e spazerà exploratori per saper quello fanno i nimici. Item, che il governador stava meglio. Dii dito, di 30, ìlore 2 di note. Come havia auto letere ducal et li fa risposta. Ha pur la solita febre quartana, che li dà noglia. El provedador Griti passò l’Adexe quel zorno a hore 17 e va verso Brexa, benissimo in ponto di zente. Scrive va con non picolo pericolo, Questa sera lui pagador ha fato di- Sumario di letere di Roma, di 19 zener 1511, 236* dii conte Hironimo di Porz il, serite a sier Zuan Badoer dotor et cavalier, ricevute a dì 28 dito. Come ozi in palazo dii Papa sono stati por concluder la pace con l’Imperador I’orator yspano et il nostro; voleno disponer il Friul: Dio ne aiuti. Item, sono letere di Spagna ch’el re Catolico à fato gran demostration a quello auditor di rota eli’ el Papa mandoli, nominato domino...... Di Piero Rizo maestro di corieri, da Roma, di 20 dito. Come Zuan Antonio li ha dito ch’el scriva de qui, si la Signoria non si acorda presto con l’Imperador, sarà a pezo termine fosse mai, e sa la praticha streta in che termine la è; dize non si perda tempo, si porà recuperar il tutto, e si fazi questa mina non ne torni adosso. Scrive de lì a Iloma tutti desidera lo acordo quomodocumque, per salute dii stato veneto; dize la republica non more mai, Dio è iusto, però lo prega ne ajuti e conseglii. Et è drezata al dito Zuan Badoer. Dii provedador Gradenigo, date in villa 237 Castiglion, a dì 26, hore 6 di note. Come à ricevuto letere di 23 che li commetteva a lo locotenente e a lui con il consulto del signor capitano si dovesse meter le zente d’arme in Udine, con quel numero di fanti al bisogno per securtà di quella terra, il resto si mandasse in Cividal, Cremons e altri lochi per securtà ; ma consultato col capitano e il locotenente, non li parve, dicendo le zente non è pagate, e non vorano intrar in la terra, e pur a la fin messe in la terra domino Naldo Babin, Cyprian da Forlì, Gigante Corso e Alfonxo del Mutolo con sue compa-, gnie che poteano esser da zercha 700 fanti; de’ cavalli non fu hordine volesseno intrar, nè opinion di altri era che intrasseno. Scrive eri pagoe fanti in Udene, e cussi questa matina si dovea pagar il resto ; ma li fónti si sublevò per partirsi, e il capitano mandò a dirli subito venisse in Udene, e cussi andoe e li aquietoe. Tamen questa matina, non sa la causa, Naldo e Babin se sono levati etc. e cussi il Mutolo, qual è sta cossa mal fata, linde andò lì a Udene e