307 MDXI, DICEMBRE. 308 sono privi e banditi per do anni di consegii secreti et voleno dimandar gratia, et bisogna per le leze siano tutti quelli era in dito Consejo di X quando fono banditi, e in locho di quelli mancba farne: et però, in loco di sier Francesco Foscari el cavalier, è andato orator a Roma, Co electo sier Andrea Corner fo consier, qu. sier Marco. Di Seravaie, fo letcre di sier Francesco Vaiar esso olimpodestà e capitano a Cividal di Be-lun. Di l’abandonar di la terra, et esser venuto lì per più securtà, e cussi ha fato Zuan Forte, e li altri etc. Iteni, Zuan Paulo Manfron à aulo certa strela da i nimici lì al passo de Gardona, sichò ctiam lui è rilralo e venuto con le zenle soe a Cividal ; tamen lì è sta morto do compagnie di fanti e alcuni cavali da’diti lodesehi, quali venivano di longo a la volta di Cividal di Belun, et tien lo vorano brasar etc. Dii provedador Griti, fo letcre di eri. Dii zonzer con il governador et le zente 1’ ha con lui, come di soto dirò il numero e la qualità e li capi, a Feltre, et alozato in certe ville ut in litteris. Item, ha di Cividal eh’ è stà abandonato da’ nostri et venuti a Seravale. Item, come todeschi venivano di longo; ma inteso il zonzer suo lì a Feltre, par siano sopra stati di venir di longo et manda di zio relalione etc. Item, dii danno ave il Manfron, e dii brusar di Cadore e apichar quelli. Dii provedador Gradenigo, di Friul. Non fo letere alcuna. Di Chioza, di sier Alvise Lion podestà, di ozi. Come è zonto lì uno Agnelin, vicn di le parte di Milan, dice ch’è certo 25 mila sguizari è venuti sul stado de Milan e preso (re terre, e francesi tutti esserli andati conlra. Item, che venuto a Ferara, à inteso il ducha aver mandato 40 pezi di artelaria a Bologna, e il Prefetin con le zenle dii Papa esser zonto a Ymola, e che Bologna è soto sopra, et altre parlicularità ut in litteris. Item, scrive clic, per fortuna, la galia Contarma andava con li danari a Rimano, tornò sta note a Chioza, e levò il corier con le letere in materia dii nontio di sguizari e poi partì per andar al suo viazo. Item, scrive à barche a Rimano per levar li corieri numero 2 ; et sa è li co-rieri do con lettere di Roma, e Benlivoy hanno posto una taia a preli et monasterii, et da altri citadini voleno danari ad imprestedo. 168 In questa matina, vidi in San Marco sier Nicolò Marzello di sier Francesco, qual è stato mexi 17 prexon di francesi nel castel di Crema, fu preso hes-sendo podestà a Castelfranco et à auto taia ducati 200, ma è povero et non poteva pagar la taia, unde Martin da Lodi li è stà piezo che la pagerà, et lo à lassato vegnir liberamente; sichè dito Martin, fo nostro condutier, si à portà ben, termine 20 zener. In questo zorno, a bore 22, introe fuogo in una caxa da chà Lippomano, fo di l’abate di Verona, posta a Santa Foscha, arente cha’ Taiapiera, dove abitava ser Fantin Bragadin qu. sier Marin qual era a la villa, e si brusoe tutta, e di soto e di sopra fo gran danno di la caxa. La galdeva i fìoli fo di sier Nicolò Lipomano qu. sier Andrea, qual dii tralo si dovea pagar uno capelan dicesse messa in Sànta Fosca etc. A di 12 da matina. Fo in Colegio el degan di Trevixo domino Bonino de Boninis, vien di Gradiscila mandato a posta per il provedador Gradenigo, qual è amalato con febre terzana, et questo partì a dì 10, bore 22. Et referì il desordine dii campo, e la impresa sarà deficile, li fanti non voleno andar soto a darli la bataglia per non esser pagati, poi altri contrarii dei capi etc.; si clic vede la impresa dificile. Pur atendevano a bombardarla, ma bavevano pochissime balote etc., et che havevano Irato più di .... colpi su le mure e pocho danno fevano. Quelli dentro è disposti a tenirsi, et hanno ferito il Bergamo capitano di le artelarie e amazà alcuni altri fanti con le loro artellarie trazeno al campo. Item, si provedi mandarli danari. Et che el tien a di 12 matina ch’è ozi, li doveano dar la bataglia zeneral e che il provedador Gradenigo si faticha assai ; ma in dito campo è de gran desordeni. Dii provedador Gradenigo, date in campo apresso Gradiscila, a dì 9, horc 7. Come siegueno bombardando di continuo la terra, e quelli dentro li respondeno gaiardamente con le loro artelarie. Gra-discha non è cussi debele come altri la fevano, imo è fortissima. Si duol la polvere et balote richieste non siano mai zonte; dubita averne bisogno; solicita se ne mandi presto e sopra tulio danari, perchè non ve-gnando presto, si dubita di qualche inconveniente etc. Tuto ozi non è smontato da cavallo. Item, di vi-luarie stenta. Respecto i condutieri dì questo exercito licenliosi, e quelli castelani non fano nulla. Item, manda una lettera aula di domino Camilo da Colo-redo qual è a li passi verso la Chiusa, zcrcha a le cosse superior. Item, scrive è in campagna con crudelissimo fredo, et à per coperto la neve, e si duol la polvere e le balote li venirà a mancho. Copia di una parte presa in Pregadi 168* a dì 10 dexembrio. Sono molli zentilhomeni et citadini nostri debi-