24;) MDXr, NOVEMBRE. 246 et da li in suxo de terreno, cum le sue bombardieri? et suo fosso facto atorno alorno ne la saidura. In Verona, per quel mi afifermono molti de lor citadini, questo anno ne sono morti de peste, per conto particularmente tenuto, da persone 14000 et 22000 computando il contado: adeQ che, tra essi morti et molte famiglie sono andate a stare a Mantova e per la Rivera del lago, Rovere e Riva de Trento, mi pareva essa cita esser molto orfana de persone. Nel mio partire de lì, che fu a dì 9 del mese de zener, de zente d’arme francexi si trovavano esser compagnie numero 6, che in fama facevano ascender a la suma de lanzo numero 350, che in rei ventate non erano 170 lanze: la compagnia del Conti, che era gover-, nador in Bressa et fu morto da sguizari cum conducta de lanze 100, che non erano 30, quasi tutti piccardi e normandi ; la compagnia de monsignor de Duras, e la sua persona è in Franza, cum fama de lanze 50, che erano sohm 22, tutti vaschoni; la compagnia dii Gran Maistro che morite, cum conducta de lanze 100, et non ascendevano a 40; li Gambare-schi et Palavisini, in fama de lanze 50 per uno, et la compagnia de Fontanaglia di 40, che in tutte queste 3 compagnie non erano più de lanze 70, et anche quelle mal in ordine. Et questo io so per aver visto alcune di diete compagnie tra Pescherà et Valczo, et alcune ne lo intrar feceno in Verona ; et in diete compagnie non gera alcun de lor capitani et pochi etiam logotenenti, che i lor bandarali suplivano per capi de fantarie. Dentro la terra ne era el capitano Tarlatino pisano, qual haveva tolto carico de fantarie et haveva mandalo la sua compagnia a cavallo a li alozamenti a Palazuol de bresana, e insieme cum Itieronimo da Napoli serviveno per nome de la ma-ieslà del re de Franza cum la fama de fanti 500 per uno : tamen, a quello che io vedeva far essi fanti tutti italiani, cum darli a tal de loro 2,3 fin a page 12 per uno secondo però la qualità de le persone, tegno non ascendevano a fanti 600 in tutto. De’thodeschi, novamente era zonto Christoporo Tarlatino da Trento cum fanti 100,etlordavan fama de 500, per haver poi facto la sua mostra per la terra e per acresser 128 * el numero, tolseno de quelli erano nei caslelli. Adunque, computando quelli erano per avanti sì a la piaza, castelli et porte, in tutto de essi thodeschi legno erano da fanti 1000: governador allora de la terra era don Ferrante da 1’ Arta de natione greco. In Peschiera, Ira la terra borgo et castello, non passavenoda fanti 70, senza persone a cavallo. Hanno fortificato molto al borgo che zè de qua dal Menzo: primo facto un bastión a la porta cum un reparo de terra bellissimo et molto largo et alto, cum le sue case mate et il suo fosso largo de fora, facendo intrar uno ramo del lago, qual vien atorno atorno quanto comprende dito reparo, et intra poi nel Menzo. Del castello hanno bassate tutte le torre et renovate le sue bombardiere in altra forma, et fatte molte bombardiere abasso atorno le fosse, che scova esse fosse, che per avanti non ge n’era alcuna salvo quelle de le torre. Hanno etiam fatto uno volto sopra la porta del ponte grando de piera molto massizzo cum una bombardiera; per esser stà per avanti el muro de la porta molto basso, di le artilarie potevano dannizar dentro del castello. Li bastioni et repari che forno facti per nostri a quella banda del castello et de la terra tutti vanno in ruina, et non li reparano per dir loro che quelli sono stà causa del perder di dita forteza etc. In Valezo ne era la compagnia de un spagnolo, et altro non è slà fatto ne la forteza de sopra, che facto alquante bombardiere et renovato in bona forma el bastion che zà fece el signor Roberto San Severino a quella banda del monte che si poi facilmente ascender. Mi resta sohm a dire del castello de Pontevico de bressana, dove son stato in carcere cum li ferri ai piedi do mesi continui malissimo trattato da quel cas tela no, che fui mandato da monsignor de Ilymber-curt, capitano francese, cognato de monsignor de la Rosa, da poi eh’ el fu preso a Ilasi di veronese, per esser ditto castello stà dato per la maiestà del Re in governo del prefato monsignor di! Hymbercurt, et lui ha posto un suo homo d’arme per castellano in dicto castello. Nel mio partir, che fu a dì 7 del mese di zener, non ne era salvo che page 8 computando el castellano cum do famegli, per esser sta levado tutto lo resto, che ascendevano a page quaranta lo inverno preterito, quando i porlono el suo campo verso Bologna; et (fu) asportata via bona parte de l’artelaric, biave et carne de porco che erano dentro per munitione, adeo che de facili tegno si potrà rehaver quella forteza. Il perfecto animo hanno questi de Pontevico veri servitori de le Excellentie Vostre; et per quel me referiteno più volte in scrito, hanno in animo di metter le man adosso al loro castellano per ogni minima motione che intendino, et lenir la forteza a nome de le prefate Excellentissime Signorie Vostre, qiiibus me plurimum oftero et commendo. Prcesens scrittura apprcesentata fuit excel-lentissimo Consilio X de suo mandato, die 4 fébruariì lo 11 more veneto, per me Nicolau.h Boldù Hieronymi..