253 MDXI, NOVEMBRE. 254 la vita et è prexon suo, e lo manda a la Signoria nostra e con lui due capi, ancora clte non siano tropo da conto ; tamen sarano boni contracambiar con prexoni. Lui tien siano da conto ; ma per li abili loro mal si possono iudicar; intende el castellan aver assà raxonevel facultà. Scrive vedcrà e con buon modo ruinar la fortezza, e la zenle tutta sarà guasta e resterà solum poche caxe da basso. Itera, stentano a condur le a'rtellarie per manchamento de boy, perchè quelli hano è tutti tristi. Diman vederano di luor qualche altra impresa, e con ogni solicitudine ande-rano a la impresa di Gorizia over Gradiscila, lolendo prima la torre e il ponte. Ma scrive a la Signoria, quello exercito è senza vituarie e senza danari, e non sa come el debia menar ni rezer, e li vede mezi desperati. Li va confortando al meio el poi ; desidera sia provisto di pan ; li 300 stera mandati di Venecia, non sa dove i siano ; à scrito a Portogruer et Maran li soliciti ; ma non sa si questo exercito potrà aspettar. Nolo. In questa note parlino di qui le barche lutle con le vituarie si manda in Friul, et sarano presto a Maran. 134* Di Cao d’Istria, di sier Sebastian Zusti-gnan el cavalier, provedador zeneral. Se intese come, bessendo andato con zente per haver Hospo, è stà da i nimici rebatuto e toltoli certe bandiere, eie. .. . Tamen dito aviso si ave per altre lettere come dirò di solo. Di Vicenza, dii provedador zeneral Griti, • di eri. Come hano eri matina esser stà falò mostra di fanti 4000 alemani a Martinello, vicino a Roverò, a li qual fo dato uno raynes per uno, e dicono vole-no venir in Axiago et abrusar li 7 Comuni soto Vicenza, unde esso provedador havia mandato a quelli confini Zuan Paolo Manfron con la sua compagnia e fanti. Vene in Colegio uno secretano dii Cardinal Ystri-goniense, vien di Hongaria, partì zà zorni 35 e lassò il reverendissimo cardina! suo in Albaregal con l’orator nòstro, e si sviava per venir a Segua e passar a Roma. Questo è nominato domino Francesco Marsupino di natione fiorentino; portò lettere dii Cardinal, vien per cosse di sua signoria, è alozato da Pietro Pender. El Principe il carezoe mollo, oferen-doli, etc. . .. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonta, e fo espedito uno Bernardin Malizia barbier, stava a Padova, è zà do anni in questa terra, qual per aver dito certe parole contra il stato, zoè che vegnirà to-deschi e francesi e apicherà a le coione dii palazo questi zentilhomeni venitiani e altre tal bestiai pa- role, fu preso che in mezo le do coione sopra uno . soler sabato poi disnar li sia tajà la lingua. Noto. In questi zorni, è stà fata per il Consejo de X una zonta nova sopra certi chaloieri di Cypro, è in preson zà .... et li voleno dispazar; et fono numero 10 di zonta,questi novi: sier Nicolò da chà da Pexaro el govcrnador, sier Zacaria Cabrici el go-vernador, sier Andrea Magno fo cao dii Consejo di X, sier Piero Laudo fo savio a tera ferma, sier Alvise Pisani dal Banco fo savio a tera ferma, sier Lorenzo de’ Prioli fo conseier, sier Andrea Corner fo conseier, sier Domenego Benedelo fo conseier, et alcuni altri. Da Bologna, vidi avisi in man di Biero di Bibiena, di 12, auti dii Cardinal di Medici legato, è a Faenza. Come il Concilio andava drio,a Pisa, e il cardinale San Severin, ritornalo di Alemagna, era zonlo a Brexa; e che il Roy manda 1200 lanze contra le zente yspane ; che messier Zuan Jaco-mo feva 10000 fanti a Milan per venir con queste zente; che li Bentivoy di Bologna erano a lo man stati con alcune zente pontifìcie a quelli confini et foraussiti di Bologna di la parte dii Papa per dubito di Beuti-voy; che il duca di Urbin era reduto verso Faenza ove si feva la massa con el signor magnifico Antonio Colona et 400 lanze dii Papa, e se aspeta il duca di Termeni ; e altre particularità, come in dito aviso apar. A dì 20. La matina in Colegio, vene sier Andrea 351 Donato, vien justa la parte podestà et capitano di Treviso, vestito di negro per la morte del fratolo, et, referì zercha Treviso. 11 Principe lo laudoe et si dolse di la morte dii fratello orator a Roma. Da Fiorenza, fo leto una lettera di 16, dri-zata ad Alexandro Nerli fratello di Bortolo Berli, sta in questa terra. Come a dì 4 partì el viceré di Napoli con le zente, e a dì ultimo partì le fantarie per l’Apruzo, sichè sarano presto in favore del Papa a la impresa de Bologna; e che a Pisa, dove erano li 4 cardinali reduti e fevano il Concilio, essendo slationato uno de la fameia di Santa Croce in casa di uno citadin do lì, fo remor, adea fo eridà : Franza e Santa Croce, e i pisani in arme, fono amazati 4, tra li qual uno francese da conto, unde li diti cardinali feno certo ato in chiexia zercha el Concilio, et si levono da paura di non essere taiali a pezi e sono andati in Lombardia, et il sumario e copia de questo aviso de soto scriverò copioso. Dii pròvedador Gradenigo, date in Cre-mons, a dì 17, hore 6 di note. Come, per mollo sue, avisoe la Signoria, uno dì avanti si partisse da