439 MDXII, FEBBRAIO. 440 Fu posto, per sicr Antonio Grimani proeuratop, Piero Duodo, sier Lunardo Moeenigo, sier Alvise Malipiero savii dii Consejo. elezer de presenti, uno provedador zeneral in campo con ducati 120 al mexe per spexe, et uno provedador in Brexa, con ducati 100 al mexe, meni con si, ut in parte. Sier Piero Balbi e sier Zorzi Emo savii dii Conscio e sier Gasparo Malipiero savio a terra ferma, messe di elezer uno provedador di Brexa con ducati 100, ut supra, et do provedadori con ducati 50 per uno per spexe, quali, zonto sia il provedador Griti in campo, li stia a obedientia. Et sier Piero Landò, sier Nicolò Bernardo, sier Antonio Zustinian dotor e sier Al-vixe Pixani savii a terra ferma, messeno voler la parte di 4 savii dii Consejo, con questo li provedadori oleti siano con pena di ducati 500 oltra tute le altre pene, et possino essere electi da ogni officio etc. Parlò sopra queste parli sier Zorzi Eino; li rispose sier Antonio Zustignan dotor, poi parlò sier Gasparo Malipiero. Andò le tre opinion : quella dii Emo 2G, e iterum rebalotado, di 4 savii a terra ferma fu presa la parte e fo fato li scurtinii. Fu posto una letera al provedador Griti laudandolo, et di le provision è sta preso di far, e li provedadori electi, etc. Presa. Fu posto, per li diti savii, una letera al conte Alvise Avogaro, fata per Alberto Tealdini, laudandolo di la fede et altre particularità ; la copia di la qual sarà scripta qui avanti. Et ave lutto il Consejo. Fu posto, per li diti savii, una optima letera a la comunità di Brexa, la copia di la qual sarà posla qui avanti. Et ave luto il Conseio. E nota: dite do letere fono boiate con la boia d’oro. Fu posto una letera, per li diti savii, al governa-tor zeneral in risposta di sue, et che vedi di tuor Valezo per aver la via averta di andar a Brexa, e altre particularità, e fu presa. Et per Colegio fo scrito a sier Matio Sanudo pagador, è in campo. Noto : in questo Pregadi vene sier Bironimo Sa-vorgnan che rimase di la zonta, et poi rimasto questo anno più non è andato. È da saper, in questo mexe fu fato di la zonta dii Consejo di X, in locho di uno inanellava, sier Nicolò Michiel dotor e cavalier procurator. tro canto le zente paesane e maxime de Va! Troni-pia e senza contrasto intrò dentro per la gradela, dove infra in la terra l’aqua de le fontane, et prexe la terra. Li francesi subito si fuzì in castello, et il provedador Griti intrò, cui dize a hore 6, cui dize a hore una di zorno in hordinanza. La causa di el suo dimorar si fo per far dismurar la porta che tuta era murata. Et eri doveva dar la bataglia al castello, dove li era reduto da Ianze 150 francese e fanti 300 e certi rebelli. Lui pagador tien si darà per esser di tutto mal fornito, e, si non si darà, lo arà per cave et ruinarà. Item, scrive è tornate sue spie di Ilostia. Dize eri matina fo levato .el ponte di Bevere e con-duzevalo a la Stellà per passar el Po. Item, è zonto una altra spia che li dize che quando dito ponte fo zoso zercha uno mio, si fermò. Item, per letere di Mantoa di ozi a hore 15, ha il simel aviso, unde à fato redur col governador e altri condutieri in consulto, e lui à parlato et narato il lutto, et inteso le opinion de tutti, tandem hanno concluso di mandar el magnifico domino Antonio de Pii con la sua compagnia a la Badia, che sarà da lanze 130, e da matina cavalcherà. Item, à per una spia venuta dii campo de francesi : come al primo dii mexe zonse al campo il ducha di Fcrara e siete a parlamento con monsignor el gran maistro per spazio di doe hore, poi si parti e subito zonto a Ferara feze dar principio a ruinar li borgi di fuora, che zudega francesi, tien per certo di brieve perder Bologna ; e cussi lui tien presto si arà tal nova. E stato col signor governador, et li ha ricordato eh’ el scrivi a la Signoria che adesso è il tempo di far calar zoso sguizari ; so-limi 500 basteria e il podio saria guadagnato, nò questi francesi scapoleria la vita : et cussi scrivono a la Signoria in consonantia. El qual governador l’à ringratiato perchè da ogni banda è ben avisato. Item, in questa hora à di Verona: come a hore 23, ozi è intrato in la terra fanti 200 fra soldati e comandati, malissimo in bordine, et à lirato in Verona e tira tutavia di alegreza etc. Scrive questa sera è sta fato la mostra di Vitelli ben in hordine, e diman li pagerà, et va a dar corda a uno pisano che dize esser fuzito di Lignago : dubita sia spion. Fu posto, per i savii, far fanti 5000 soto quelli capi, et dove parerà al Colegio nostro. E fu presa. Fu posto, per i savii tuli, li debitori di la Signoria habino termine a pagar-fino a dì 10 senza pena in ogni oficio, et quelle decime non è andate a le cazude et tanse etiam possino scuoder con il don, e cussi li mezi fitti fino il dito termine ; la qual sarà posta qui avanti. Fu presa. Scurtinio di un provedador zeneral in campo 245 juxta la parte. Sier Cristofal Moro, fo provedador zeneral in campo, qu. sier Lunardo . 80. 88