171 MDXI, OTTOBRE. 172 Longena zonto lì in Padoa, hano dito, suo patron esser sta preso da i nimici in una villa chiamata Ca-rian con la sua compagnia et suo fratello et Schan-darbecho ; siche sono presi da cavali 100 di balestrieri. e dito Piero havia 80 cavalli et Scandarbe-cho 20; eh’è stala una mala e pessima nova. Et è da saper, dito Piero era brexano fidelissimo, qual, za do anni in zercha, fece la compagnia di cavali lizieri a Brexa, e passò per il campo francese fenzando voler andar a soldo di l’Imperador, poi vene nel nostro campo come vero marchescho ; sichè dubitano non sia sta subito apichato. Item, come ozi dieno far la mostra dii governador zeneral, et però li nostri do oratori è rimasti a vederla ctc. Nolo: eri sera fu mandato a Padoa ducali 3000, et fo per dar a certe zen le è assa’ non ha auto danari. E nota: l’altro eri fu fato la mostra di le zenle d’arme sul Pra’ di la Valle davanti il governador, quali fono homeni d’arme ... e questo fo a dì . . Poi il dì seguente fu fato di le fantarie numero ... Et ozi se dia far dii governador, qual à una bella compagnia e homeni di conto e signori, vìdelicet domino Otavian di Campo Fregoso fo iioldi missier Agu-stin foraussito di Zenoa, et domino Ugo di Pepoli bolognese, et altri come dirò di solo. Di Cadore, di sier Filippo Salomon capitano, di 23. Come si tien, e i nimici todeschi lì è apresso adunati e voleno venir lì a campo, tamen loro si difenderono gaiardamente; pur voriano qualche socorso. E Butislagno si rese a un modo come se intese. Quel caslelan nostro zenlilhomo, sier Nicolò Bolani di sier Zuane, tochò fiorini 3000 et è andato, ut dicitur, in terra todescha; ma non fu vero. Di Trevixo, fono lettere dii provedador zeneral Gradenigo, di eri, hore 7 : Come morite di peste quel contestabele Antonio da Peschiera, come eri scrisse; et dei nimici, come hano, per nostri venuti de lì, quelli se aviavano al passar di la Brenta. Tamen li nostri exploratori non sono ritornati; dubitano non siano periti ; et il trombeta mandono per causa di presoni non è ancor tornato, et li dà qualche admiration, et pensano non lo laserano partir fina non habino pasato la Brenta. Et questa matina a bonora haveajio mandato doi exploratori altri, e doman sarano ritornati et riporterano oculatim ha-ver visto li andamenti et successi de li inimici, et di quanto riporterano aviserà. Item, in questa sera, a hore 2 di note, hanno per via di Seravaie che il ca-stelan di Butistagno si è reso a alemani ; cèssa che li è sta di grandissimo cordoglio. Unde subito messeno a camino da 450 boni cavali tra slratioti e balestrieri, e doman sarano apresso il loco, e havendo inteso esser stà abandonato Butistagno, lo torano. Etiam questa note hanno deliberato spazar domino Antonio da Castello, con la sua compagnia a l’alba, per Cadore, aziò insieme con li cavalli possino far el fato desiderato. Item, hanno ricevuto lettere li contadini torneriano suso se quelli soldati non li danizasseno. Rispose aver fato far le proclame, niun ardiscano dannarli per la terra. Scrive, in risposta, che venendo quelli di Pordenon non li torà a gralia, salvo a di-scritione. Item, per l’altra lettera se li scrive li meriti di domino Zuan de Tricho, fu preso da i nimici, veder di contratarlo lenendo unita la sua compagnia, risponde non è de quelli vene in Trevixo, ma vene con il provedador Contarmi e su questa campagna fo a le mano con i nimici e fu preso; però quelli di Padoa sarà più abeli a tal efiecto. Item, i nimici, per alcuni venuti, si aviavano al passar di la Brenta. Item, manda lettere di 23 dii campo di Cadore: di Cividal quelli pochi è lì si preparavano a partirsi, et aviate le artellarie haveano, et mandavano via le loro robe. Replicha il mandar di tormenti lì, è gran bisogno. Da poi disnar fo gran Consejo, e ordinato seur-linio per far luogotenente in Cypro in luogo di sier Nicolò Pixani, a chi Dio perdoni. Et vene di Trevixo, questa note, quatro quali metevano balota in Pre-gadi, zoè sicr Bortolo da Mosto rimasto di Pregadi, sier Sebastian Badoer rimasto de la zonta, Seba-stian Moro è di Pregadi, e sier Piero Gradenigo qu. sier Anzolo, XL. Questi veneno per favorir sier Zuan Paulo Gradenigo che si feva tuor in Cypro. El fato scurtinio, ussite el prefato sier Zuan Paulo, di do balote, da sier Alvise Capelo fo consier, qu. sier Ve-tor, et in gran Consejo rimase di più di 400 balote da tutti li altri, benché sier Alvise Capelo non fusse nominato. E dirò cussi fo ingrata Patria a le fatiche aute in Treviso rimaner solo di do ballote; sichè il Pregadi non è altro che pratiche, e questo à ruinà e ruinerà questa terra. Fo fato etiam uno di la zonta, e rimase sier Alvixe da Canal che serve in Trevixo, qu. sier Luca, per aversi ben portato in questa de-fension, come ho scrilo di sopra. Fo leto una lettera di li provedadori zenerali in Padoa, data a dì 13 oclobre: come è zà inexi 6 che sier Domenego Calbo era in exilio in Cypri, scrive servirà la Signoria nostra a sue spexe con 5 cavali, et merita la gralia di quella. Fu posto, per li consieri, una parte : atento sier Piero Orio podestà di Noal habi patito assa’ in que-