189 MDXI, NOVEMBRE. 190 pitulis, et venuto qui dove à là moier e Soli per viver e morir servitor di questo eccellentissimo stato, et non far quello ha fato quello traditor Antonio.che non è vero di la caxa Savorgnana. 11 Principe lo ca-rezoe e tutti di Colegio. Di Trevixo, dii provedador Gradenigo, di ultimo octubrio, hore 21. Come à auto lettere solenti l’impresa di Friul. Scrive in quella malina esser zonti 25 in 30 balestrieri di Baldassare Scipion, et aspeta .d. Zuane conte Brandolin et d. Nicolò da Drezano et d. Augustin di Brignan loro con compagnie. Item, hanno lettere dii capitano di Cadore come quelli cadorini è più volenterosi andar a brusar e depredar alemani ch’a recuperar il castello di Bu-tistagno : scrive in Cadore non vi è vituarie, nè di Trevixo se li poi mandar, per tanto saria bon andar a recuperar Butistagno per la via di Tolmezo. Per tanto li par prima andar a recuperar la Patria del Friul, che Butistagno. Dii dito, a dì dito, hore 5 di note. Come il podestà e lui è sta a visitation dii signor capitano, qual sta meglio e li mostrò la lista di contestabili. Scrive si mandi danari per pagar le zente ; voi barche armale over bregantini, persegurtà di le artillerie e biave si manda per mar verso la Patria. Item, il capitano prega la Signoria che uno Agustin fornaro di Feltre, qual fo mandato de qui da Trevixo, fosse aldito da li signori capi et expedito presto. Dii dito, di primo, hore 22, zonta la sera ozi. Come à ricevuto lettere di la Signoria. In Friul è pochissima zente inimica, però si soliciti l’andata. Scrive luni si partirano, e cussi hano fatto saper a tutti che sarà a dì 3. Quanto a mandar d. Hironimo Savorgnan in la Patria, lo vederà volentieri, e di mandar uno contestabile in Cadore, saria bon o Se-baslian di Veniezia over Jacopo Schiavo, qual à zer-cha 90 fanti. Da poi disnar, fo Colegio di savii, e fono sopra trovar danari, et volseno veder li debitori di le de-xime e tanse, et ben considerato il tutto, tolseno in nota alcuni richi che puoi pagar per mandarli ammonir pagino, e far provision contra de quelli. Et li Ire deputati questo mexe andar per i ofìcii : Cristofal Moro consier, sier Alvixe Malipiero savio dii Consejo, sier Andrea Trivixan el cavalier savio a terra ferma. 98 A dì 3 da matina, luni, fu fato l’ofieio di morti, et io mi ritrovava in Trevixo, et a hore zercha 14 vidi ussir il campo fuora per la porta di San Tho-maxo, che fo bel veder, et comenzoe a piover, e intisi da loro soldati in questa guerra mai il campo di la Signoria si à mosso che non habi piovuto. L’bordine fu questo: prima G pezi di artellaria, videlicet do canoni di 10 et 4 falconeti di 3, perchè li grossi che dieno esser conduli in la Patria è sta mandati di. Trevixo per aqua a Veniezia e de lì sarano mandali in Friul eie. È sopra queste artellarie uno valente homo arlievo dii Latanzio, chiamato Urlando da Bergamo. Hor passate le artellarie, polvere et ballote, poi veneno le compagnie di le fanlarie, quale fonno zercha N.... videlicet questi cònteslabili con le loro condule come ho scrito di sopra, videlicet, Priamo et Slraza, Vigo de Perosa, Jacomo Schiavo, domino Naldo con li Brixigeli, Babin di Naldo, Marco di Rimano, Fracasso di Pisa, Ziprian da Forlì, Francesco Calison, Antonio da Spoliti, Bortolo di Orti, Scipion di Ugoni, Christofal Albanese, la compagnia di Carlo Corso, qual è preson de’ francesi, Gigante Corso, la compagnia dii capitano dì le fantarie et Damian di Tarsia. Poi veneno li stratioli, domino Dominico Busiehio et Andrea Mauresi venuti di Pa-doa, et altri erano partiti questa matina a T alba, et il resto di cavali lizieri è lutti fuora con el signor Vitello ; poi dii signor Julio Orsini ; poi quella dii capitano di le fantarie, qual ha homeni d’arme e fanti; poi sier Zuan Paulo Gradenigo provedador zeneral et il signor Renzo di Zere capitano sopradito vestito con un sajon biancho, et il signor Julio Orsini capitano. Dieno andar ad alozar di là di la Piave mia 12 di Trevizo, dove è stà mandato a far uno ponte. Resta in Trevixo la compagnia di Domenego di Modon, eh’ è fanti.. qual contestabele è amalato a Venetia, quella fu di Balista Dolo di fanti.. . el qual non volse più far il meslier et è a Venezia, et Maxo Cagnolin di fanti 100, eh’ è in castello a custodia di le munizion. A le porte sono Vetor Trun . . . con quelli homeni fono mandati di Venetia eie. Si che Treviso è vodo, et vidi solum do zentilhomeni nostri, videlicet sier Marco da ca’ da Pexaro qu. sier Caroxo e sier Nadal Marzelo di sier Nicolò, quali ultimale ando.no con li 40 ducali et 10 homeni per un mexe. Vidi le fortificalion fate e ruine, et maxime il monastero zoè parte di la Madona, e la capella gran-da et cussi la capella di San Tomaxo. Item, di fuora li borgi ruinadi et chiexie ; ma vidi tre chiexie in piedi, che mi dispiaque assai, con li loro monasteri : prima quella di San Hironimo di frati Jesuati dove alozavano todeschi ; quella di Santi 40 di frali di la 98 * Carità dove alozavano li francesi e monsignor di la Peliza nel monasterio, et quella di Santa Macia Ma-ter eh’ è uno beneficio era in commenda, et etiam quella di Santa Maria di Jexù eh’ è di frati di San | Francesco observanti. Et intisi assa’ cosse da un frate