353 MDXI, DICEMBRE. 354 À inteso todeschi aver preso Cadore con la rocha, la qual in questa ultima guerra non l’hanno potuta prender. Si dice l’imperator è stato in persona eie. È letere di Mantoa che erano intrate 300 lanze francese in Verona, e che la terra era in sua podestà e le roche in mano di todeschi, che sono debele; e che li todeschi erano in Verona, venivano a conzonzerse con le allre zente imperiai, e forse veneriano di quelle lanze francese ; e che francesi, erano in Bologna se levavano, nè si sapea dove andasseno le zente francesi. Contra sguizari si dice esser 700'lanze et 3000 fanti, et se ingrossavano de hora in hora. Scrive, s’il se lassa discendere questi todeschi al piano, farano male et crudeltade assai. Sono venute ozi letere di Alemania. Il Papa a la piùionga sarà luni qui, a dì 22. Et Carlo Baion va per Roma libero, data fideiussione de non recedendo ex urbe etc. 194 Adì 26. La matina il Principe fo a San Zorzi, justa il solito, con le cerimonie. Portò la spada sier Vizenzo Capelo va provedador in armada; suo compagno fo sier Nicolò Venier, è di Prcgadi. Fo dito esser una relation di uno vien da Bergamo, partì è zorni 3. Come sguizari haveano avuto Trezo, e mandalo a dir a Bergamo li dagi viluarie. Item, che Bergamo è in moto, e altre parlicularità ut in relatione. Item, si ave, la galia soracomito sier Nadalin Coniarmi esser capità in Islria ; sì che è salva e non à mal niuno. Da poi disnar, fo Colegio di savii, ad consu-lendum. Di Mantoa, di 24. Si ave letere con una inclusa da Milan di uno Hironimo Ilismerala. Scrive al marchexe di.....e si duol che lo acordo con sguizari non è per sequir, perchè i voleno 10000 ducati et 4 castelli ; et che in Milan erano stati alcuni sguizari tra i qual el conte di Saxo, ma nulla era stato concluso et era parlilo re infecta etc. Item, avisa il gran maestro aver scrito al conle Lodovico di Bo-zolo fazi fanti lì in Mantoana ; tamen non haveano mandato danari. E altre parlicularità, sicome in dite letere si contien. Di Vicema, di sier Mathio Sanudo paga-dor, vidi letere di 24, hore 3 di note, drizate a sier Marco Antonio Sanudo suo fratello. E dize àsse letere di Mantoa di 22 a hore 21 di Paulo Agostini : el qual scrive di lì è zonto uno homo da conto bergamasco, tutto francese, partì venere passato a dì 19 da Milan. Referisse el marli a dì 16 sguizari haveano dimandato a francesi per lo acordo ducati 100 I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XIII. milia e allre cosse, e, havendoli, se ne torneriano a li soi paexi. E per missier Zuan Jacobo Triulzi e il gran maestro li era stà promesso ducati 50 milia e formen-to stera 30 milia; diti sguizari li risposenosariano insieme con li sui capetanii; et erano alozati tutti a Rho. El mercore, a dì 7, feno etiam parlamento fino a ore 8 di note, dove francesi se partì come disperati perchè mazor cossa sguizari li haveano dimandata che non fo quelle dii marti, e fo risposto per diti sguizari che torneriano zuoba, e se i non tornava, i fusse certi che i non voleva acordo alcuno. In sto interim, tutto il campo di essi sguizari si levono di Rho e se rìtirono mia 3 a uno locho chiamato Diexe, e questo perchè a Rho pativano molto de viluarie e a Diexe più loco apto a condur le viluarie. El zuoba, a di 8, non era tornata risposta ni comparso alcuno ; pertanto francesi tien certo essi sguizari non voglino acordo, e quel i hanno falto'di parlardi acordo, è stà per retirarsi securamente, e per francesi era stà dito per avanti a tutte le fanlarie clic dovesseno sopra-star di venir di longo a Milan. Al presente, bailo spa-zalo letere che con ogni celerità se ne vengano di 194 longo a Milan, e scrito al conte Lodovico dì Bozolo eh’ el se ne vadi con quelli fanti 1‘ era venuto a far lì in Manloana con presteza a Milan. E questo è quanto si ha de’ sguizari. Di Verona. Hasse, quel capitano è lì per nome di l’Imperador, havea dato di taia a la terra ducati 500 per pagar le guardie di la porta dii ... a dì 21 se ne fuzì, rimasto solum el contestabele. Et esser in Verona homeni d’arme 80, de fanti todeschi, spagnoli, napolitani e italiani zercha 500, e che i se ne mor di fame e al continuo fano consulto. À dimandalo uno homo per comun, el à Aito cride che tutti li villani debano dar in nota el formento hanno, solo pena di perderlo. Item, scrive ozi lì in Vicenza è stà non picolo remor fra il colateral et Domenego Busichio e cazato man a le arme, presente el provedador di stratioti e lui pagador, el qual messe di mezo ; per tanto non è stà altro. El colateral al tutto voleva Busichio fosse messo in prexon : esso pagador menoe dito Busichio a disnar con lui e Io mitigò e promesse far quanto el volerà ; ma il colateral è più alterato che mai, a tanto che non.è possibile placarlo et à espresso torto. Et erano più di 30 stratioli lì qualli non si mosseno, che saria sequito gran scando- lo. Conclude, il colateral è mollo mal destro nel suo oficio, e fin qui con lutti à fato parole excelo che con esso pagador, e dubita, havendo menato via dito Busichio, li vorà mal, che lo voleva far meter in prexon, e si questo fosse seguito, tutti li stratioti si ariano 23