109 /»nienti de' nemici, e cussi andando se scoperse la relroguarda, e di poco el signor capitano è scampalo insieme con li altri, excepto Girlo Corso contcstabele eh’è stalo preso con alcuni fanti, e di quelli cavalli mandati a far la discoperta ne è sta morti e presi parechi, e si fosse sta manda da ogni banda, come disse il provedador, non seguiva questo, e non volea altri ussisse fuora fino 22 bore, e poi veder di azon-zer il campo ne là alozar. Item, è venuti (loro) do 55 al bastion di Santi 40, e inteso l’ussir dii capitano, podestà e signor Vitello e tanti altri senza un bordine al mondo e senza arme, si voleano disperar, e quando i ave la fuga, si non se spenzeva alcuni cavali e fanti fuora slevano mal ; ma la andò meglio di quello pensavano, perchè fo dito el capitano era sta preso. E-tiam andò fuora Rizon Manzin con parechi cavali lizieri e boni homeni per la porta di San Thomaso, e inviatose a la volta dii campo de sora in una vila, calò i cavali di le arlellarie con assai altri cavali. Fono a le man, e ne tolseno più de 20 cavali che erano col signor Zuane de Gonzaga, el qual vegniva da Conejan con grandissima vituana e fonilo a le man, sicliè de’ nostri, tra presi e morti, ne rimase più de 20 e pur assai valenti homeni, e li hanno dà la fuga .fino arente la terra. E questo si ha auto ozi per non voler far a senno dii provedador, ch’é peritissimo in sta arte, e sempre che si à fato a suo senno non si à perso niente; e da tanto fastidio si agita in leto più da passion che di mal, si duol di Carlo Corso, eh’è valente homo e persona da non perder a sii tempi, el qual non avea salvo la spada, perchè l’era andà a solazo per veder. Hano calà parechi amalati là in la chiexia e alcuni morti e pur asai lochi dove è stà se-pullo brigata. Item, e stà preso do arzieri de i ni-mici, i quali dicono clic francesi e lodeschi sono venuti in diferenlia, e clic francesi piava la volta di Noal e todeschi la volta di Asolo, e che anderia per Val-sugana, e che tre bandiere era a Feltre i li feva calar zoso, e cussi quelle tre era andà a la volta di Conejan, acciò andasse verso la Scala. Tamen non è da creder si diparlino, ni francesi vadino per la via di Noal. Item, è stati nostri in campaniel questa sera, e hano visto i nimici esser alozati a la via di Quinto e quelle ville circumvicine, e questo vedono per i fuogi eh’ è 4 in 5 mia lontan di Treviso. Item, scrive sono assai cavalli di stralioli fuora, che doman li aspelano con qualche bolin, perchè sono homeni sa-gazi e sanno Iute le strade, c cussi mai perise. Item, aspela suo fradello Francesco, e lo farà meler provedador in Conejan, perchè spiera si averà presto quelli lochi etc. 110 Da poi disnar fo Conscjo di X con la /onta, in materia di danari, e di Trevixo non fo nulla. El in questa mane fo gran pioza. A dì 17. Vene in Colegio sier Daniel Dandolo patron a l’arsenal, vien di Cliioza, eri si parli, dove ha lassato il Baion, qual questa matina per tempo partiva con li do oratori nostri per Padoa, e voi andar in uno zorno. Disse è stato 29 zorni fuora- con la galia Pasqualiga a la Calholicha per cargar dite zente, el de 7 marani è zonli, do mancha, quali ozi sarano qui, et uno è andato in Ancona a levar 20 homeni d’arme, fo dii conte Zuan Francesco di Conti è morto a Roma. Disse questo Baion à anni 45; suo fiol Malatesta Novello di età di anni 21 è a soldo dii Papa. Questo signor Zuan Paulo andò per stafeta di Rimano a Perosa, come fo dito, eh’è mia 70, e tornò subito; à con lui assa’signori e bella compagnia, tra i qual domino Otavian di Campo Fregoso, fo fiol di domino Batistin, sarà doxe di Zeiioa, hora è foraus-sito, molti di conti di Marzano, domino Romeo di Popoli e altri ; à con sì 100 fanti per guarda di la sua persona, Item, è stato in la soa galia zorni do e me-zo a vegnir di la Chatolicha, eh’ è mia 15 lontan di Rimano, a Cliioza. Item, a Rimano era zonto il Cardinal di Medici legato, qual è marchesco molto. Item, disse, justa i mandati, havia cargà i legnami e coriedi di arsilii erano lì a la Catholicha etc., et in spexe soe e in lutto, ha speso ducati 40 e non più. Vicenzo Guidolo secrelario, è rimasto con li oratori nostri. Li Treviso, dii provedador Gradenigo, di 15, hore 20. Come, per li noslrt stralioti, tornorono questa matina e menorono zercha 20 prexoni arzieri zercha et 30 cavali, dicono nemici esser alozati a Quinto et ozi non esser levati; sono da una banda e da l’altra dii Sii ; respeto la pioza de questa note, non è parlili questa malina. Etiam ha mandato alcuni cavali lizieri: li reportano esser diti inimici ancora a Quinto e lì intorno, e come avisoe, aver questa note auto per presoni fugiti e altri exploratori nostri che i nimici voleano far la volta de Castel Francho, e questo lo sanno perchè loro andavano intero-gando che via sarìa mior per andar a Castel Fran-cho, per andar a Verona. Etiam, dicono questa note fo sentito in dito campo cridar: Marco, Marco, che furon stratioli, e tutti cridorono nemici son qui, e tuto el campo si messe in arme, ita che si bagnarono più de quello volseno. Item, nostri hanno mandato fuora alcuni cavali lizieri con effetto de seguitar il campo e darli aviso quando i se levano, e che ca-min fanno da Castel Francho over altro, e di quanto MDXI, OTTOBRE.