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MDXIj NOVEMBRE.
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      n Becedant laici de choro ». Facto questo, tutti i vescovi, che erano con !i loro abigliamenli chavalche-recci, se li trasseno, et rnessensi la cotta et sopra di quella el piviale, et ciascuno de loro si cavò la aliterà di seno et missensela in capo. Di poi el diacono ri-zandosi disse: <c Orate» a la qual voce tutti si mis-sono ginochioni in terra, et secondo me, dixeno un Pater noster, et si levorono quando ol medesimo diacono disse: « Surgite vos ». Ritti questi padri venerandi, Santa Croce cantò una oratione composta di nuovo, la quale pregava Idio che illuminasse la mente loro ad cognoscere la verità, et cognosuta sequitarla, et che li facessi cussi forti che non fussino coropti, nè da prece, nè da prezo, nè da al-chuna liumana gratia ; et la cantò lacrimando di te-nereza. Cantata la hebbe, fu di nuovo per quel diacono ditto: « Orate, et omnes ceciderunt in fa-ciem suam, et oraverunt donec iterum audie-runt eumdem dicentem: erigile vos ». Et questa medesima cerimonia d’inginochiarsi et rizarsi dietro quella oratione la.feceno la tertia volta, dopo la quale, posto ad sedere ogni homo, Santa Croce predicò latino sermone molto accomodato, per spalio d’ una bora. El subiecto de la sua predica fu che dimostrò quali cagioni erano quelle che ragionevolmente lia-vevano ad indurre li homeui ad chiamare uno Concilio, et se al presente queste cagioni erano ; et concluse che le erano e conforto et inanimò tulli i presenti ad prendere questo carico et seguire questo ordine per Christo. Finito questo sermone, i coristi cantorono uno hymno de lo Spirito Santo ; di poi cantarono le litanie, et venuti che furono ad Te rogamus audì nos, Santa Croce disse tre volle: « Ut hanc sanctam synodum regere et conservare digneris » et el • clero rispondeva : iì Te rogamus audi nos ». Et finito questo canto, uno tiglio di San Malò vescovo montò in su una bigoncia con uno scartabello in mano, et tutto
     lo	lesse audientibus omnibus, el qual conteneva 123 * quatro cose. La prima monstrava el Concilio essere legiptimamente mosso et ordinato ; la seconda esortava ciaschuno a la obedientia di quello; la terza an-nulava tutte le cose dal Papa facte dal dì del Conci-
      lio	in qua ; la quarta protestava al Papa che non facesse cardinali, nè facti publicasse, nè alienasse al-chuna terra o beni de la Chiesia ; et nel codicilio ordinava i ministri di ditto Concilio, et dichiarorno Santa Croce capo et presidente del Concilio. Di poi, publicorno i notari et li advocali di ciaschaduna provincia. Et nel publicare Santa Croce per capo et presidente del Concilio, lui fece mile pazzie cum dire
non poteva essere in veruno modo, et loro gridando che volevano che lui fusse, si lasciò consigliare et disse: « Fiat voluntas vestra ». Ledo che questo vescovo hebbe tutto, si rizzò uno certo che chiamano l’abbatino, qt andò a tulli e cardinali e vescovi et abbati, dicendo «• Placet vobis? » et tutti risposeno <c Placet », uno notaro che era là in uno canto fece el rogo, et factolo si cantò: Tedcwm laudamus ad alla voce; di poi l’abbatino comandò la seconda sessione per venerdì proximo, et ogni homo se ne andò a casa.
     Magnifici et excellentissimi domini obser- 125’ vandissimi.
   Siando per Vostre Excellentie rechiesto che io Jacomo Boldù de missier Ilieronimo deponer io de-bia in scrìptis el modo de la mia prexon et tulto quello io ho visto et intexo nel tempo de la captività mia, che sia degno di relationc, per la presente scriptum dinoto prima a le signorie vostre excellenlis-sime, che vedendo io questo agosto proximo passato farse de qui molte provigione per conservatio-ne de Padoa et Trevixo, rispeto al campo inimico era alozato in la villa de Barbesan et le castelle, et che molti zentilhomeni se offerivano andar a servir gratis in dicti lochi, per esser io ben voluto el amato in Friuli, senza oblalione alcuna facta a le signorie vostre excellenlissime, per zelo de la patria, me transferii in lineile parte per exortar quelli populi et confermarli in la fede de Vostre Excellentie, et cossi, ordinata la massa a la volta de Spilimbergo cum buon numero de contadini et una carda de do cavalli carga de vituaria, e do archibusi cum do bombardieri a tulle mie spexe, me ne andai con animo et in- • tentione di star a la campagna et dove per il magnifico provedador.zeneral mi fusse comandato. Elqual zonto el seguente zorno de lì a Spilimbergo, mi dete carico de star a quel governo, et confìrmato etiam per Vostre Excelenlie, cercai de pacificar quel populo et far tutte quelle provision possibile per conserva-tion de loro. Ma per mia mala sorte, venendo lo exer-cito alemano a quelle bande, et facendo in quel zorno de mercore a dì 17 septembre miglia 26, camino insolilo ad un campo, guidalo da Zuanendri-go da Spilimbergo, et zonto per mezza hora avanti el trombeta a dimandar el loco, et poco adrieto monsignor da la Rosa cum cavali 400 tra borgognoni, francesi et stralioli, et io noi volendo dare via imo exhortando tutti di la terra a la defensione, do-
      1) Le carte 134 e 124* sono bianche.