57 UDXXX, MARZO. 58 me troncafilà et di seda senza perle, nè zoglia alcuna, il qual lavor non exceda la valuta di ducati 8 fin 10, né possino portar zoglia alcuna, salvo che anelli. Non possino far investure, salvo che schiete et simplice, nè sottane, manege, nè alcun altro vestito d’oro nè d’argento, ma ben li sia licito portar de cadauna sorte seda, non però possano quele fodrar di panno di sede de alcuna sorte, ma deba esser uno panno di seda solamente senza allra fodra di seda, nè possino Iwver alcuna veste o veslura nè di seda, né di panno tagliata in alcuna parte, nè 31* stralagliata, nè reportala, uè rimessa, nè cum liste d’oro o di seda, ma tantummodo schiete, senza tagli, stralagli, o rimessi, et tute integre senza alcuna di le sopradile cose, et debano esser fate le dite veste o veslure a tele integre, come si fa al presente, et non aperte nè zeliate cum cordele o boloni d’oro o d’argento, né cum altra cosa qual dir o excogilar se possi. Et perchè al presente si usa vesle et vestura insieme, è conveniente possano meter el dover, però sia preso che in cadauna vesle et vestura poner si possa, computate le manege, lino a braza 24 di pano di seda, et la coda non possi esser longa più di uno brazo. Al cavezo possino portar gorgiere over carni-suole, over altro lavor tessuto, o de cartoline solamente d’oro over di seda, che non passino la valuta di ducati 8 On 10, dummodo non portino lavor afeuno fato per man di orese. Non possino cingerse, salvo con centi tessuti, honesti, i quali in luto, compulà seda, oro, argento et faclura, non exceda la valuta di ducali 10, et similìter possino portar posle, o cordele di seda, che non exceda il dito precio. Tuto il reslo veramente, come sono cadene, cerchii, cenli, crochi a la spagnola o calelana cum tasche, pugnali et senza, ncc non cinture di ambracan, cinture lavorale a la perusina per mano di zoglieler, el qualunque altra forma di cinture, non conveniente a done, si intendano bandite. Sia proibito portar colane el altri fornimenti di alabastro, cristallo, lapis, corniola, radice di perle, diaspri, agate, porcellane, cristalli di montagna, el ogni altra mistura. Al collo veramente possino portar cadenele che • siano di peso non più di una marca d’oro, da es-esser apresentata a li Avogadori di Comun over a quelli sopra le Pompe, el bollale iuxla la forma di la parte sopra zio presa. Fraeterea non possino portar corone, nè si-gnali di ambracan a li paternostri, ma possino ben a le altre sorte paternostri meter siguali, che non passino la valuta di uno ducalo l’uno. Sia etiam prohibito el bandii» che le donne non possino portar, si a la spalla come attacà a la veslura, nè in man, zebellini, martori, lovi cervieri, volpe bianche, dossi, nè alcuna altra pele. 1 ventagli veramente non possino esser salvo di pernio semplici cum manego d’osso over di avolio schieto, senza alcun lavor o intaglio né di oro nè d’argenlo in alcuna parie di esso. Non possino portar etiam capelleli in testa nè in questa nè fuor di questa città. Non possino portar polize, salvo di dossi, vari, et volpe, nè d’altra sorte. Le traverse et grembiali, item li fazzokli di le donne, pulì et pule, non possino esser lavorali nè d’oro nè d’argento né di seda per alcun modo. Circa le pompe mòdi nobili, cittadini et tiabi- 32 lanli in quesla città, hessendo sta ben et convenientemente provista per la parte presa in questo Con-soglio a li 17 aprii 1520, si debba osservar coinè per quella è statuito, zoè che non si possa meter più di braza qualro in cinque di panno di seda in uno zupon, computale le manege. Il qual zupon deba esser schielo, semplice, senza alcun taglio, ricamo, slrica o altro lavor, ma ben possi esser imbolilo, non passando la imbolidura più de ducati uno, nè possasi quella fodrar di cosa alcuna d’oro, nè d’argento, nè di seda. Non possino praeterea far né portar calze, né calzoni, nè bragesse di ve-luto di raso damasehin, nè di tabi, et le dite calze et calzoni non possino haver allra fodra solo, salvo che di tela o panno di lana, et non possino esser slriccati, nè haver lisle, cordelle, franze, nè panni sfilali, nè ornali d’alcuna sorte, ma tutte siati sehie-le, senza alcuni cosa sopra. Ulterius siano ohligali li Avogadori di Comun, over li Proveditori sora le Pompe, mandar per tuli li taiacalze di questa cillà, imponendoli quelle pene li parerà, che debano far le calze et calzoni honesti, el punir li conlrafacenli. Nè si possino far etiam zuponi d’oro nè d’arzento, et non possi esser portati, né da puli nè da altri, sa-glioni nè altri vestiti che siano striccali di seda, over fodrati di oro o di seda, cussi di sotto come di sopra. Verum, hessendo trovala conlrafaclione alcuna di le cose predille, tulio quello che si troverà portar o adoperar sia preso, et ulterius sia aslrelo il con Ira facente, o chi haverà il governo di quello che