205 MDXXX, MAGGIO. 20G principe*, qunl forte si abolina per le cause sopra-dille. Et, per lellere che ho di Romagna, vi dico cerio, che zerca 2000 de nostri villani sono calali a la strada, et facto buono officio,prima, per conlode le viclualie, che non ne lasciano passare una, et è stato già il campo senza pane, o poco, vicino a sei giorni, per il che mollo patisce, di poi, per conto de guastatori, quali li inimici (rallevano di la Romagna, che ne hanno morii et feriti assai, et si sono tornali tulli indrieto. Et in questo termine si ritrovano le cose nostre, quale spero per la justilia maxime.de la causa et boni provvedimene, mediante ancora lo aiulo de Dio, habbino bavere et presto felice successo. Li Pancialici di Pisloia si sono tra loro cominciati a dare, et messer Nofri Bracciolini con cerli suoi seguaci hanno morto Zinzi di Possente et feriti tre altri, per il che si poiria forsi vedere una bella festa et forse in favore de la ciplà. Ho voluto 116* darvi del tulio adviso, non perché me ne diate causa, perché da un tempo in qua non so se le vostre che mi havele scriple si rifacessino pon un maggio di inillanni, che so pur del Turco et di Francia et cosi de la Alemania dovete havere qual cosa. Et vi dico che se seguilarele questo stile sarà, quanto a nuove, 1’ ultima quesla. A vostra signoria quanto più so et posso mi ricomando. Et bene vale. Ex Ferrara eie. 117 A dì 11 mago. La malina fo gran pioza, cosa contraria a le biave è in campagna. Vene in Collegio l’orator dell’ imperador, qual richiese molle cose particular, tra le altre sia falò grafia al zenoese, fo confinà a morir in preson, et li fo risposto per il vicedoxe et li Savii che era richieste non si poteva far senza i Consegli eie. Di Ruigo, del podestà et capitanio sier Vi-cenzo Grifi, di 8. Come il Po havia rolo sul Polesine a la Frassinella, et andava drio rompendo, né si poteva far provision eie. Da Lignago, di sier Zuan Francesco Sala-mon proveditor et capitanio, di 8. Come l’aqua, per la rola del Po, havia lanlo sgionfà le acque che erano venute fino 11. In questa malina,justa il solilo, in le do Quaranta, per il caso di Loredani da Crema, andò continuando il parlar sier Marchiò Michiel fo avogador, et non compite. Da poi disnar fo Conseio di X simplice, per il caso del processo formato per li avogadori di Conimi extraordinari a Verona, quali releneno uno..... Et li Savii si reduseno separatamente a consultar di trovar danari. A dì 12. La malina, el tulio il zorno piovete assai, cosa contraria a le biave. Vene in Collegio l’orator del duca di Urbin per danari, che’l suo Signor dia liaver assai. Li fo dà bone parole et si faria provisione. Di Napoli di Romania, di sier Vetor Diedo, baylo et capitanio, et Consieri, di ... . Veneno in Collegio li proveditori sora la Sanità a dir come la peste era principiada ; a Salila Caterina inorile prima uno......... Da poi disnar fo Conseio di X con la Zonta et slelcno poco, el restò semplice, et preseno che a Lodovico Spinelli al qual fu concesso cerio lanse sopra la.....di Asola el di Marostega, ducali 6 al mese, et atento quella di Asola fo venduta, che in loco di quella li sia concessa la.....di Cividal di Belun. Noto. Hozi inlese, per via di zenoesi, come a dì.....partì il capitanio Andrea Doria con 29 galle, videlicet ... di Franza, per andar verso Barbaria et quelli mari conira Barbarossa corsaro, il qual daniza in quelli mari, et altri corsari. In questa matina, justa il solilo, in le do Quaran-lie parlò sier Marchiò Michiel fo avogador. A dì 13, la matina. Veneno in Collegio molli zentilhomeni hanno a far sul Polesine di Ruigo, et maxime quelli hanno possession al Frasinella, dove il Po ha rotto el l’aqua ha negato tutte le possession, et disseno che sier Marco Antonio Foscarini di sier Andrea era venuto di ditto Polesene et dice, de lì si dice è slà per nostri tagialo l’argere a posta et manda l’aqua su la Frasinella aziò non vadi a danizar loro a Ponlechio, rechiedendo fosse messo lagia. El cussi li Consieri et tulli mandono a chiamar li avogadori di Commi cometendoli, questa malina fusse in le do Quaranlie posto una grandissima (agia ; adonca subito in dille do Quarantie fo preso dar taia, chi acusasse havesse lire 2000 et . . . Di Cremona, di sier Gabriel Vcnier orator j fo lettere di . . . Come l’havia il duca fatto far un Collegio di medici, videlicet Corte, Pavia et alcuni soi et altri di Milano, el hanno concluso il duca varirà et de li piedi et di le man, et per adesso non voleno farli bagno, né vadi a li bagni eie. Scrive haver nova, l’imperator intrò in Ispruch a di 3, et esser venuto uno suo nontio con lettere al duca