483 MDXXX, ACOSTO. 484 pra parole, nè falò allro, et il lanlgravio è parlilo insalutato hospite. Manda li capitoli con la risposta el prega non sia dati copia ad alcuno. Et l’impera-torha fatto dir a li lulherani, li darà copia, con que-\ sta la non se stampi: loro li hanno risposto non si voler ubligar a questo perchè altri la farà stampar 291 et si dirà esser sta loro. Scrive come de lì è fama, il Turco fazi gran preparamento per terra et per mar contra il re di Boemia, zoè re Ferandin, et però ha inteso, l’imperador voi dimandar danari al papa el al re di Pranza suo cugnalo ; et par che per nomo del papa li sia slà promesso dar per 3 mexi ducali 20 milia al mexe. Scrive, il lanlgravio ha scritto a l’imperador, è partito perchè sua moier stava malissimo, et ritornerà quando vorrà Sua Maestà ; undc l’imperator aredopia le guarde a le porle aciò non si parlino alcun. Scrive si trata noze di la sorela di l’imperator, fo raina di Hongaria, nel conte Paladin, qual è lutheran; et con questo, ada-lar le cose. Dapoi disnar, fo Gran Conseio. Vene il Serenissimo veslido di raso cremexin, eh’ è molti Consegii non è stalo per la egritudine et per il caldo. Fu iato 3 Consieri di là da Canal: di Canareio, sier Francesco Donado el cavalier, Savio del Conseio, di Castello, sier Jacomo Badoer, fo consier, et di San Marco, sier Domenego Contarmi, fo savio del Conseio. Do dii Conseio di X : sier Gasparo Contarmi savio del Conseio, nuovo, el sier Pandolfo Morexini fo podestà a Padoa ; et 4 altre voxe. Dapoi Conscio vene a parlar al Serenissimo li compagni Reali, et parlò sier Francesco Justinian qu. sier Antonio dotor, pregando Sou Serenità a volerli dar la sala di Gran Conseio perchè voleno del suo far una festa per la venula del duca de Mì-lan in questa terra, et prestarli il palazo, overo esser contenta fazino una giostra su la piaza de San Marco, che loro meleranno il precio. El il Serenissimo disse non li poteva risponder non hessendo li Consieri, et venisseno in Collegio far tal richiesto. A dì 22, la malina. Vene in Collegio sier Zuan Pixani procuralor, et portò ducati 1700, eh’è li danari dieno haver quelli do capitani de sguizari, suplicando, quelli li vorà li sia date le sue cauzion. Et li dilli danari fono portati in la Procuralia. Et sier Alvise Mocenigo el cavalier, consier, disse, a dapoi disnar in Pregadi......... Di Roma, del Surian, di 13, 15, di 17 et 18. Come, di le-cose di Fiorenza, era sialo col papa et alegratosi. Soa Santità mollo dubita che la non vadi a saco ; et atende a trovar danari per pagar le zente, et spera che Fiorentini, quali promesseno dar ducali 80 milia, daranno fin 100 milia, et Sua Santità troverà 160 milia, ma saranno un poco lohgeli. Era zonto lì a Roma, dii campo, Fabricio Maramao; li ha ditto, le zelile voi di servilo ducati 300 milia. Scrive, il papa manda in Fiorenza il Musetola, ancora che’l Cardinal Medici voleva andar, ma il papa non ha voluto. Scrive, è intralo Bartolomeo Valori suo comissario el citadin fiofentin in la terra, et ha haulo sacramento da Malatesla Baion et Stefano Colonna di mantenir la terra, et schivarla del saclio. Scrive, il governo di 1’ exercito l’imperator 1’ ha dato al duca di Mantoa; in questo mezo suo fratello don Ferando lo governa. Scrive come era venuto lì a Roma il marchexe di Pescara per aqua per esser indisposto ; il papa lo voi mandar in campo, videlicel il marchexe del Guaslo. Et che spagnuoli voleano sachizar Fiorenza, ma tonno rebatuti di la terra. Item scrive, di le cose di Alemagna, lulhe- 291* rani voria il Concilio, ma il papa voria che l’iinpera-dor con le arme procedesse conira di loro. El dice haver Sviso che’l Turco fa preparalion di guerra per l’anno fuluro ; desidera, la Signoria avisi : et che l’ha auto, l’imperador et re Ferandin mandar ambasciatori al Turco. Dice sperar il legalo Campezo, è in Alemagna, con la soa deslerilà aquieterà le cose di luterani. Et in questo proposito l’orator li disse: « Pater Sancte, Vostra Bea-libidine doveria concieder a la illustrissima Signoria le do decime richiesto ». Li rispose: « Fé, la Signoria dagi lì possessi, farò quel la vorà ». Item, per trovar danari li ha dillo voi dimandar a tulli, zoè lien che’l sarà servido et.....et fino a Luelia ducali 10 milia, per dubito non li sia lato danni. Item, che madona Felice dà al papa ducati 8000 el uno rubili, ma voi si lievi il signor Sara Colonna di l’impresa di Brazano, al qual è slà tolto do pezi di arlellaria, et si inetti uno allro capo. Item, che a Napoli è slà lumultualion perchè il Cardinal Colonna fe’ apiiihar alcuni. Scrive, li cardinali è siali insieme per una nuova sella in Alemagna sussilada, la qual hanno fallo uno libro molto grande. Di Cividal di Irmi, di sier Gregorio Pi-aamano proveditor, di 22. Come ha haulo aviso che a dì 10, el zorno di San Lorenzo, passò per Lubiana uno ambassador di l’archiduca re Feran-din con 40 cavalli, va al signor Turco; et per avanti passò uno altro orator, andava al re di Poiana. Dapoi disnar, fo Pregadi per expedir la cosa di sier Zuan Pixani procuralor. Et leto le lettere, sier Alvise Mocenigo el cavalier, consier, andò in renga,