291 MUYIII, KLlìliHAJO. con pinza, el andono a Mestre a lozar, et de lì tirarse in vicentina etc. In questa sera si partì sier Zuan Diedo, va pro-vedador a Hoverè, cri electo. A dì 13. La matina fo letere di 11, hore... di note, di Verona. Dii zonzer lì uno araldo dii re di romani, qual havea auto salvo conduto a Roverè per venir a Verona. Qual voi salvo conduto di la Signoria da parte dii re, perché el voi mandar uno suo orator a la Signoria, qual sarà uno prothonotario ; et voi vegnir a tuor la corona im pace, cyn anior di questa Signoria etc., ut in litteris. Etiam, el disse che ’1 re veria a Venecia; unde esso araldo voleva vegnir di longo a Venecia, sì che el saria ozi da sera in questa terra. Per la qual nuova tutta la terra fo aliegra, dicendo si conzerà le cosse. E tutti diceva la sua : chi dice el voi meter tempo di mezo, aspetando zente, e lentar le nostre provisione; chi dice el voi vegnir pacifice. Quel clic sarà, scriverò poi. El qual araldo zonse qui la serra, a horre... etc. Di sier Zorzi Corner, el cavalier, et sier Andrea Oriti, provedadori zenerali, date eri a Vicenza. Dii zonzer llioro 11, et anderano baiando a Verona. Nota, andono con lhoro secretarij Zuan Francesco di Benedeli et Alvise di Piero; et avanti si partiseno, otencno nel consejo di X di aver con llio-ro Zuan Piero Stella, qual è nodaro a li auditori nuovi, et olim sccretario, fidelissimo. Et cussi ote-neno; et andoe con lhoro questo Zuan Piero, fo etiam canzelier a Padoa con sier Andrea Grilli. Nolo. La tansa, qual seuode sier Minorò Donado, oficial a la camera d’imprestidi, a di 12 scosse duelli 9000; sì che in 3 zorni à scosso ducati 22 milia et 300. Da poi disnar fo gran consejo, et con 3 consieri solli, et sier Vetor Minoto, cao di 40, iu loco di con-sier; che alias vidi licentiar il gran consejo, per non esser si non tre consieri. Or inanellava sier Zuan Mozenigo, sier Lorenzo di Prioli et sier Pollo Pixani, el eaValier, erano anialati. El fo posto prte, aleuto il bisogno, elezer de pra'senti 3 consieri di là da canal, et possino esser eleeli quelli poria esser tolti. Ave 65 di no; et l'u presa. El l'onoelecti li consi;ri: sier Zacharia Dolfim, sier Marco Bollini, sier Francesco Trum, qualli lutti tre erano siali altre lìale; et podestà el capilanio a Crema, che do volte non passò, sier Nicolò da dia’ da Pexaro, fo consier in Cvpri, quondam sier Bernardo. Et consejo di X niun non passò, 3.* volta. Di Bassan, di sier Vicenzo Valier, di 12. Come, havendo il contestabile di la Scala, nominato ....., dimandalo danari, et lui ditoli che preslo li zonzeria, el qual usoe alcune parole stranie ; unde esso provedador andò lì, et lo fece relenir, et li dete di le strepa’ di corda, et lo cassoe di quella conlesta-belaria, nè più esser contestàbile di la Signoria nostra. Item, di sopra, di tedeschi, 0 era ; et che erano iu bordine, non solum a resister, ma etiam a offender; et che la Signoria comandasse, che li bastava F animo di far fatti, per aver assa’ zente etc. Di Feltre, dii podestà et capitanio, et dii provedador, di 12. Come 0 era di sopra ; solum grandissime neve. A dì 14. La malina F orator di Pranza,- con il collega di Milan, fo ili colegio. Mostrò letere dii gran maistro, dii zonzer in Aste, a dì.., dii Cardinal Roan ; et subito si aspetava la majestà regia. Vene iu colegio F araldo dii re di romani, qual era vestito con uno zipon di cuoro et uno vestito a la francese, streto, el una zorneda di Iella dorada, con una aquilla negra davanti et da driedo. Et gionse eri sera, et inlrò in colegio. Qual, come F intrò, si trasse F insegna et se la messe sul brazo. Et presentò una letera dii re, qual scrive a la Signoria, et è data Noto. Il colegio havia suspeso, che li do prove- l dadori a Vicenza butascno le tessere ehi di llior restar dovesse li ; lamen eri sera levoe la suspensione, et li scrisseno fosse exequila la parie di pregadi, di butar tra lhoro, o per tessera o per acordo, uno vadi in veronese, l’altro in visentina. Etiam suspeseno il far di fanti ; tamen, questa malina ordinò fusseno expediti. Si ave, per avisi di exploratori, come il re era andato da San Midiiel a Bolzan, dove era il Cardinal Santa f; et dove poi si volesse andar, non si sapeva etc. Da poi disnar fo colegio di savij, a consultar e dar audientia. Di Verona, fo letere, di 13, et arisi di Roverik et dii provedador zenrral. Come il re era parlilo di San Michiel el andato a Bolzam, «love è il Cardinal; et quelle zelile, volendo paga perdo mexi, e li regij voleano darli per uno mexe; adeo in questi remori il re si partì. Et li fanti, visto questo, etiam per le viluarie, si andavano fugendo; adeo le cosse comenzano a quietarsi, et nostri sono iu grandissima vigoria. Item, il signor missier Zuan Jaco-nio Triulzi non juissò adì 13, juxta Fbordine. El è