461 MDXXX, AGOSTO. natalirio heri si butò il fondamento di questa san- sta sera dentro per farle coufirmar dal tissima pare. Del successo voslra signoria ne sera avisata subito da me per slafetla, et manderò copia di capitoli. La suslanzia è che il governo se habbia a stabilire per lo imperatore ; li pregioni et fora-uscili se liberano et restituiscono; se diano li ob-stagi, et pagino 80 mile ducali; se perdoni a (ulte le injurie; che il signor Malatesta et signor Stefano habbiano a promettere et dare la fede de tenere con le genti loro la terra a nome de la Maestà Cesarea, fin sino adimpiute tutte le convcntioni ; et poi, dati li obstagii, recevuto tal zuramento, se dii victuaglia a la città ; insumma la terra è di Nostro Signore etc. Dal felicissimo et victorioso campo in Firenze, a li 11 de agosto 1530, liure 4 de noe te. Dal signor Ferando Gonzaga, date in campo a li 10 de agosto 1530, scritte al signor duca di Mantova. Da poi quel che per Degherra maestro di casa del signor principe bona memoria scrissi a la ex-cellentia vostra, è successo questo che apresso se dirà. Hessendo tornati dentro di Fiorenza i due gentilhomeni mandati fuor dal signor Malatesta et signor Stefano sopra la pratica de lo accordo, et sopra il reporto fatto da loro nascendo discordia tra i prefati signori et quel popolo per non voler consentir a lo acordo praticato dai prefati signori con le condilion state promesse da loro di far acelar la casa di Medici denlro nel modo che altre volte ho significalo a la excelenlia voslra, delli signori, per non mancar a la fede dala dal signor Malatesta di far seguir ad effelo la condilion prefala o per amor o per forza overo di ussirsene esso fuora con la genie da guerra, veduto di non poler reducere la volontà del popolo nè per amor né per forza, se deliberorno metter in execution la condilion ultima, zioè di uscirsene fuor cum tutti i soldati. Et havuto heri el salvocondulo da me, et falolo veder al popolo, restò sbigolito, et mutando proposilo se giltò ne le braccia di essi signori, pregandoli che volessero pensar a la conservalion de la cillà con quele condilion che piacevano a loro. Et così, per ordine dato da essi, sono usciti fuori hozi quattro nolabili citadini per Iratar l’acordo, li nomi de li qual sono questi, Lorenzo Slrozi, missier Bardo Allovili, Pier Francesco Porlinari et Jacobo Moreli, 279 li quali, dopo le capilulation falle, sono tornali que- iGi popolo, quando si contentino, perchè essi non potevan farlo non hessendo stali mandali con tale auclorilà. Et così da l’un canto si aspela la confermation de la terra fra dimane o l’altro, et dal papa da l’altro, dal qual si spaccia questa notte missier Domenego Centurioni suo camercro, el qual fu qui heri mandato da Sua Santità con la risposta di quel che da me li fu scrillo sopra la confirmalion del luogo ch’io tengo, de lo qual è stata molto contenta. 1 capi de lo accordo son questi, chiariti ne le capilulation prefate: che la forma del governo sia rimesso ad arbitrio di Sua Maestà, il qual capitolo è stalo pensato da me per far queslo honore a essa Maestà, et per far che la salisfalion de Noslro Signor segua sollo questa coverta, con più scarico di Sua Santità et manco vergogna di quel populo; item, che si dia forma a I’ assicuramento de la cillà da la violentia de lo exercito, el viceversa a lo assicuramento del popolo per la observanlia de le promissioni 'da farsi per la cillà, ne la qual forma par che consista tutta la dif-ficullà ; item, che la cillà sia tenuta sborsar certa quantità de danari in suplimenlo di quel che manca a la salisfalion de l’exercilo. Questa è la somma de dille capilulation, de le qual, come ho dillo, aspe-tiamo il placet de ambo le parte. Di quel che seguirà, la excelenlia voslra sarà raguagliata: non lassarò di significar a quela che, in su la prefala discordia che naque denlro anti beri, el signor Maialesca amazò uno citadino de l’ollicio di dieci nominalo Andreolo Nicolini, un de quei più arabiati contra le Palle. Questo è quanto io posso dirli per bora degno di cognilione. Copia di una lettera di lioma, di 9 avosto 1530, scrita per il reverendo domino Pau- lo Jovio episcopo di Hocera a sier Marco Contarmi fo di missier Zacaria el cava-lier. Scrive la rota di Fiorentini et morte del principe di Orangie. Magnifico missier Marco, signor mio obser* vandissimo. Perché so cerio che V. S. harà piacer de intender li parliculari del fallo d’arme di Callameca et si possa ridere quando sentirà raccontare altramente di quelo eh’è stalo in verità, mando lo infrascritto ritrailo, havuto per informatione da li 4 capitani, quali sono venuti a dir el SUCCeSSO a Noli) La carta 279* è bianca,