37 MDXXX, MARZO. 38 presa fa presente parte, se etiam non sarà posta et presa nel nostro Mazor Conscio. f De parte 150 De non 2i Non sincere 2 Die 20 dido. In Maiori Consilio. Consilinrii, Capita de Quadraginta. Tosila fuit sitprdecripta pars, et fuernnt : f De parte 1155 De non 106 Non sincere 1 19') 1530. Die 12 martii. In Rogatis. Consiliarii, Capita de Quadraginta, Sapientes Consilii, Sapientes Terrae firmae. Ser Andreas Trivixano eques, Ser Hironimo Justiniano procurator, Ser Franciscus de Priolis procurator, Provvisores supra Montibus. Ser Filippus Cappello, Provvisor supra pecuniis. Hessendo slà deliberà per questo Conseio de francar el Monte novissimo et il Monte del subsidio, è necessario far provision del danaro : et però L’anderà parte, che ’1 sia dà libertà a li Proveditori nostri sopra i Monti di vender del dillo Monte novissimo et del Monte del subsidio, a quelli mazor precii che i potranno, non vendando però a minor predo di ducali 60 il cenlo. El cum li danari si trazerà di Monte novissimo si debi francar de dillo Monte, principiando da quelli che hanno compralo a minor precii. Et il medesimo sia falò del Monte del subsidio. Quelli veramente cavedali di dicli Monti, che si venderano per la Signoria, non possino esser francadi, salvo da poi sarano slà francadi tutti queli che hanno comprado da parli -cular persone a ducali 10 el cenlo più di loro. Deli) La carta 18* é bianca, chiarando che se ’I sarà alcuno che voglia ridur li sui cavedali a ducato per ducato, per haver il suo prò a raxon di 8 per 100 per il precio che li cosla ditti cavedali a danari contadi, habbino termine di mexe uno a darsi in nota, inlendando da ducati 60 in zoso, sichè la Signoria nostra non Vegni a pagar più di 8 per 100, come è dillo; el qual siano a quella medema condilion, zerca il francar, che sarano li sopradili che comprano da la Signoria nostra. Et per proveder de praescnti di. qualche danaro per dita francation, da mò sia preso che li campi di comuni recuperali per il nobilhomo Antonio Zustignan, non alienadi, et queli etiam che si recupererano per il nobilhomo Andrea Dandolo, officiai a lo Raxon vechie, el qual de praescnti dia andar a far dieta recuperation, siano obligali a la .aflrancalion di essi Monti per milade. 1 qual campi ditti Provedilori sopra li Monti debano vender al publico incanto a parte a parte, come meglio li parerà, per beneficio di la Signoria nostra. Et il medesimo debano far de la palada di Chioza el del castello di Piemonte in Ilislria. Et le vendide che si farano si debano aprobar per il Collegio, come si ha fatto di quelle del Monte nuovo. f De parte 16$ De non 12 Non sincere 7 Summario di una lettera di sier Alessandro 20') da chà da Pexaro, proveditor di l’arma-da, data in galla in porlo del Zonchio, a dì là fevrer 1529, scrita a sier Polo Va-laresso qu. sier Gabriel, et ricevuta a dì 13 marzo 1530. Come, havendo accompagnato le galie di Alexandria fino a Cao Salamon, et se non le acom-pagnava certo erano menate via da doi r.avili di corsari, che era una nave di bolle zerca 700 dila la Brava et uno galion di la medesima portata, et 1’ una et l’allro benissimo in ordine di gente, artellarie, monitione et vettovaglie, le qual havendo discoperto le ditte galìe grosse al dito Cao, dove eravamo ancor io con altre tre galìe sotlil, zoè Marcella, Bernarda el Pixana, si levassemo et quella incalzandola cum l’arlellaria, forsi da miglia 30 in suso, dove che por sua sorte et mia disgratia, crescendo il vento et il mare cum una (1) La carta 19* è bianca.