337 sidxxx, mìglio. 338 nia aziò conzi le scritture, ut in parte. Fu presa. Ave : 146, 4, 1. Fu posto, perii Proveditori sora le Vituarie, una parte di revocar la parte, presa in questo Conscio a dì 9 mazo, di vender per anni 5 le poste di ogii che si trovasseno in la terra vacue di oio, et atento li ogii sono montadi, per tanto sia preso che la dita parte sia revocala et le altre parte restino nel vigor et robor suo. Fu presa. Ave : 144, 29, 10. Fu poi posto, per li Consieri, Cai di XL et Savi tutti, la parte del Taxis, che ’I sia messo nel possesso che li fo dà per il capitanio di Raspo, ut in parte. Et sier Alvise Mocenigo el cavalier, consier, parlò in suo favor, narando la cosa come I’ è, et alegando il teslo de iure che spoliatus de fato, de fato dèbet restituì etc. Et iterurn li rispose sier Luca Trun procuralor, et volendo parlar sier Francesco Donado el cavalier, savio del Conseio, li Savi ai Qrdeni, zoè alcuni de loro, messeno che al ditto Taxis li siano dati li soi danari, eh’è zerca ducali 7000, ut in parte. Et non fo balolà et fo rimesso la malina. A dì 9. La terra, heri, niun, di peste, et, 6 di altro mal. Il Serenissimo fo in Collegio. Non fo lettere da conto. Li galioti a le porte del Collegio, justa el solito, cridando voler esser pagati. L’ orator del duca di Urbin fo in Collegio richiedendo...... iSe intese, per alcuni venuti, che sier Hironimo da Canal governator di la quinquereme havia buia a fondi due fuste et una presa, di maltesi, ma prima fo ditto la quinquereme esser presa. Li formenti ■ eresse, per la mala saxon, et è a ducati uno el staro il formento menudo, et eri le farine a Mestre valea il staro, di gran novelo, lire .... Di Mantoa, di Gasparo Spinelli secretarlo, di ... . Come el duca ha lettere dal campo sotto Fiorenza, dal signor Ferando suo fralelo, che hanno, le zente è in Fiorenza sono per ussirfuora, et slan lì in campo riguardosi et in ordine. Item, scrive, come il duca di Mantoa ha ordinato a......di primari de Mantoa se apresenlino do volte al zorno in castelo, non si intende la causa, et nomina queli che sono, zoè in le lettere. Item, come don Forando so fradelo ha scritto a l’imperator lo voi elezer capitanio di le sue zente, con l’autorità ha il marchese del Guasto, qual va in Alemagna. Da poi disnar, fo Conseio di X con la Zonta, et fu posto di far uno Pregadi, et balotata, fu preso de no. 1 Diarti di M. Sanuto. — Tom- LUI. Item, riconzono la parie di meler arzenti et ori et danari in Zecha, videlicet queli porlerano, senza nominar altramente de chi sono, siali fatto uno boletin sottoscritto dal proveditor di la Zecha, et con quello, presentandolo, babbi li soi danari al tempo staluido in altra parte. Et fu preso. _ Item, fu preso, dar licenlia a sier Marin da Mo-lin, è di la Zonta del Conseio di X, di poter andar fuora di la terra per zorni 15. Et noia. Questa è la terza parte po^ta zerca dar licenlia a quelli de la Zonta, perchè fo dà a sier Marin Corner et sier Lunardo Emo. Et licenliato la Zonta, restò il Conseio semplice, et expediteno Alvise di Varischo retenuto per ha-ver dillo villania a Michiel da Ponte, uno di la banca di la scuola di . . . , et lu asolto. Item, preseno dar licenlia a quelli di la terra di Friul di portar le arme con uno fameio per uno. Ancora, in questo Conseio di X con la Zonla, preseno di luor ducali 3000 depuladi al Monte del Subsidio per armar la barza, capitanio sier Zuan Antonio da chà Taiapiera, et a la restitulion fo obli-gà ducati 3000 di primi danari di le prime angario si melerà. A dì IO, domcnega. La lerra, di peste, niuno, et di altro mal fo 8. Fu posto banco per le galle di Baruto, et fato li officiali di Alexandria. Da poi disnar, fo Gran Conseio ; non fu el Serenissimo ; vicedoxe sier Marco Dandolo dolor et cavalier. Fato 9 voxe, tulle passoe, tra le qual patron a Parsenal la. .. volta, et rimase sier Lunardo Minoto, fo di Pregadi per danari, qu. sier Jacomo. Fu poslo, per li •Consieri et Cai di XL, una parte, zerca il Serenissimo, voi andar a slar a Muran. La copia sarà qui avanti posta. Ave : 635, 75, 0. Fu posto, per li ditti, dar licenlia a sier Zuan Francesco Balbi, conte di Puola, di poter venir in questa lerra per zorni 15, lassando in loco suo sier Priamo Trun suo cugnado. Fu presa. Fu posto, per li dilli, dar licenlia a sier Nadal Malipiero castelan a Laurana ut supra, lassando in loco suo sier Carlo Malipiero suo padre. Ave : . . . Fo publicà, a notitia di tulli, la parie presa in Pregadi zerca li Monti scritta di sopra. Item, quela presa nel Conseio di X con la Zonta, zerca meler ori et arzenti in Zecha. Vene a Conseio li compagni Floridi, quali fanno la festa domenega et luni, vestili di scarlato, et il signor, sier Francesco Diedo di sier Piero, in raso 23