159
MDXXX, APRILE.
160
stanlinopoli, et leto le opinion di Savi del Conseio exceto sier Gasparo Contarmi, et sier Andrea da Molili, sier Marin Justinian, savi a Terra ferma, et sier Filippo di Garzoni savio ai Ordeni, videlicet, che hessendo richiesti di haver porli et vituarie, li rispondino la Signoria li darà ogni cosa, atento la bona paxe havemo insieme, ut in litteris.
    Et a l’incontro, sier Gasparo Contarmi savio <Jel Conssio, sier Ztian Antonio Venier, sier Marco Antonio Corner savi a Terraferma, et li 4 Savi ai Ordeni, voleno, hessendo richiesti, logli tempo de scriver et avisar la Signoria nostra, ut in litteris. •
    Et sier Jacomo da Canal, savio a Terraferma, voi la presente maleria sia diferita.
    Et parlò primo sier Marco Minio savio del Conscio. Li rispose sier Zuan Antonio Venier. Poi parlò sier Jacomo da Canal per l’indusia. Andò le parte :
    Fu posto, per li Consieri, atenlo domino Luca Bonfio protonotario apostolico et preposilo di Santa Sofia di Padoa, habbi dato a Hvelo a sier Piero Mocenigo di sier Lunardo procuralor, per sé et per Marco Antonio et Zacaria so fioli et soi heriedi, una possession de campi 90 posta in villa de Baiò, solo il vicarià di Mirai), iter», altri campi 18 in villa di Gazelo in contrà de la Lazignana solo la podestaria di Cam posa m piero, con pagar a l’anno ducali 70 de livelo, come apar per Pistrumenlo fato del 1522 a dì 30 settembre, ut in parte, che la ditta li ve -lation sia confìrmada. Ave: 125, 12, 28. Et fu presa.
    Fu balolà sier Jacomo Marzelo, stato patron de una fusta, haversi ben portado, come apar per rizer-ca fatta per sier Zuan Villuri proveditor zeneral in Puia. Ave : 130, 4.
   A dì 23, fo San Zorsi. Non senta li offici, ma le bolege si lien aperte. *
   Di Candia, fo lettere dì rectori, di ... . Zerca il far di 1’ Arsenal.
    Veneno li do oratori cesarei. Prima parlono zerca meler i confini in Friul, si elezi li depulali. Poi disse di quel caslelo in Istria chiamato . . . . , che Cesare donò al Taxis. Item, . ......
    Vene l’orator del duca di Urbin, per li danari dia haver il suo Signor del suo stipendio.
    Da poi disnar, fo Gran Conseio. Non fu il Serenissimo, vicedoxe sier Andrea Mudazo. Fu fatto podestà et capilanio in Caodistria sier Cristol'al Mo-rexini, fo governador di le inlrade, qu. sier Nicolò, per danari, qual vene dopio : et altre 11 voxe.
   Di sier Priamo da Lese capilanio di Padoa, et li altri tre, da .... , fo lettere, di 21. Come in quela matina Cesare si levò da Peschiera et loro lo acorrrpagnorono, et sempre rasonando insieme ut in litteris. El qual corse la lanza cavalcando per Galla su la campagna. Et Sua Maestà andò a passar il ponte a Dolzè.
    Di Verona, di rectori, di 21. Come era venuto in la città il reverendissimo Gran canzelier. Li fono conira per honorarlo, et alozoe in vescoado a spexe del vescovo.
    Nolo. In questi zorni, a requisilion del legato del papa, et . . . ., per li Cai di X fo mandalo a retenir in Padoa un frà . . . . come luleriano, qual
ha predicato...........
    Item, acadele a dì 22, che in le Quarantie fu preso, che ’1 fosse ben retenuti dui i quali erano venuti in questa terra, mandati da certo prete di Rimano con libre 2 et niezo di tossego per lossegar un pozo in la caxa di uno suo prele contrario, el qual stava a Santa Sofia in chà di Prioli, el si scoperse con uno, qual fense butar il tossego in pozo per danari, et audoe acusarli a li Avogadori. Fu subito mandali a relenir, et examinato confessono quasi, tmde sier Andrea Mozenigo el dotor, avoga-dor, messe fusseno ben retenuti. El fu preso.
    Noto. Come questi zornr passati, sier Antonio di Prioli procuralor, dal Banco, andoe a Mantoa et poi a Milan per scuoder danari dovea haver da uno Salvego zenoese ; lior slava mollo a tornare, adeo la briga, sospetando de lui, beri fu gran furia la matina al banco in Irazer danari, et fu Irato da ducali .... milia in zerca ; et si diceva il dito era impazido. Suo cugnado sier Zuan Pixani prò-curator et altri parenti fé provision di danari, et • mandono più messi per lui, venisse subito. El qual zonse qui a dì 24 dillo, et la matina, fo il zorno de San Marco, vene in chiesia a monslrarsi a tulli.
    È da saper. È venuto in questa terra il principe di Salerno . . . . , di età di anni . . . . , vien di Mantoa, slato da l’imperador, et alozato in caxa de.....
Summario et copia di una teiera di sier Pria- g-2 mo da Leze capitanio di Padoa, data in Cerino, a dì 21 aprii 1530, scritta a sier Lodovico Barbarigo suo cagnato. Narra el partir de V imperator da Peschiera per
•	andar a Trento.
    Beri vi scrissi da le Cavalcasene tutto il viagio nostro, et lo incontrar di lo imperador, et il modo