49 MDXXX, MARZO. 50 quello, offerendosi Sua Salitila et Sua Cesarea Maestà di esser judici di questo, con altre parole. Il Serenissimo li risposeno benissimo che nui havemo quel regno zà tanti anni possesso, et dato tributo al signor Soldan, et poi demo al Signor turco ducati 8000 venitiani a l’anno di tributo. El come fazemo alcuna cosa, el Turco ne torà ve l’ixola, il che non saria a proposito dj la chrislianità. Però quel duca non doveria parlar più di lai cose, per esser de grandissima importanti» a la religion Christiana. Noto. Li tre oratori di Savoia in questa malina fono a veder le zoie di San Marco. Da Corfù, eli sier Zuan Confarmi proveditor di l’artnada, di 16 fevrer, fo lettere. Del zonzer suo li, el nulla haver lato del corsaro, el ha la ponla et slava mal. In questa malina, a San Fantin, uno capitanio stalo a Barleta, chiamalo......era in questa terra, et per inimicilia vechia da 4 del signor Renzo, qual è ancora qui e stà a San Zorzi Mazor, a San Fantin fo trovalo et assaltalo, el a la fin fu morto. Vene in Collegio l’orator del duca di Urbin capitanio zeneral nostro, dicendo haver liaulo lettere dal suo signor duca, da Bologna, che li scrive la Cesarea Maestà haverlo rizercato che ’I vadi al suo soldo ; li ha risposto haver dato la fede a la Signoria nostra et non poter mancar. Quanto al ducalo di Sora, Sua Maestà è contento dargelo, qual li è meglio di ducali 6000 di inlrada a l’anno, ha 4 città ; ma voi Sua Maestà, li zuri fedeltà come baroli di Reame : etiam lui non ha voluto zurar senza li-centi» di la' Signoria nostra. 11 Serenissimo lo laudò, dicendo si consulteria hozi, poi se li faria risposta. Da poi disnar, fo Cohseio di X con la Zonta, et scrisseno a Bologna et di questa cosa del duca di Urbino el di le cose del regno di Cipri richieste per li oratori di Savoia. * Adì 17, la malina. Si inlese, sier Zuan Coniarmi proveditor di l’armada esser zonto a Parenzo, qual vien a disarmar, insieme con......altre ¿alle soli). Vene l’oralor del duca di Milan. # Da poi disnar, fu ordinalo Pregadi, et prima Conseio di X con la Zonta per aprir alcune lelere. Qual reduti, fo lette queste lelere : Da Zara, di sier Marco Antonio Contari-ni conte, et sier Zuan Alvise Venier capitano, di ... , Con avisi di adunalion di turchi, Ire san-zachi, si dice per venir a tuor Segna. I Diarii di M. Sancto. — Tom. LUI. Da Sibinico, di sier Nicolò Marzello conte et capitanio, di ... . Scrive haver, esser ritornalo quel Amoralh vaivoda, qual corse su quel di todeschi con gran preda di anime el animali. Da Monfahon, di sier Francesco Salamon podestà, di.....Con aviso liauto da Duin di turchi, quali erano sui Carsi, et haveano fato preda di 2000 anime et molti animali. Da Udine, di sier Marco Antonio Conta-rini luogotenente di la Patria, di 16. Come ha hauto lelere del podestà di Monfalcon, qual manda ut supra, el lelere da Duin di 13 et 16, è in consonanza, zerca turchi che è venuti a correr et dan-nizar. Fo ledo alcuni avisi bauli da Bologna per via del marchese di Manloa ; la copia sarà qui avanti. Da Verona, di sier Polo Nani proveditor generai, et di ...., di sier Zuan Dot fin proveditor zeneral . . ......... Da poi ussito il Conseio di X con la Zonta fuo-ra, fu ledo con grandissima credenza, una lettera di sier Alvise Foscari podestà, et sier Eironi-mo Zane capitanio di Verona, drizata a li Cai di X, scrivevano, volendo venir la Cesarea Maestà, quello debano far; et come è poca zenle in la terra. Fu posto, per li Savi, scriverli una letera che, volendo venir, li rispondono Sua Maestà sia la beli venuta, inlrando con 400 cavalli solamente, il resto di le zenle vadi di longo di fuora via verso Trento. Et che debano custodir li castelli, melando dentro di quelli .............. Fu posto, per li Savi, che ’I sia scritto a sier Priamo da Leze capitanio di Padoa, et sier Marco Antonio Barbarigo capitanio di Verona (Vicenza), con 25 cavalli per uno a spexe di la Signoria, et to-glino danari di le Camere, si melino in ordine per cavalcar contra la Cesarea Maestà, et vadino a incontrarlo con li do Provedilori zenerali quando et con quella commission parerà al Collegio. Fu presa. Da poi sier Marco Dandolo dotor et cavalier, slato oralor a Bologna al papa et imperador, non hessendo sier Alvise Gradenigo in Pregadi, che è amalalo, ma ben il Mocenigo et Bragadin, andò in renga di ordine di la Signoria, a far la sua relation. El nota. Sier Gasparo Coniarmi, etiam venuto di orator, non vien in Pregadi, per non poter venir perchè fo electo con pena, ma intrarà al primo di aprii savio del Conseio, Et comenzò la sua relation, 4