l'95 MDXXX, MAGGIO. 19G ballota, et de coetero li provedilori, che sarano eie- li, elezer si debbi secondo la prima et antica parte de venir in Progidi per uno anno. Ave : 88, 60, 3, et fu presa ; et cussi tutti tre bozi principiorono a venir in Pregadi. Da poi sier Marco Antonio Venier el dolor, venuto oralor di Ferrara, andò in renga, et fece la sua relation. In sumano è : Come era stalo orator apresso el signor duca di Ferrara mexi...... zorni......Il qual duca è di età de anni 54, san del corpo. Ila tre fioli, don Hercule, anni 23, questo ha piacer di lettere et cose di Slato, don Ippolito arziepiscopo de Milan, anni 21, et don Francesco eli anni 14, qual ha piacer di arme et cose di guera, et se ’I vive sarà grande homo in F arte militar. Tulli i fioli è pratici de Slado. El duca se conseia con loro, lassa el forzo del cargo a don Hercules. Sua moier al presente, madama Reniera, cugnada del re Chrislianissimo, è donna devotissima, elimo-sinaria, et .... Il duca ha inlrada ducali 10 milia dal suo Slado, el 50 milia di Comachio, ma avada-gna assai, perchè intra in tulle cose di mercadantia, et è amado da li popoli, che non li angariza. Di Carpi, la milà, che era del signor Alberto di Pii, qual F imperador li ha dà F investitura per hesser cazudo del feudo dillo signor Atberlo, li ha costà ducati 60 milia, qual Carpi tutto dà inlrada ducali 14 milia. ltem, come F imperador F ama mollo, et ave piacer quando Modena et Rezo depositò in le sue man et fece il compromesso in Soa Maestà. Il duca ha assà danari, se lien ducati 700 milia contadi. Conci duca de Milan et duca, adesso, di Mantoa è in bona amicilia ; col re Chrislianissimo, è suo cu-gnado; col papa, le cose è molto aquietade; ma so-pratutlo se lien con questo Slado haver grandisima obligalion, per el mandar ha fato di lui ambasador, del qual si serviva sempre per sua reputation. Et dice che Iassarà per testamento a soi fioli, siano sempre observandissimi a questo Slado, i qual fioli con effelo cognosse haver gran ubligation a la Signoria nostra. Et disse che’l duca li havia dito voler venir a far riverenti al Serenissimo Principe. Disse come F andò con esso duca a Bologna, et li tralamenti con F imperator et papa, sicome F ha scritto. ltem, che li arzenti del serenissimo re d’Inghiltera li donoe al suo partir, fo posto la parte de darli et la pendeva ; fu electo orator a Ferrara, dimandò licenlia de portarli con lui per honorar la Signoria nostra, et li fo data, et li portò: da poi venuto, li ha apresenladi a la Procurala, jusla la parte, de li qual la Signoria farà quelo li parerà. Laudò el suo seerelario sialo con lui, Polo di Franceschi, summa-mente. Et compilo, sier Andrea Mudazo, consier più vecbio, lo laudoe jusla el solito. Fu pnsto, per li Consieri, poi ledo una suplica-lion de sier Silvestro Morexini qu. sier Zuane, qual richiede esser aldito dal Conscio di XXX Savi zerca le exemplion de campi I’ ha in padoana in la villa de Ronca, da chà Trivixan, el Caslelliver, in lui pervenuti come beni di donna Morexina relita sier Marco Antonio el cavalier procuralor, de qual campi, non havendo potuto haver le sue raxon fin hora, però sia aldilo, intervenendo li oratori de Padoa et del territorio, ut in parte. Ave . 127, 7, 7. Fu posto, per sier Malio Orio, sier Jacomo Lo- ] redan, sier Alvise Bon, provedilori sora la Sanità, una parte, qual dice così : Ilavendosi avisi diverse città et loci nostri, cosi da lerra come da mar, esser infetati da peste, el che a la giornata il morbo va procedendo, come questo Conseio per la poliza hora lela ha ben inteso, procurar se die et far ogni possibile provision, mediante l’auxilio del nostro signor Dio, che questa cilà nostra se preservi da simele pestifera contagion, havendosi maxime rispello in occorrer a lutte quelle occasion che la possano in-Irodur ; però F anderà parte, che la fiera, qual si suol far in questa città al tempo di la Assensione, non si habbia ad far per questo anno per la causa sopraditta. Ave : 80, 60, 10. Et fu presa. Et subito slridà presa, alcuni de un banco cri-dono non haver balotà, et altri non haver inleso li bossoli ben, unde li Proveditori sora la Sanità an-dono a la Signoria, dicendo, non accade più far altro, hessendo slridà preso: tandem li Consieri et Savi messeno questa parte, cosa nuova et di mala natura et mal principio : Li Consieri et Savi del Conseio et Terra ferma. A tento che a la balolation de non far la Sensa siano molti che non habbiano balotalo, et sia necessario che lutti facia el suo judicio, sia preso che la ditta balolation sia revocata et baiolata un’ altra fiata. Ave : 102, 61, 2. Et fu presa. Fu poi posto, per sier Alvise Mocenigo el cavalier, consier, et li Provedilori sora la Sanità, la parie soprascrilta, di non far la Sensa per questo anno. Ave : 126, 35, 9. Fu presa. Et è da saper. Lela la parte, sier Malhio Orio proveditor sora la Sanità andò in renga, et narrò al Conseio, come si slava intorniali per tulio de loci amorbali, et il pericolo era a far la Sensa. Et fé una bona renga, sichè ave 126. Fu posto, per 11 Consieri: Havendo li sindaci