MDIX, FEBBRAIO. non stima faticha, et lassi benivolo al conte di Pi-tiano, e assa’ si solomette. Item eri, cussi aricordando il signor Bortolo, si partì di qui sier Marco Mai-zello, electo per eolo-gio a fortifichar li passi di Friul. Va con C cavalli, a spexe di la Signoria, et andari di longo a Cividal di Friul, per non vi esser niun representante nostro. El conte Brunoro di Serego da Verona vene in questa terra, oflerendossi ; al qual lo terminato darli conduta di 50 homeni d’arme. Era etiam molli conteslabelli, voleno expedilione, qualli si detono in nota, per numero ... ; di qual si elezerano per co-legio quanti parefà, et expedirano a far li fanti. Li arsilij do è partiti, el il 3.° partì a dì ..., per i stra-tioti. Sier Zuan Moro, capetanio di le gal io bastarde, à compito di armar la sua galia, et partirà a di. . . por Istria. Da poi disnar fo pregadi. Et leto le infrascripte letorc : Di Goricia, di Trieste, di Riva et Roveri. In conformità. Chome da quelli confini non sentono alcuna movesta di arme ; imo è stà fato crido, por quelli agenti dii re, che tutti convicinano ben con li subditi di la Signoria nostra, et le merehadanlie Corano ete. Di Milam, dii secretano, più letcre. Dii ritorno di missier Zuan Jacomo ; et che esso secretano da quelli signori francesi vietn ben visto ete. Item, domino Zuan Laschari, è li, e fato d I eonsejo di Milan, par non sia mollo in gracia dii suo re; dire è servitor di questa illustrissima Signoria etc. Item, francesi forniscono li soi castelli conlina con nostri; dalia, ut in litteris. Item, il gran mai-stro, che ritorna di Franza a Milan, a di 4 partì da Aviens, el fin X zorni sarà a Milan, zoè a di 17. Di Cremona, di reetori. Come solici (ano la fabricha dii castello continuamente, con gran numero di homeni ... et cari . . . , ohe ogni di lavorano. Item, vidi una letera di sier Zacaria Contarmi, el cavalier, capetanio, di X. Come scrive aver letere di domino Lorenzo Bataglia da Castel Lion, di X. Li scrive aver di Milan, che monsignor di Chiamon si aspela a Milan, e li è andà contra domino Ga-leazo Visconte, el qual ha dito che presto el sarà eo-messario iin Brexa; et che il Cardinal Roan si aspe-354* ta a Milan a X, over 12 zorni di quaresema. el il re sarà per Pasqua. Harà 12 milia fanti con lui, zoè 0000 guasconi, 6000 de Scoria, i qual tocherano danari al primo di marzo, et arà 6000 sguizari, et altri 6000 si asolderano su quel di Milam; in tutto fanti 24 milia. Dii dito, di 11. Dii zonzer lì a Cremona sier Mafio Bernardo, quondam si or Francesco, qual andava im Ponente, et andato lino a Ponte di Bonve-xin, su li confini di Savoja, non à potuto andar più avanti. Dice aver visto farsi grani preparamenti ili vituarie per la venuta dii re, e si dice vieni a romper a la Signoria guerra; e per luto il paese dii Delfina’ e Lenguadoeha è stà cridà bando e rebando, che lutti quelli polene portar armo debiane vegnir a Liom, che li sera dato danari. Item, fin qui, de lì non è passà zente di guerra per Italia ; et ilice aver trovà cariazi di uno oralor dii marchexe ili Manina, andava a la corte, e scontrò poi uno corior di Manloa, andava con letore drio dito oralor. Item, che uno secretarlo dii duca ili Ferara era passà per Santo Andrea in Savoja, e andava a la corte per la via di Monsenese. Dii dito, di 13. Chome hanno termina far 3 bastioni a le porle, et scrive dove. Item, elio a Pavia sono 20 gaiioni in l’arsemi, vecliij c mal condilio-nadi. Item, lì a Cremona è stà termina far 100 mo-lini da man; le vituarie tutte è stà portà in la terra. Il conte Bernardin e il conte Alvise Avogaro è lì, e le sue zente alozate in ol terilorio; tutti li castelli voleno artilarie. El marchese di Manloa ha messo 50 provisionati el 50 balestrieri in Viadana ; el è stà fornito alcuni soi castelli di qua di Oglio. Item, de’ 6 deputati per quella comunità a presso i reetori, a proveder a le cosse presente, sono questi : Domino Francesco Benzom. Domino Otolim Cauzo. Domino Zuan Maria di Fodri. Domino Alberto da Doera. Domino Nicolò da Doera. Domino Paulo di Cambialo. Di Franza, di V orator nostro Condolmer, 35 date a Bles, più letere, perhò che prima veneno quelle di 7, portate per Zuan Gobo; poi 3 zorni gionse altre per via di Milan. più vechie, quaI erano stà retennte. Or in ditte letere, numero ..., di 27, 28 zener, 2, 3, 4, 7, 8 fevrer, scrive molte cosse. Et non prelermeterò di scriver P ultima, di 8, scrita al secretario a Milan, di la li-cenlia; et il presente sumario è questo, qui sotto scripto. Vi notificho, qualiter a dì 5 de l’instante la regia majestà summo mane se partì di qui, aviandose versso Burges. Et mane eodem mi mandò a casa monsignor vescovo de Lodi, con el thosorier de la