375 altro, penso, se non eh« il Chrislianissimo re deve mandar un homo a quella per compor seco le cose di questa cita, le qual cose havendo sua excellentia mostrato di haver molto por male se n’ è risentita qui aspramente con questi agenti del papa, dicendo che, quando Sua Santità voglia intender in questo, faria un grandissimo torlo a la Cesarea Maestà et mostrava una grande ingratitudine che di le fatiche et dispendi di quella volesse hor dar il frutto ad altri, et che ciò non saria comportado. Per ditti agenti gli è stalo risposto che di ciò sua excelentia sia sicura che ’1 papa non mancherà di quel che convien al debito suo verso loimperator. Et questo è quanto mi occorre per notitia di vostra excelentia, a la qual iterimi buso le man. De Roma, a ìi 15 eli ìuio 1530. Son certo che voslra excellentia haverà inteso la revocation di la pratica di lo accordo di Firenze con il principe, et, secondo riferisse persone, che vene hieri note, mandate da sua signoria a Nostro Signor, era ito uno del signor Malatesta Baglione lì in campo a lui, il qual portava bona disposition del prefato signor al dillo acordo: così se ne spera bon exito, perchè dal canto di quelli di dentro la necessità li astringe, et quelli di fora lo desiderano. El Nostro Signor non mancherà da pigliar partito, quando le condilion habbino punto de l’houesto et ragionevol, perchè per cosa del mondo Soa Santità non vorebbe veder la total mina di quela città. Si aspectano altri a visi più p.irticulari, secondo li quali si potrà far juditio di quello che babbia da seguire. Da poi disnar, fo Gran Conseio, vicedoxe sier Andrea Mudazo consier. Fu posto la parte, far provedilor in armada, presa in Pregadi. Ave: 1227, 40, 0. Fu posto la parte, far consolo in Alexandria, presa in Pregadi. Ave : 1128, 130, 2. Fu posto, dar licentia a sier...... Fu posto che sier Alexandro Bondimier, capi -tanio di le fuste, non hessendo al proposito al presente che P armi, che ’1 ditto possi esser electo in ogni loco, ut in parte. Fu presa. Ave : . . . . Fu fato scurtinio di proveditor di l’armada, et rimase sier Francesco Pasqualigo, el qual sarà gerito qui sotto ; et luogotenente in la Patria del Friul rimase sier Alvise Barbaro, cao di X, qu. sier Zaca- 376 ria el cavalier procuratori et consolo in Alexandria sier Bironimo Juslinian, fo retor a Retimo, qu. sier Beneto ; et altre 6 voxe. Da poi Conseio, li Cai di X fono in Collegio con li Provleditori sora l’Armar, per causa di galioti, quali vanno a Maran a tuor soldo da l’arziduca. Da Cividal di Friul, di sier Gregorio Ri-zamano proveditor, di 21. Di Lubiana, che hessendo un capitano turco, eh’ è a la custodia di Duino, venuto per corer verso Lubiana, el havendo la compagnia molto avanti, lui la seguiva cavalcando un ronzino con alcuni pochi compagni, fu asaltato da li homeni del paese, et hessendo mal a cavallo restò pregione con due ferite ; li soi si sal-vorono. Et è stà conduto in Lubiana; ha voluto ri-scuodersi con promission di molli danari, ha aulopa-cientia. Sichè questi lodesehi li par haver superato la Turchia, et ne fanno il maggior cantar eie. A dì 25, fo San Jacomo. Non fo nulla da conto, et poi disnar fo Collegio di Savi. A dì 26, la mntina. Vene in Collegio 1’ orator 223* cesareo, justa il solito, per cose parlieular. Di Trama, di sier Sebaslian Juslinian el cavalier, orator, di 5, da Burges. Come era stà dal re Chrislianissimo a congratularsi di la ricupe-ration di fìoli. Sua Maestà li fece aiegra ciera, dicendo è più amico di la Signoria eh’ a niun altro principe che sia. Et come havea una lettera di la rama madama Lionora, di ..., che li scrive scusandosi di la tardità di haver li fìoli, non è stà per causa di la Maestà di so fra deio, inferendo tacite il papi, imo havia lei dà 3000 ducati a spagnoli aziò non la interteniseno lei et i fìoli eie. Sua Maestà era parlila per Rochfort dove saria la rezina, el lì consumaria il matrimonio, nè havea voluto vi andasse nè oratori né altri, rimetendo poi a far le •feste a Paris. Et come soi fìoli etiam haveano scrilo una lettera al re mollo sumessa alegrandosi di la sua liberalion. Scrive il partir di l’orator di Anglia monsignor.. (Boleyn), padre di la favorita di Anglia del re, va per mover quel rea dar aiuto insieme col re Chrislianissimo a Fiorentini ; et questa è la fama de lì in la corte. Solicita se mandi il successor, aziò possa repatriar. Da Cremona, di sier Gabriel Venier orator, di 20. Come il signor duca era sialo lì a visitarlo, che era risentito, et ditoli come di le cose di Fiorenza havea uno aviso si tralava acordo, et era venuto dentro la terra un messo del campo mandato per il principe di Orangie, et che Fiorentini chiamono il suo Conseio, prim^di cilladini, di le do- MDXXX, LUGLIO.