423 MDXXXj AGOSTO. 454 Come ne la prima dieta si dovea lezer la risposta, fatta a li lulherani, del Legato. Item, come erano v.enute lettere di Pranza di la regina a l’im-perator, qual si laudava molto di la compagnia li fova il re Chsistianissimo. Scrive, zerca le cose del Reame, la Cesarea Maestà li ha dillo scriverà che a le terre, te iva la Signoria, non sia innovato cosa alcuna. Item, che si haverà la tratta di legnami, ma il re Ferdinando voi saper in che boschi. Lui rispose, quelli voranno vender a la Signoria legnami etc. Scrive, ditto re ringratia la Signoria del transito dato a passar per il veronese di Paulo Lu-zasco per venir da lui eie. Adì 11, la matina. Fo lettere di Pranza, di sier Sébastian Justinian el cavalier, orator, di 27, da Angulem. Come il re et la corte erano parliti per andar verso Paris et, per esser la peste Il a Angulem, il re era andato di longo a Cognach. Et come la raina dorme ogni notte con il re, et si sta su grandissimi apiaceri, et si contenta molto di Sua Maestà. Scrive che, parlando con........ li dimandò si la Signoria haria. fatto festa per la rccuperalion di fioli sicome è stà fatto a Roma et altrove. Esso orator rispose non haver uova alcuna da Veniexia. Solicila, lui orator, si mandi li oratori. Scrive esser morto monsignor........fo fiol di Rubertet. Item, li fioli del re non si lassa troppo veder, et cussi madama, ma la raina ogni di è con lei, et si fanno insieme grandissime careze. 255 De Augusta, dii Dagarotto, al primo di agosto 1530, al signor duca di Mantoa. Vostra excellenlia saperà che la Santità di Nostro Signore ha scritto a Sua Maestà come la pratica de l’accordo con Fiorentini stringeva molto, et si tenea per certo seguiria, et la maggior diffieullà che si trovava in questo era che dubitavano che nel levar di quel exercito non si havesse ad unir con quel di dentro et sacheggiar quella terra. Pertanto Sua Maestà manda un genlilhomo lì a posta, che è monsignor di Valanson, sì a la Santità di Nostro Signore come al signor principe, per.poner qualche bon ordine in levar queste gente che non fazino qualche inconveniente: et ancor è deliberato di pagar li allemani di tulio quello deveno haver et donargli de avantaggio una paga. Ancor Sua Maestà manda don Henrico di Roser in Spagna per consolar la imperatrice de la morie del suo secondo-genito, et fargli intender il ben star di Sua Maestà. Demum Sua Maestà manda monsignor di Locarme in Franza ad alegrarsi di la consumatione del matrimonio tra il Christianissimo et la regina, et offerirsi a F uno el a F altro. Quanto a le cose del Luther, Sua Maestà ha letto la resposla a li lulherani, la qual ancor non ho po' luto haver, ma mi è slata promessa che in brevi l’haverò, et subito la manderò a vostra excellenlia. Et per quello io posso intender, Sua Maestà gli risponde, et poi dice che lei vole così, et non volendo adherire a la voluntà di Sua Maeslà gli pro-ponerà il Concilio di voluntà di Sua Santità, perchè quella è contenta, con questo patto che se habbi a desister interim da queste opinione lutherane. Et per quello io posso indagar, scria facil cosa che Sua Maeslà retirasse