503 mdviii, ogni zorno esser divastate le caxe, con pericolo de hi vita, non voleno expetar guasto, nè furia di arme, ma sullo desiderano zente terrestre, che li metta campo, et le galie al solito, aziò per più discargo se possine render. El qual homo ha voluto venir a Ve-necia ; e cussi lo expediteno ai capi di lo excellentis-simo consejo di X. E scrisse, horra esser il tempo di aquistar quella importantissima cita, sì per el sito come per la utilità ili datij, et per altri importantissimi respecti, maxime posendola aver senza contrasto, con pocha spesa, per esser le nostre zente pocho lontan et sufìcientissime. E si expediria de brevi, e consequenter, luti altri lochi de l’Istria, che sono assai, con gran gloria di la Signoria nostra; perhò aspeta risposta dì la Signoria, e manda uno a posta ; e ha scripto il medesimo a sìer Zorzi Corner, provedador etc. Et subito esso provedador si levò con le altre galie e andava a bombardar la dilla terra de Trieste, per farli meglio disponer. Letera dii dito, di 2:7 aprii, hore 12, in galla, a presso Trieste, ricevuta a dì 27, hore 12. Come luto eri steteno a bombardar Trieste; e la sera se levono per mostrar di levarsi. E poi tornono a hore G, e sul primo sono itcrum li tirono più colpi de artillarie, che la terra in molti lochi è rumata ; e t ussì balio continuato fin quella borra, vedendo de bota in bota levar ì ruinazi. Lhoro questa nocte hanno mostrato certi fuogì, e subito i scondcano e tirono più colpi a le galie, nè mai tochono, e una di le sue più gagliarde artellarie è crepata. E che 1’ havia mandato uno homo, venuto lì, di lo episcopo di Cao d’Istria, a parlar sotto la terra a uno suo fradello; per il qual intese, li doi terzi sono disposti a rendersi, et ozi doveano far el suo consejo. E cussi ha fato 241* meter in terra dicto triestino, in loco secreto, et aspelerà la risposta. Tuta fiata bombardavano, per non li lassar ripossar. Questa matina tornò sìer Vi-cenzo da Riva, sopracomito, che mandò a veder se quelli di Duino se volea darsi ; li fo risposto, per quel capetanìo, esser bon servitor di la illustrissima Signorìa, e voler termine mio mese e voriano capi -lular. Ilavia auto letere del provedador Corner, in risposta di sue, che lo invitò a l’impresa, che ozi el vegneria a Monfalcon, per tuor dicto loco di Duino, parendoli esser molto a proposito haver le forze da mar. Lo ìnsloe andasse con l’armata in quelle aque, e (ariano provision di le cosse ili Trieste; sì che, tornato il messo, lasserà lì li ilo arsilij a proseguir il bombardar, e andarà lì subito verso Monfalcon, per trovar dito provedador, sì che spera haver certo maggio. 504 victoria. E dice, si ’1 liavea li 3000 fanti richiesti, za baria auto Trieste; e che consumano più di barili 80 al zorno di polvere, et hessendo a la fin dì 250 lì fo mandati, dimanda se li proveda ad ogiii modo e presto. Letera dii dito, di 20 aprii, hore 12, in ga-lia, a presso Duino, ricevuta a dì 27, liore 12. .Come quella matina, al far dii zorno, l’have la rocha di Duino a paoli, la quSl è beatissima e fortissima ; et havia posto per capilanio sier Piero Gradenigo, dì sìer Marin, el fornita di zente e sollo il vexillo di missìer San Marco.- Da poi el qual aquisto è zonto el signor Bortolo Liviano, qual è andato con la galia Riva a veder Trieste. Le zente sono arivale, parte qui el parte a Monfalcon; et le artellarie, per farle portar, si lieva e va Trieste a levar le barche di Piran ; e tornería subito per esser con il provedador Corner, che dia di breve arivar a Monfalcon. Voi polvere, balote, tormenti o ver farine e biave di cavalli. Letera dii dito, di 27, hore 12, in campo a San Zuane de Duino, ricevuta a dì 29, hore 24. Come in bore 4 andò et ritornò, e trovò il provedador Corner partito di Duino. Et volendo andar da lui, esso provedador li scrisse veria a marina. E cussi quella matina era smontato lì a far cargar I’ artillarle, con li homeni e maistranze dì le galie, et ozi expediria e andaría versso Trieste. Et in questo vene il signor Bortolo, solizitando le zente passi in suso; perhò si provedi presto forine, polvere e balóle, che quel erri fo manda fo pocho al bisogno. Et aspeetava lì el provedador Corner ; e di scalle à scrito al provedador Corner per esser necessarie. Letera di 28, in galia, importo di Muja, ricevuta a dì 2 mazo, hore 13, per V armira-jo. Come eri compite far cargar l’artilarie, e si non era lui, sì baria stentato assai. Vene Jacomo, compagno dì stendardo, con el triestino, qual fu subilo 24 expedito dal provedador zeneral e da lui. Bave letere di Vendía, di 26, che era sta preso tuor l’impresa di Trieste e darla a dito provedador zeneral ; dii che à ’ulo gran consolation etc.: spera tulio procederà ad vota. E stando lì a San Zuane, sopravene dito provedador, con el qual siete bon spazio, e messeno quel’ bordine si conveniva a la expedition. Et terniinono, che la note el si levasse e andasse a uno locho, nominato Persech, miglia X di Duino, dove è una rochela in cima dii monte, alomo la