M0XXX, l* A dì 27, la malina. Non lo lederà da conto. 11 Serenissimo è pur a Murati. Li Tormenti eresse, è sta fato stamatina lire 8 soldi 10. Veneno li oratori di Anglia, videlicet quel episcopo di Londra, quel Caxalio sta qui, et ... , intervenendo li consegii voi il re per far il devortio di la rama. Vene l’orator di Fiorenza sollcitando la licenlia di le 4 nave alogate mandar a luor fave et altro in Alexandria per portarle a Livorno et Pisa, la qual licentia non si poi dar senza parte presa in Con-seio di X con la Zonla. Vene l'orator di Manloa. Dapoi disnar, fo Conseio di X con la Zonla ; preseno elezer il primo Conseio di X con la Zonla do proveditori sora le biave di terraferma, videlicet uno in veronese et brexano, l’altro in padoana et visenlina, con ducati 120 al mexe per spexe et cavali .... Item, fono su dar doni di fomenti a quelli condurano de coetero, videlicet li danari di uno caxal di Cipro venduto ducati 1700, Item, ducati 400 al mese per do anni, zoé 200 di lidi, 100 di Parsenal, et 100 ... ; sieliè luti sarauo da ducali 14 milia ut in parte. Di Eoma, fo lettere del Surian orator, di 24. Come il principe di Orangie in campo a Fiorenza era amaialo et stava grieve, si dubitava di peste. Et che quelle zente fiorentine, erano in Volterra, è parlile tulle e abandonata la terra, et vanno verso Pisa, dove voleno far una massa. Et come era venuto un nontio del campo al papa a prometer vitoria, ma bisogna danari per pagar le zente, et non poca quantità. Item, come di capitoli hauti di Alemagna per lutherani, il papa dice bisogna consultarli ben. Item, che’l re di Pranza havendo mandalo uno messo con dir voi interponetesi di adatar Fiorentini col papa, Soa Santità non ha voluto vadi in Fiorenza non si fidando. Item, scrive haver parlato col papa zerca concederne le decime : li ha risposto non concederà cosa alcuna se prima la Signoria non dà il possesso di vescoadi. Item, di le cose di Alemagna, come ha auto lettere che lutherani voleno solum tre capitoli, ma poi par volgiano 50 capitoli, et il primo è il Concilio; unde Soa Santità ha scritlo esser contento chiamar Concilio, ma in questo mezo lutti si reducano a la fede come prima. Cesare, scrive, haver menazalo li LUGLIO. 380 primi capi lutherani che vogliano esser calholici, aliter li punirà. Fu preso che sier Antonio Alberto da Santa Marina possi venir in Pregadi, el haver il titolo in luogo di sier Francesco Alberto suo barba ch’è morto, per li ducati 500. Fu proposto che l’è un zenlilhomo voi dar sua fìa al duca de Milan per dota ducati 25 milia, ch’è sier Andrea Diedo qu. sier Antonio, per tanto fu posto di scriver a l’orator nostro apresso ditto duca che lo persuadi a luor una nostra zentildonna bellissima eie. Contradise sier Alvise Mozenigo el cavalier consier. Li rispose sier Piero Morexini savio a Terraferma. Andò la lettera: Ave 13 di sì, 16 di no, et 0 non sinceri. A dì 28, la matina. Non fo lettera alcuna da 225 conto da farne nota. Vene l’orator de l’imperator, jusla il solito, per cose particular. Il fermento va crescendo a lire 9 il staro, et la farina lire 11 la mior. Dapoi disnar, fo Collegio di la Signoria per aldir la diferentia del patriarca con sier Zacaria Bembo, sier Alvise Viluri, sier Jacomo Pixani, come procuratori et governatori di l’hospedal di san Lazaro, però che’l pairiarca voi esser lui quello fazi il prior eie. Parlò lo vicario del pairiarca. Li rispose domino Francesco Fileti dolor, avocato, et rimesso aldirli un’ altra volta. È da saper. Beri seguile ¿m caso che sier Francesco Diedo de sier Piero, fo signor di la festa, taiò il viso a una.....lavandera sifò morosa, el fe- . rite la madre, la qual vene a 1’ Avogaria a dar la querella. Item, in marzaria sier Zuan Batista Gradenigo qu. sier Thadio amazò uno, et zà amazò uno altro, et fu asolto per amazar un bandito. Item, uno fio! naturai de sier Zuan Contarmi Casadiavoli etiam in mazaria amazò uno altro. A dì 29, la matina. Non fu aleuna lettera da conto. Vene l’orator di Fiorenza solicitando la licentia di mandar nave a cargar fave in Alexandria, et disse haver aviso da Ferrara, come le zelile sono a Pisa sodo il signor Renzo, zoé il tìol, sono ussite a far la mostra, fanti 5000 et cavalli li-zieri 300. Vene sier Piero Grifi, stalo podestà et capitanio in Caodistria per danari, vestito damaschin creme-xin, in loco del qual andoe sier Christophal Morexini, el referite jusla il solito. El vicedoxe sier Andrea Mudazo li dete il lodo.