475 md xxx, loro risposta. Sua Maestà, de consenso de li principi cattolici, li rispose non volerla altramente darla sapendo che loro voriano far altre faclure, per il che si interponeria molto tempo et si voria far di-sputation et tirar la cosa in tango; ma deliberò insieme con li altri, perchè si trovasse qualche modo di composUione zerca a li doi capitoli che di sopra ho ditto, fussero electi alquanti che havessero cargo di parlar con ditti lutheriani et con lo imperalor, et de componevi se fusse possibile. Et furono electi li 6 excellentissimi Electori, A per li catholici et 4 per li laici. Il sabato poi si parli il lantgravio de Assia con 4 de li soi, et scrisse lettere a l’imperator, come ho scritto in l’altra. Questo ègiovene de anni 22 mollo terribile di falli et di parole et occu-pator de li altrui beni, et ha occupato li beui del conte di Nansao, eh’ é il primo homo che habbia lo irnperalor, et molti del Cardinal de Magonlia, dicendo che non li dieno pervenir tal beni perchè sono mal spesi, et usa altre simile cose che non stanno bene. Et si dice che amazò la madre, repreiklendolo de la fede, et lui dice baveri« amazala per altre cause. 286 Di missier Antonio Bngarotto, de li 11 de augusto 1530, date in Augusta, al signor duca di Mantoa. Mando a vostra excelentia la copia de la risposta fatta per la Maestà Cesarea a questi luthe-rani, la qual, mi dubito, non gioverà molto, per quanto posso intender, perchè stanno più indiavolati che mai. Et per segno de ciò el lanlgravio si partile domenica, a li 6, per le posle, el poi la sua gente gli è andata drielo. A li 13 partirà monsignor de Nansao per andar a veder sua moglie, et anco per veder di torre il possesso per il signor suo figliolo del stato del qu. signor principe di Orangie. Quale signor conte havea una lite con il lanlgravio, et ha haute tre senlenlie conforme in suo favore ; lanlgravio li ha offerto di darge 300 milia ducati, overo 15 milia ducali d’entrata a l’anno, di sialo. Del ditto, di 12 soprascritto. L’ aviso che mi ha dato vostra illustrissima signoria che l’era stalo mandalo uno dal Turco, per quel che posso intendere, è il vero che ’I serenissimo re gli ha mandato una persona dolen-dose al Turco che ’I dia favor al vayvoda conira agosto. 476 lui. Et più il ditto vayvoda ha mandato uno suo al re di Pranza, pregandolo li voglia dar favore ; il qual re in tutto gli ha dalo ripulsa. Copia di una lettera de V imperador, scritta al prefato signor duca di Mantoa in spa-gnol : Cabolus divina fa vente clementi a Romanorum Ih* perator Augustos, rex Geruaniae, ÌIispa.nia- RUM ETC. llìustris Dux consanguinee noster carissime. Avernos sabido la muerte del illustre principe d’ Oranges nostro primo, de que nos ha desplazido quanto es razon por ser la persona que hera y tan acepta a nos y por fallar en tal conyontura en el exercilo que tenemos sobre Florencia. Pensando a quien e cargar a quel, conosciendo las «alidadas que ay en vuestra persona y la afecion que nos te-neis y por lo que estimamos y confiamos d’ ella, vos avernos elegido para ello por que queriéndolo acep-lar somos ciertos que en otro ninguno estará tan bien proveído. Rogamos vos mucho que pues a quella empresa de Fiorenti» esta ya tan coroa del fin y el buon effetto d’ ella ymporla tanto a l’auclo-ridad y servicio de Su Santidad y a nostra reputación, del qual non dubitamos aceptando vos el di- 286 cho cargo ayais por bien de no lo rehusar, que cierto nos sera cosa de gran contentamiento y que estimaremos en mucho y para enlre tanto que vos ys so proveemos sotra cosa embiamos a mandar que el illustrissimo don Hernando de Gonzaga vuestro hermano tenga cargo del dicho exercilo come sobre lodo mas largo eos bel lara de nuestra parle monsignor de Pela nostro carnerero que a vos embiamos, al qual dareys entera fe y ermita. Data en Augusta a 12 de agosto de D30Q annos. Caroius. Covos comendador mayor. Copia di una lettera di Boma, di 11 agosto ^gy 1530, scritta........... Reverendissimo monsignor. Hier sera venne Francesco Valori da Firenze et portò di nuovo come, sapendo i Fiorentini la morte