339 MDXXX, LUGLIO. 340 cremexin a manege averle, una cadena d’ oro et bareta di . . . . , i quali faranno ia festa publica per canal domenega, et za è preparato il loco sopra do burchioni in canal di la Zueca, che andarà atomo la terra, et fato uno ponte sopra galle grosse, passa a la Zueca, dove si ballerà, vera la mumaria et se cenerà. Et limi ne fanno un altra, et questo a conto di compagnia; è signor del secondo giorno sier Agustín Nani di sier Polo, ma, per esser hozi morto sier Bernardo Nani fradello di suo padre, non potrà esser. Die dicto. Cornili arii, Capita de Qaadraginta. Quoniam Serenissimus Princeps noster Mura-num iturus est, ubi aliquot diebus remanebit causa curandae valetudinis, quam Serenitali eius Deus optimus Maximus pro clementia sua bonam cito restituere velit, providere expedit ne inlerea quid publica res incomodi patiatur. Vadit pars quod debeant sedere omnia officia et consilia et collegia, secundum consuetudinem, et jus dicere atque omnia sic fieri denique et per-agi per eos dies, quibus Serenissimus Princeps ipse haberit tamquam hic praesens esset. De parte 635 De non 75 Non sinceri 0 Di Franza, fo lettere di sier Sebastian Ju-stinian el cavalier orator, in Bordeos, di 27 zugno. Come per le altre scrisse, hozi doveano zonzer a Baiona li fioli del re Christianissimo con madama la raina sorela de l’imperator; al presente avisa che za comenzano a zonzer li cariazi. El le lettere a li potentati non manca altro che expedirle. A dì 11, la malina. La terra, di peste, heri, niun, et di altro mal 4. Di Alemagna, fo lettere del Tiepolo orator, di Augusta, di 30. In materia di carne, e come non havia ancora potuto haver le lettere. Fo ballota la vendeda del castello di Piamonte con li Governadori, et fu presa. Ave : 13, 4, 1. Il Serenissimo tolse licentia andar hozi a star a Muran in chà Vendramin, et cussi andoe. Di Franza, vene lettere di l’orator nostro, date a Bordeos, a dì 2, Come, havendo parlato al re, Sua Maestà li disse che di bora in hora veniria la nova di la liberation de fioli, el havia (da) ordine di loco in loco si trahesse artellarie. Et altro non fo ledo, ma, per lettere di sier Marin Juslinian fiol de P orator, par li fioli erano zonli su ia Franza. Et cussi, da poi, in Collegio sier Domenego Trivixan el cavalier, procuralor, savio del Conseio, tolse la lettera predila et, leta, vele la lettera che diceva volta. Et ditto orator*avisa come era zonto al re Monpensal, mandalo dal Gran maistro, con lo aviso che li fioli et la raina erano zonti di qua su la Franza a dì primo luio a bore 22, sichè per tutto si feva festa et si trazeva artellarie. Il re scriverà a la Signoria, et manda con la letera uno suo a posta. Item, I’ orator del re preditto bave lettere in questa substanlia ; le mandò a monslrar al Serenissimo. Fo Collegio di le biave, atenlo le biave eresse, et a Verona vai lire 9 el saco, a Brexa lire 17 la soma, di quella moneda, et fo termina .... <•••••< Da poi disnar, fo Collegio di Savi. Et fo lettere di Constantinopoli, di sier Piero Zen et sier Thomà Mozenigo oratori, le ultime di G zugno. Scriveno il zonzer di esso Mozenigo con le do galle, sier Bironimo Contarmi qu. sier Anzolo, sier Ma-thio Trivixan qu. sier Vicenzo, sopracomiti, lì el zor-no di la Sensa a dì 26 mazo, el li honori faloli et caxa preparata. Fo poi a visitar li bassa et portarli li presenti, et scrive parole Itine inde dite, maxime col magnifico Imbraim. Poi ave a dì ... . audipn-lia dal Gran signor, et li portò il presente. Scriveno come Imbraim li disse, non bisognava la Signoria havesse manda sì gran presente havendo speso tanto in la guerra. Item, parlando di la paxe fata con l’imperator, disse, la Signoria li dà pur tanti danari. Item, scriveno non si fa armada alcuna et le fusle in 15 zorni si expedirà. Copia di una lettera di sier Gregorio Piza■ 300 mano, provedilor a Cividal di Iriul, de 9 luio 1530. Ilassi qui, per lettere di domino Nicolò da la Torre, capitaniodi Gradisca, indirizale a sua moier, qual ne li mesi superiori fu mandato dal re suo a custodia et governo di Prespurch, terra di assai im-porlantia tra Viena et Buda, et era con 8 in 10 mi-lia persone andato a la recuperation di certo luoco tenuto da turchi, et di Buda ussì una grossa banda di turchi et hongari in soccorso, et fu constreto me-